Valorizzare i borghi: quasi 2,7 milioni dal Pnrr per 41 imprese di Vernasca, Pianello e Calendasco

Rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, nel piacentino sono stati ammessi a valutazione in totale 41 progetti presentati da imprese, associazioni ed enti del terzo settore tramite l’Avviso Imprese Borghi, con cui il Ministero della Cultura assegna complessivamente 200 milioni di euro di fondi previsti per il Piano nazionale borghi, finanziato con il Pnrr al sostegno di micro, piccole e medie imprese interessate a promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare. In totale, le imprese piacentine selezionate potranno ricevere contributi per quasi due milioni e 700mila euro. Con successivo atto verrà reso noto quali progetti saranno ammessi a finanziamento e gli importi definitivi.

In particolare, il Mic ammette allo step successivo le proposte di ventidue imprese di Vernasca (per un totale di un milione 512mila 740 euro), dieci di Pianello Val Tidone (609mila 337 euro) e nove di Calendasco (566mila 102 euro), territori che due anni fa avevano beneficiato dei contributi Pnrr agli enti pubblici per la valorizzazione dei borghi. “È un aiuto importante per le imprese – afferma il sindaco di Pianello Gianpaolo Fornasari – che servirà a rinnovare negozi e attività. Sono molto felice di questa opportunità che contribuirà, inoltre, ad aumentare l’attrattività del nostro borgo. A Pianello abbiamo una rete commerciale molto forte, sarà un’ulteriore spinta per i nostri commercianti. C’è tanto entusiasmo”. Un risultato “oltre le aspettative” anche secondo il sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli. “Dopo il bando di due anni fa per gli enti pubblici – dice – il mio timore era che la capacità imprenditoriale del territorio rischiasse di non cogliere questa occasione. Sono contento che ben ventidue nostre imprese siano passate alla fase della valutazione”. L’obiettivo, chiarisce Sidoli, è “rigenerare dal punto di vista culturale e sociale le aree periferiche per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio”.

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