“Maria Antonietta, storia di un’opera mai compiuta” al Festival Illica di Castellarquato

Più informazioni su

Maria Antonietta, storia di un’opera mai compiuta. Una conferenza-dibattito ed un gala lirico – sinfonico per conoscere il rapporto tra Illica e Puccini nel centenario della morte del compositore toscano e la collaborazione interrotta tra i due artisti. Secondo appuntamento per l’undicesima edizione del Festival Illica, venerdì 5 luglio 2024, ore 19.30, nei Giardini di Palazzo Vigevani Gravaghi a Castell’Arquato (Piacenza), con una Conferenza-Dibattito per approfondire il rapporto umano e artistico tra Illica e Puccini che si è interrotto nel tentativo di portare a compimento Maria Antonietta, libretto scritto da Illica e mai musicato da Puccini.

Protagoniste alcune tra le voci più autorevoli nel panorama della musicologia nazionale quali Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera e autore del libro dedicato a Illica “Il Genio Ribelle”, Guido Barbieri, musicologo e conduttore di Radio 3 Suite, il critico musicale Fabio Larovere, il saggista Fulvio Venturi, Massimo Baucia, studioso del Fondo Illica della Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza e il compositore Carlo Galante, incaricato dal Festival di mettere in musica il testo dell’aria L’Austriaca. Pianto di una regina della protagonista dell’opera Maria Antonietta. Questa nuova commissione verrà eseguita in “prima assoluta mondiale” durante il Gala lirico – sinfonico dedicato a Giacomo Puccini: “Caro Illica…Viva noi!”, che si terrà al termine della conferenza, venerdì 5 luglio 2024, ore 21, nella tradizionale Piazza Monumentale diretto dal M° Jacopo Brusa, direttore artistico del Festival.

Ad accompagnare i 60 elementi della Filarmonica Arturo Toscanini in questo “viaggio” attraverso i capolavori immortali che hanno reso leggendario il sodalizio tra Illica e Puccini, da Manon Lescaut a Bohème, da Madama Butterfly a Tosca, ci saranno due tra gli artisti emergenti di maggior spessore del panorama nazionale: il soprano Federica Vitali, prima interprete mondiale del ruolo di Malvy di Una DiVino Commedia del “Premio Oscar” Luis Bacalov a Milano diretta dal compositore, e il tenore Matteo Falcier, uno dei tenori più carismatici della sua generazione.

Festival Illica (Franca Bertoncini)
Una serata del Festival Illica (foto Franca Bertoncini)

Il concerto inizia con il Preludio sinfonico in la maggiore di Giacomo Puccini, composto durante gli studi presso il conservatorio di Milano per l’esame finale dell’anno accademico 1881-1882, nella classe di composizione di Antonio Bazzini, e fu eseguito il 15 luglio 1882 presso lo stesso istituto musicale. Venne utilizzato successivamente dal compositore utilizzato nelle Villi e nella prima versione di Edgar. L’omaggio a Puccini continua con l’aria di Rodolfo Che gelida manina e Sì…mi chiamano Mimì della gaia fioraia Mimì da La Boheme, il celebre Intermezzo Sinfonico da Manon Lescaut, l’aria di Des Grieux Donna non vidi mai, il duetto Tu, tu, amore? Tu?! tra Manon Lescaut e Des Grieux dal secondo atto di Manon Lescaut, Intermezzo Sinfonico e Un bel dì, vedremo da Madama Butterfly, le arie di Cavaradossi Recondita armonia e E lucevan le stelle e l’aria di Tosca Vissi d’arte da Tosca. Momento centrale del concerto sarà la prima esecuzione mondiale della Cantata per soprano e orchestra “L’ Austriaca. Pianto di una regina” da Maria Antonietta su testo di Luigi Illica e musica commissionata dal festival Illica al compositore Carlo Galante. In caso di maltempo il Gala sarà posticipato al 6 luglio. (Biglietti: Intero 20 euro – Ridotto per residenti 10 euro).

Il Festival Illica è organizzato dal Comune di Castell’Arquato con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Regione Emilia Romagna e in collaborazione con La Toscanini. “Un grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla Regione Emilia Romagna e la Destinazione Turistica Emilia che sostengono il Festival e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione”. Prossimo appuntamento sabato 6 luglio 2024, ore 21.00, con il monologo “Scrissi d’arte” Storia vagabonda di Luigi Illica a cura del regista e attore Davide Marranchelli, accompagnato al pianoforte dal M° Martino Dondi. Proseguono i percorsi poetico sensoriale attraverso il borgo natio del librettista, alla ricerca degli scorci che hanno ispirato le sue opere e la visita al Museo a lui dedicato. Sabato 6 luglio e domenica 7 luglio, ore 10.30, si partirà dalla Piazza Monumentale per le visite guidate al Museo Illica e al Borgo Medievale (€. 8 a persona prenotazione obbligatoria).

