L’Appenino Festival debutta a Rivergaro con la cornamusa di Fabio Rinaudo e gli Enerbia

Si affida a uno dei più attenti interpreti della cornamusa, Fabio Rinaudo, l’Appennino Festival 2024 in partenza martedì 30 luglio. La rassegna prende il via a Rivergaro, sul sagrato della chiesa di Sant’Agata alle 21 e 15 con un concerto dedicato a “I valzer di un tempo”: protagonista sarà appunto Rinaudo e anche gli Enerbia, il gruppo di Maddalena Scagnelli.

Il protagonista – oltre agli Enerbia – è una vecchia conoscenza di Appennino Festival: da circa trenta anni infatti Rinaudo è un attento studioso ed interprete della cornamusa, in particolare della Uilleann Pipes, la cornamusa irlandese, della Musette, la cornamusa del centro Francia e della Sordellina, zampogna italiana del primo Seicento. Ha fondato le formazioni dei Birkin Tree (musica irlandese) e dei Liguriani (musica della tradizione nord italiana), con le quali si esibisce da decine di anni in prestigiosi festival in Italia ed in Europa: nella sua carriera ha all’attivo più di 2750 concerti in Italia ed in Europa e più di 85 lavori discografici riguardanti la musica tradizionale, la musica antica e la musica acustica. Ha inoltre collaborato a trasmissioni televisive sulle reti Rai e Fininvest, con musicisti quali Angelo Branduardi, Riccardo Cocciante, Massimo Bubola e Giorgio Conte e da anni presenta diverse conferenze dedicate alla storia della cornamusa in conservatori e musei: ricordiamo gli appuntamenti svolti per il Conservatorio di Genova, di Torino, di Benevento, di Venezia e la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.

La rassegna cultural-musicale, organizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali, della Banca di Piacenza e di diversi sponsor privati, oltre che con la collaborazione dei comuni del territorio coinvolti, festeggia quest’anno la 23esima edizione: in tutto sono 19 appuntamenti che si snodano lungo l’Appennino piacentino e parmense, tra musei, pievi, monasteri e castelli, esplorando i luoghi più particolari e meno frequentati delle province. «Al centro di questa edizione 2024 c’è il rapporto fecondo tra il mondo delle tradizioni popolari e quello della musica colta sia antica sia contemporanea nello straordinario territorio dell’Appennino piacentino e parmense – spiega la direttrice artistica Maddalena Scagnelli – con questo obiettivo nei diversi appuntamenti incontriamo artisti di rilevanza internazionale tra cui l’oboista dei Berliner Philharmoniker Christoph Hartmann, Goffredo Degli Esposti dei Micrologus, il maggior gruppo italiano attivo nella musica medievale, Marco Ambrosini che è solista internazionale di nyckel harpa».