Il carcere raccontato attraverso il rap, tre esibizioni alle Novate grazie a YouthBank

Il carcere parla alla città attraverso la musica. Due detenuti della casa circondariale delle Novate sono diventati “planner”, aggiudicandosi il bando della YouthBank con un finanziamento di 7.200 euro da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano per realizzare una rassegna di tre concerti che si svolgeranno in autunno insieme agli studenti delle scuole piacentine, ospiti e artisti esterni. Ad affiancarli è l’associazione Verso Itaca aps. Un requisito del bando della YouthBank era infatti presentare i progetti in collaborazione con associazioni, cooperative o enti del terzo settore. Il progetto “Da dentro a fuori – musica per includere” nasce “dal desiderio dei giovani detenuti di stare insieme attraverso la musica. La luce negli occhi dei ragazzi, che si sono impegnati a scrivere musica, è già un grande risultato: è una luce che determina speranza, sia nei ragazzi sia in noi sia in tutta la cittadinanza”, così la direttrice del carcere Maria Gabriella Lusi durante la premiazione dei nove progetti finanziati che si è tenuta sabato 15 giugno nell’area esterna dell’ex caserma Cantore a Piacenza.

Dopo aver scritto il bando, gli youthbanker hanno iniziato un’attività di presentazione sul territorio, visitando scuole e altre realtà, tra cui la casa circondariale delle Novate, a conferma che anche quello è un luogo della città, inserito dentro il tessuto urbano e non avulso. “Siamo andati a cercare persone sotto i 25 anni per presentare il bando e raccogliere idee – spiega Marta Bonatti, che ha seguito da vicino la proposta dei detenuti – ed è saltato fuori questo progetto, che consiste in tre esibizioni, che si svolgeranno in autunno”. È stata la direzione della casa circondariale a individuare i quattro ragazzi – poi diventati due per motivi giudiziari – ai quali proporre di realizzare il progetto e a chiedere ad Alberto Gromi dell’associazione “Verso Itaca”, e già garante dei diritti delle persone private della libertà personale, di affiancare i giovani rapper. Dal punto di vista educativo, Gromi ha coordinato i lavori insieme all’educatrice Roberta Cavaterra. LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO SU GOODMORNINGPIACENZA.IT

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