SS45, scadute le osservazioni “Espropri sproporzionati e impatto ambientale devastante”

È scaduto sabato 29 giugno il termine per la presentazione di osservazioni in merito alle ultime lettere di esproprio che riguardano il progetto di ammodernamento del tratto Rivergaro-Cernusca della strada statale 45 di Val Trebbia. Mercoledì scorso, 26 giugno, l’Associazione per la tutela della Valtrebbia residenti e utenti SS45 si è riunita a Rivergaro con i cittadini per parlare del progetto definitivo di Anas, “reso noto solo di recente presso le sedi delle amministrazioni comunali locali”. L’associazione punta il dito innanzitutto contro il ritardo con cui è stato reso noto il progetto, necessario per presentare le osservazioni a seguito delle ultime lettere di esproprio, che ha suscitato “profonda preoccupazione tra i residenti e le autorità locali”. “Molte delle modifiche richieste – scrive l’associazione in una nota – tra cui l’eliminazione delle rotonde non essenziali e l’integrazione di soluzioni più sostenibili come anche da prescrizioni ministeriali riguardanti i servizi pubblici e la tutela ambientale, non sono state accolte nel progetto finale incrementando le preoccupazioni già espresse in passato dalle comunità locali e dai cittadini presenti”.

L’associazione considera gli espropri “sproporzionati all’opera stessa” e “significativo” l’impatto ambientale derivante da un “progetto che sembra riproporre sostanzialmente l’approccio adottato nel 2023, con poche modifiche di rilievo lungo l’intero tratto interessato e una disconnessione dal territorio circostante, piste ciclabili spezzate, fermate degli autobus prive di sicurezza pedonale e assenza di marciapiedi”, scrivono. “Oltre alle critiche sul fronte ambientale e infrastrutturale – riporta l’associazione – c’è stata anche una forte reazione negativa riguardo ai costi progettuali, lievitati dai circa 40 milioni di euro del 2017 ai 200 milioni attuali, dichiarati come eccessivi rispetto alle alternative di modernizzazione in sede, che avrebbero potuto garantire una soluzione più economica e meno invasiva. In risposta a queste preoccupazioni, è previsto un ulteriore incontro pubblico per discutere di ulteriori possibili azioni da intraprendere. Le amministrazioni locali si stanno mobilitando per raccogliere ulteriori feedback dalle comunità e coordinare una risposta unitaria alle attuali proposte”.

“Il dibattito su questo progetto che è stato definito strategico per lo sviluppo infrastrutturale della Regione ma che riguarda una strada essenzialmente adibita a traffico locale o dei fine settimana, continua a essere al centro dell’attenzione, con l’aspettativa che le parti coinvolte possano trovare un terreno comune per affrontare le sfide poste da questa iniziativa controversa. L’impatto ambientale e le questioni infrastrutturali – aggiunge l’associazione nella nota – per un progetto carente anche nella versione finale presentata rimangono quindi al centro del dibattito, con l’attesa di ulteriori sviluppi nelle prossime settimane”.

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