Frode fiscale, la Finanza sequestra 83,9 milioni a una società di logistica

“Fatture false per un imponibile complessivo di oltre 382,6 milioni di euro”. La Procura della Repubblica di Milano ha disposto un sequestro preventivo d’urgenza di oltre 83,9 milioni di euro – “profitto indebitamente ottenuto attraverso la realizzazione di una complessa frode fiscale” – a carico di una società leader nel settore dei servizi logistici che ha sede anche a Piacenza. A dare esecuzione al provvedimento, nella mattinata di martedì 2 luglio, è la Guardia di Finanza di Lodi. Sono in corso perquisizioni nelle province di Milano, Monza-Brianza, Novara e Piacenza nei confronti delle imprese coinvolte. Dall’inchiesta del pm milanese Paolo Storari emerge che sarebbero stati “sistematicamente” omessi i versamenti degli “adempimenti tributari, previdenziali e assistenziali” per i lavoratori.

Le indagini, coordinate dalla procura milanese ed eseguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Lodi, con la collaborazione del Settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate, hanno ad oggetto il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. Le ipotesi investigative riguardano “un’articolata frode fiscale – fa sapere la Guardia di Finanza – derivante dall’indebito utilizzo da parte della suddetta società, quale beneficiaria finale, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti d’appalto in luogo di contratti di somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore. Nel contesto di tale meccanismo illecito, risultano emesse e sono state successivamente utilizzate dalla società beneficiaria fatture false per un imponibile complessivo di oltre 382,6 milioni di euro“. In particolare, ricostruendo in ambito investigativo la filiera della manodopera, è stato rilevato – aggiunge la Finanza – “che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati “schermati” da consorzi e cooperative “filtro”, che a loro volta si sono avvalsi di diverse cooperative e società aventi la mera funzione di serbatoio di manodopera, le quali hanno sistematicamente omesso i previsti adempimenti tributari, previdenziali e assistenziali”. Sono in corso, inoltre, diverse perquisizioni nelle Province di Milano, Monza e Brianza, Novara e Piacenza nei confronti delle imprese coinvolte, con conseguente notifica dell’informazione di garanzia anche in tema di responsabilità amministrativa dell’ente in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società, a favore di quest’ultima.

“L’attività di servizio delle Fiamme Gialle lodigiane si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo a contrasto delle frodi fiscali, con particolare riguardo ai fenomeni interpositori inerenti alle illecite somministrazioni di manodopera, che penalizzano i lavoratori e l’equità sociale, costituiscono un grave ostacolo allo sviluppo economico e distorcono la concorrenza. Si rappresenta, infine, per il principio della presunzione di innocenza, che la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna”.

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