Concordato preventivo, le novità fiscali illustrate in Cna

CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: NOVITA’ FISCALI PER IMPRESE E PROFESSIONISTI PRESENTATE IN CNA – Incontro informativo dedicato alle novità fiscali quello organiz-zato ieri da CNA Piacenza e che ha visto la presenza di numerosissimi imprenditori. Te-ma centrale dell’incontro – introdotto dal Direttore Enrica Gambazza e sviluppato con le relazioni di Giovanna Aiello, Coordinatrice Ufficio politiche fiscali di CNA Nazionale, e di Patrizia Ofidiani, Coordinatrice Area fiscale di Cna Piacenza – il Concordato Preventivo Biennale previsto dalla legge di riforma fiscale n. 111 del 2023. “Il Concordato – ha precisato Ofidiani – è stato introdotto nell’ottica di un rapporto collaborativo tra fisco e contribuenti, sarà applicabile ai redditi del 2024 e del 2025 e riguarderà sia gli imprenditori che i lavoratori autonomi in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Per i contribuenti ha il vantaggio della prevedibilità delle imposte da pagare, dato che l’imponibile su cui applicare le aliquote fiscali sarà calcolato dall’amministrazione finanziaria e dovrà poi essere accettato dal contribuente che ha appunto scelto di avvalersi del concordato”.

Una misura fiscale completamente nuova che, pur avendo alcuni aspetti su cui l’amministrazione finanziaria deve ancora fare chiarezza, potrebbe interessare un’ampia platea di contribuenti. “In Italia – ha evidenziato Giovanna Aiello – tra soggetti Isa e forfettari sono circa 4,3 milioni i contribuenti potenzialmente interessati. L’Agenzia delle Entrate sta completando la preparazione del software per il calcolo del reddito che verrà rilasciato il 15 giugno; calcolo che sarà effettuato sulla base dei dati dichiarati nel 2023, tenendo conto della storia reddituale degli ultimi tre anni e anche della media nazionale degli specifici codici Ateco e della proiezione del Pil. I contribuenti interessati avranno tempo fino al 15 ottobre per decidere se aderire al Concordato, e quindi se accettare la proposta formulata dall’erario, ma potranno farlo solo quelli in possesso di alcuni requisiti specifici: essere in regola con le dichiarazioni dei redditi, assenza di rilevanti debiti con l’erario e di condanne passate in giudicato per reati di natura fiscale. Il concordato non contempla l’Iva. I contribuenti che aderiranno al Concordato, inoltre, acquisiranno il massimo punteggio, cioè 10, nei parametri Isa che certificano il livello di affidabilità fiscale. Trattandosi di uno strumento nuovo di compliance basato essenzialmente sullo storico reddituale dei singoli contribuenti, credo sia utile analizzare questa possibilità con il contributo del proprio consulente fiscale. E’ il lavoro che Cna svolge da sempre a beneficio dei propri associati, perché solo attraverso un’analisi completa si possono valutare gli eventuali benefici che il Concordato potrebbe offrire in termini fiscali”.

L’incontro è stato concluso con l’approfondimento di esempi e casi pratici proposti dalle domande del numeroso pubblico presente.

concordato cna

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.