Respighi e Colombini, Gilda non firma i contratti integrativi “Rsu non coinvolte sui container”

“Le legittime rappresentanze del corpo docente non sono state coinvolte nelle interlocuzioni relative all’allocazione nei ‘container’ di decine di classi dei due istituti”. Il sindacato Gilda degli insegnanti punta il dito contro “gli esponenti che governano l’ente Provincia” che avrebbero, a detta del coordinatore Salvatore Pizzo, estromesso i rappresentanti sindacali sulla questione delle sistemazioni provvisorie di alcune classi nel parcheggio di viale Malta durante i lavori di riqualificazione degli edifici dei licei Colombini e Respighi di Piacenza. Gilda rende noto che “nessun proprio rappresentante (Rsu) presenzierà alla firma del contratto integrativo decentrato deli licei Respighi e Colombini”.

“Nel caso del Colombini – precisa il sindacato – esistono anche oneri economici che vengono fatti gravare sul fondo relativo ai compensi accessori erogato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: si usano soldi di questo fondo per pagare alcune prestazioni lavorative a dipendenti della scuola, determinate dall’esistenza della ‘succursale container'”. Gilda ritiene che la Provincia “avrebbe dovuto essa corrispondere le spese aggiuntive senza che gravassero su fondi, non suoi, che servono per pagare attività per il miglioramento dell’offerta formativa”. La trattativa relativa al Liceo Colombini è stata seguita dalla docente Giusy Cesura, storica componente rsu eletta nelle liste della Gilda, e al Liceo Respighi dal docente Francesco Broglia, esponente della Gilda che per questa vicenda “ha messo a disposizione anche la sua professionalità di architetto”. “Ci riserviamo di inviare gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti – riferisce Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza – ma oltre all’aspetto tecnico e contabile. L’occasione è anche utile per sottolineare la gravità della scelta politica, gli esponenti (nel caso specifico del Pd) che governano la Provincia hanno scelto sin dall’inizio di non avere alcun contatto ufficiale in merito alla vicenda container con le legittime rappresentanze del personale scolastico, una scelta politica che offende centinaia di docenti del territorio”.

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