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Focus sulle Olimpiadi della Cattolica, a Parigi i due atleti laureati Dallavalle e Carini

Venerdì 26 luglio inizieranno i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Saranno le Olimpiadi in cui l’Italia è al record assoluto di partecipazione. Gli atleti azzurri saranno ben 403, e la delegazione italiana al settimo posto della classifica delle squadre più numerose. Ma Parigi 2024 sarà anche l’Olimpiade in cui le 5.633 donne sfioreranno la parità di genere per la prima volta nella storia dei cinque cerchi. Lungo la Senna le atlete rappresenteranno circa il 50% degli atleti totali, suddivise in 45 diverse discipline sportive. È una première assoluta, dopo 128 anni dall’inizio dei Giochi dell’era moderna. Nel frattempo, a una settimana dall’inizio dei Giochi è scattata la tregua olimpica. Che obbliga gli Stati a garantire l’interruzione di tutte le ostilità, consentendo il passaggio e la partecipazione in sicurezza di atleti e spettatori. Insieme a molti conflitti dimenticati, l’invasione della Russia all’Ucraina e lo scontro tra Israele e Palestina non solo continuano a generare morte e distruzione ma rischiano anche di deteriorare l’instabile (dis)ordine mondiale. Proprio questi due scenari di guerra rappresentano un banco di prova fondamentale per il Comitato olimpico internazionale (Cio), e per l’effettiva capacità delle istituzioni sportive di promuovere il valore della pace.

Di questo e di molto altro parla il nuovo web reportage dell’Università Cattolica del Sacro Cuore “Olimpiadi 2024, gli occhi del mondo su Parigi”, con il quale l’Ateneo ha voluto ricordare, come ha sottolineato Papa Francesco, che «lo sport è un linguaggio universale che trascende le frontiere, le lingue, le razze, le nazionalità e le religioni; ha la capacità di unire le persone, di favorire il dialogo e l’accoglienza reciproca; stimola il superamento di sé, forma allo spirito di sacrificio, favorisce la lealtà nei rapporti interpersonali; invita a riconoscere i propri limiti e il valore degli altri. I Giochi Olimpici, se rimangono davvero “giochi”, possono dunque essere un luogo eccezionale di incontro tra i popoli, persino i più ostili». Tra le 11.475 storie degli atleti che rappresentano le 205 delegazioni che partecipano alle trentatreesime Olimpiadi dell’era moderna, il web reportage dell’Università Cattolica punta i riflettori su quelle di chi ha scelto di studiare all’università e non ha mai abbandonato il campo da gioco, la palestra o la piscina.

Proprio come Domitilla Picozzi, che si è laureata a marzo in Medicina e Chirurgia, a Roma, è capitano della SIS Roma, con la quale ha appena vinto la sua terza Coppa Italia, ed è attaccante del Setterosa che cerca il riscatto dopo la mancata qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020. È così anche per Anishta Teeluk, nuotatrice italo-mauriziana che vive a Pioltello e studia a Milano. Ai Campionati africani del 2022, in Tunisia, Anyshta ha conquistato due medaglie d’argento nei 100 e nei 200 dorso con altrettanti record nazionali, seguite dalle medaglie d’oro nei 200 dorso ai Giochi delle Isole dell’Oceano Indiano e agli Aquatics Swimming Championships, in Angola. Sono ben due, invece, gli alumni che si sono laureati nella Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica che parteciperanno alle prossime Olimpiadi. Il triplista Andrea Dallavalle, vicecampione europeo a Monaco 2022, è stato tra i primi nove nella sua specialità agli ultimi Giochi Olimpici. Dallavalle si è laureato in Banking and Consulting dopo aver conseguito la triennale in Economia aziendale – profilo Marketing management.

Quelle di Parigi saranno le seconde Olimpiadi anche per un altro piacentino, Giacomo Carini, che gareggerà nella staffetta 4×100 mista e nei 200 farfalla, la specialità di casa. Classe 1997, nella sua carriera ha vinto la medaglia d’argento agli Europei di Baku 2015 e cinque titoli italiani in totale. Ed è ancora una volta tra i migliori nuotatori del mondo. C’è, infine, chi non farà parte della delegazione italiana a Parigi ma, dopo essere stata atleta olimpica a Tokyo 2020 e campionessa del mondo nel basket 3×3, oggi è una psicologa dello sport: Giulia Rulli fa parte del team che l’Ateneo mette a disposizione degli studenti-atleti del programma Dual Career per offrire loro un servizio individualizzato di accompagnamento, orientamento e monitoraggio del percorso accademico. Il web reportage è disponibile a questo link.

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