“Capelli non dia lezioni di coerenza. Giunta fotocopia? In tre siamo stati suoi assessori”

“Carlo Capelli non può dare lezioni di coerenza: è passato dal centrodestra al centrosinistra, per poi tentare di stringere accordi ancora con il centrodestra, in base alla propria convenienza. Sulla ‘giunta fotocopia’ ricordo che ben tre di noi sono stati suoi amministratori”. Valentina Stragliati, neo sindaca di Castelsangiovanni, insieme alla sua giunta al completo, risponde all’attacco di Carlo Capelli, uscito sconfitto dalle ultime elezioni. Capelli – già sindaco per due mandati del Comune della Valtidone – ha accusato Stragliati gli aver ‘copiato’ la composizione della giunta dell’ex prima cittadina Lucia Fontana e di aver scelto un assessore esterno, Giovanni Cattanei. “Si dimentica – replica Stragliati – che anche lui, da sindaco, fece la stessa scelta: Claudio Bernini, con delega al bilancio. Lo so, perchè ero assessore nella sua Giunta, in occasione del mio primo mandato, insieme a Massimo Bollati, che ho confermato nel mio esecutivo. Mentre Cattanei è stato suo vice: l’ho scelto perché ha un’esperienza, sia in consiglio comunale che in Giunta, che nessun altro ha a Castelsangiovanni”. Vale a dire che Capelli ora contesta scelte amministrative da lui stesso compiute, sia dal punto di vista tecnico (assessore esterno), sia nel merito (assessori confermati).

“Gli assessori (Wendalina Cesario, Elena Galli e Massimo Bollati, ndr) sono stati confermati perché hanno lavorato bene. Sono molto orgogliosa – continua Stragliati – della mia squadra, è il giusto mix di esperienza e novità, con l’ingresso di Andrea Trespidi, un giovane motivato che è stato capogruppo di maggioranza nella precedente amministrazione”. “Rispondiamo questa volta alle accuse di Capelli, per poi concentrarci nel dare risposte ai cittadini invece che a chi non accetta la sconfitta. Si continua a ripetere che abbiamo vinto per soli 42 voti, ma ne basta uno solo per decretare la vittoria. Le minoranze – conclude – farebbero meglio ad elaborare la sconfitta. Capelli arriva dalla terza consecutiva: vediamo se rispetterà quello che dice sempre, che lascerà il proprio posto in consiglio. Ma  non si è mai dimesso”.

“Il luogo in cui ci si confronta, per me, è il consiglio comunale. Non i social o i giornali – interviene il vice sindaco Giovanni Cattanei -. Capisco ma non giustifico la reazione scomposta delle minoranze, perché escono ancora una volta la sconfitta elettorale. Così come non accetto lezioni di coerenza da chi ha cambiato più volte bandiera. I castellani conoscono me e il mio percorso amministrativo, ma conoscono bene anche il percorso amministrativo di Carlo Capelli. A buon intenditor poche parole”. Cattanei, che dice di essere stato avvicinato agli inizi della campagna elettorale proprio da Capelli, con la proposta di candidarsi a sindaco, fa presente come l’accusa della ‘giunta fotocopia’ sia stata “un’autorete clamorosa. Tre amministratori di questa giunta erano già presenti anche nella sua, quindi c’è continuità non solo con l’amministrazione Fontana ma anche rispetto all’amministrazione Capelli”. Rispetto al suo incarico come ‘esterno’, Cattanei sottolinea come l’unica domanda da porre sia: “Sono in grado o meno di assolvere ai compiti dati dal sindaco? La mia nomina è opportuna o no? Su tutto il resto hanno perso una buona occasione per stare zitti. I tre consiglieri di minoranza si inoltrano poi – continua – senza averne i titoli negli equilibri del centro destra. Cosa intendono per pressioni di poteri forti? Chiariscano la loro posizione. Su Forza Italia li invito a stare sereni, perché esprime il presidente del consiglio”.