Ernia inguinale, 43 operati in regime ambulatoriale a Castel San Giovanni

Sono già 43 i pazienti operati di ernia inguinale in regime ambulatoriale all’ospedale di Castel San Giovanni dal 15 marzo. L’introduzione del nuovo setting assistenziale, era stato già annunciato a febbraio da Massimiliano Mazzilli, allora neo nominato direttore di Chirurgia generale della Valtidone.

“Il progressivo affinamento delle tecniche chirurgiche, anestesiologiche e l’expertise maturata dagli operatori, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse sia umane che tecnico strutturali, ci ha consentito di eseguire veri e propri interventi chirurgici a complessità minore, come il trattamento dell’ernia inguinale in regime ambulatoriale, setting fino a ora dedicato a procedure come l’asportazione di lesioni cutanee, cisti, nevi, lipomi – racconta il professionista -. Il modello assistenziale ambulatoriale offre numerosi vantaggi sia per i pazienti che per il sistema sanitario stesso, nel pieno rispetto di standard qualitativi di alto livello e di sicurezza: tempi di attesa più brevi, riduzione dei numeri di ricoveri ordinari che possono pertanto essere dedicati a pazienti più critici, riduzione dei costi d’esercizio, miglioramento dell’efficienza operativa, riduzione del rischio di infezioni nosocomiali, e non ultima la soddisfazione del paziente che può tornare al proprio domicilio favorendo il recupero in un ambiente familiare e più confortevole. Ovviamente non può essere esteso a tutti i pazienti portatori di ernia inguinale, ma a quelli che soddisfano i criteri elaborati e riassunti in una istruzione operativa sviluppata e consolidata in stretta collaborazione con la direzione sanitaria e il direttore del dipartimento di Chirurgia Patrizio Capelli”.

Il paziente viene direttamente valutato dallo specialista durante la visita chirurgica prenotabile a Cup e se ritenuto idoneo, viene direttamente prenotata la data dell’intervento e rilasciato al paziente la modulistica che prevede: informazioni sul luogo, data dell’intervento, nota informativa sull’intervento chirurgico, indicazioni sulla gestione del post-operatorio, con i numeri di telefono a cui rivolgersi in caso di necessità e il percorso da seguire in caso di complicanze maggiori. Gli interventi vengono eseguiti all’ospedale della Valtidone, sede aziendale vocata alla chirurgia di medio-bassa complessità. Attualmente l’equipe operatoria è composta da due chirurghi, un infermiere e un operatore socio sanitario. Il medico anestesista è sempre presente all’interno del comparto operatorio, pronto a intervenire in caso di necessità. L’innovazione della tecnica anestesiologica, direttamente eseguita dal chirurgo, riguarda l’utilizzo della sonda ecografica per eseguire il “blocco del piano trasverso dell’addome – Tap Block” anestetizzando la parete addominale anteriore sul lato interessato; a essa si associa una blanda sedazione cosciente. Terminato l’intervento e trascorsi i tempi di monitoraggio (generalmente tre o quattro ore) nel reparto di chirurgia a ciclo breve del nosocomio di Castel San Giovanni, il paziente può tornare al proprio domicilio.

Il 2023 ha contato 248 pazienti operati per ernia inguinale nei regimi di day hospital o ricovero ordinario, e in considerazione dei volumi prodotti fino a ora, possiamo garantire quattro interventi ambulatoriali la settimana, con una previsione di circa 100 pazienti trattati all’anno. Questo non vuole essere una sostituzione del trattamento ordinario della patologia erniaria per via anteriore o per via laparoscopica (Tapp), ma una possibilità in più per il cittadino, nell’ottica dello sviluppo di quella definita come tailored surgery: disegnata su misura, in base alle necessità del singolo. In particolare si tratta di una procedura particolarmente indicata per persone lavorativamente attive, che necessitano rapidi tempi di esecuzione e altrettanto rapidi tempi di ripresa post operatoria.

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