Due classi della scuola secondaria di primo grado di San Nicolò hanno trascorso un ultimo giorno di scuola particolare. I ragazzi di prima D e seconda D, accompagnati a piedi dai loro professori Silvia Rizzo, Edoardo Civardi, Elsa Berhani, Matteo Sichel e Paola Maccariello, hanno trascorso la mattinata di giovedì 6 giugno al capannone “Rita Atria” di Calendasco, bene confiscato alla mafia e gestito da Libera. I ragazzi, che durante l’anno hanno partecipato ai laboratori dell’associazione antimafia, hanno potuto conoscere la storia del capannone, dalla confisca alle molteplici attività nel corso degli ultimi sei anni, e hanno partecipato al gioco di ruolo sulla città coordinato da Lorenzo Piva per poi esporre i propri lavori. Al termine, un momento ludico libero in cortile. A tutti è stata donata una copia del giornale Mafie Offline. Le due classi dell’Istituto Gandhi non sono le prime a concludere l’anno scolastico al capannone “Rita Atria”: nei giorni scorsi sono stati ospiti a Calendasco una classe del Liceo Gioia e quattro classi dell’Istituto Volta di Castel San Giovanni.