Informazioni e biglietteria

IAT-R Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica

Tel. +390523 803215 anche whatsapp

info@festivalillicacastellarquato.it

Festival Illica

PROFILI

Federica Vitali, soprano Apprezzata per la sua “voce di perla, molto bella ed emessa con grande intelligenza e perizia tecnica, pianissimi eterei, acuti folgoranti ed interpretazione personale”. (Operalibera). Nata a Busto Arsizio, ha studiato canto con il baritono Davide Rocca, perfezionandosi poi con Montserrat Caballè e Giuseppe Sabbatini. È stata la prima interprete mondiale del ruolo di Malvy di Una DiVino Commedia del “Premio Oscar” Luis Bacalov a Milano diretta dal Compositore. Ha debuttato al Teatro Sociale di Como nel ruolo di Musetta ne La Bohème, ruolo che ha ripreso al Teatro Verdi di Trieste. Nel 2016 ha debuttato nel ruolo di Amalia ne I Masnadieri al Festival Verdiano. Nello stesso anno ha debuttato il ruolo di Micaela in Carmen a Schaffhausen. Ha cantato all’Arena Sferisterio di Macerata come Liù in Turandot, ha successivamente debuttato in Madama Butterfly al Teatro Carlo Felice di Genova, ruolo che ha portato in molti teatri italiani e stranieri (Trieste, Cremona, Pavia, Bergamo, Como, Malta). Ha cantato Antonia ne Les contes d’Hoffmann al Teatro di San Carlo di Napoli, Micaela in Carmen al Maggio Musicale Fiorentino, ha cantato a Roma, nell’ambito del “Sacrum International Festival” nel Requiem di G. Verdi. Ha debuttato il ruolo di Desdemona in Otello e quello di Leonora ne Il Trovatore al Teatro Comunale di Bologna. Tra i prossimi impegni una serie di concerti dedicati a Giacomo Puccini nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte del Compositore; il debutto di Maddalena in Andrea Chénier nei Teatri di Pisa, Como, Brescia, Cremona, Pavia, Rovigo e Lucca. Nell’Agosto 2024 debutterà alla Shangai Opera House con Madama Butterfly.

Matteo Falcier, tenore Il tenore Matteo Falcier, classe 1983, nasce a Magenta e cresce tra Milano e Novara. Ha frequentato il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove si è diplomato nel 2009 col massimo dei voti, per poi conseguire il diploma di II° livello nel 2014, con centodieci e lode. Successivamente si è perfezionato all’Accademia Solisti della Scala di Milano. Ha calcato le scene dei più prestigiosi palcoscenici in Italia e all’estero diretto da Riccardo Muti, James Conlon, Roberto Abbado, Daniele Rustioni. Ha debuttato nel 2010 allo Stresa Festival con “Il Matrimonio Segreto” di D. Cimarosa nel ruolo di Paolino, che tornerà ad interpretare più tardi al Teatro Regio di Torino. Calca le scene di alcuni dei più prestigiosi palcoscenici in Italia e all’estero condotto da alcuni dei migliori direttori d’orchestra tra cui R. Muti, J. Conlon, R. Abbado, D. Rustioni, G. Bisanti e R. Boer, sotto la guida di importanti registi quali C. Mazzavillani in Muti, L. Muscato, D. Michieletto, T. Gilliam, G. Strehler, J.P. Ponnelle e F. Ozpetek. Nel 2016 debutta nel ruolo di Rodolfo nella Bohème del Circuito Lombardo e di Rinuccio nel Gianni Schicchi all’Opera di Roma. È poi Basilio nelle Nozze di Figaro nella tournèe giapponese della Staatsoper di Vienna sotto la guida di Riccardo Muti. Prende parte alla rappresentazione in forma di concerto della Manon Lescaut al The New Zealand Opera ad Auckland. Interpreta Paolino nel Matrimonio Segreto di Cimarosa all’Opéra Royal de Wallonie, seguito dal debutto del Don Giovanni nel ruolo di Don Ottavio all’Opéra de Nice e ad Anthéa, Antibes. Nel marzo 2021, e di nuovo nel 2023, è alla Scala con Le Nozze di Figaro diretto da Daniel Harding. Tra gli impegni recenti Die Fledermaus al Comunale di Bologna e Don Pasquale al Regio di Torino.

Jacopo Brusa, direttore d’orchestra Jacopo Brusa è considerato uno dei più interessanti Direttori d’Orchestra della sua generazione. La critica nazionale ed internazionale lo definisce fin dagli esordi “una piacevole scoperta” e, più volte, la sua concertazione viene giudicata “impeccabile”. Nato a Pavia nel 1985, inizia all’età di sette anni gli studi musicali presso l’Istituto Musicale “Franco Vittadini” della sua città frequentando il corso di Clavicembalo. Si trasferisce successivamente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove si laurea in Organo e Composizione organistica col massimo dei voti e la lode e si specializza, in seguito, presso istituzioni nazionali ed internazionali quali: Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, Hochschule für Musik di Amburgo e Conservatorium van Amsterdam. In qualità di organista, risulta vincitore di concorsi internazionali e partecipa a numerosi Festival in Italia, Germania, Olanda, Danimarca, Polonia e Portogallo. Nel frattempo, inizia lo studio della Direzione d’Orchestra prendendo parte ai “Wiener Musik Seminar” di Vienna, alla prestigiosa Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del M° Gianluigi Gelmetti, al Summer Program del Bard College (USA), alla “Bottega Maag” col M° Donato Renzetti e consegue il diploma in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nella classe del M° Antonino Fogliani.

All’attività di organista solista affianca, sempre di più, quella di direttore d’orchestra sia in ambito operistico che sinfonico, collaborando con compagini italiane e straniere quali l’Orchestra e il Coro dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova, l’Orchestra e il Coro del Teatro “G. Verdi” di Trieste, “I Pomeriggi Musicali” di Milano, la Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, l’Orchestra “Virtuosi Brunenses” di Brno, l’Orchestra dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari, l’ Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, la Filarmonica del Friuli Venezia Giulia e l’Orchestra Giovanile “San Giusto” di Trieste. Inoltre, è stato ospite di importanti teatri e festival come la Fondazione Arena di Verona, il Teatro Verdi di Trieste, il Macerata Opera Festival, il “Rossini in Wildbad” Belcanto Opera Festival, la Fondazione Donizetti di Bergamo, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari e il Piccolo Opera Festival FVG. Oltre a dirigere regolarmente il repertorio sinfonico, Jacopo Brusa ha debuttato con successo di pubblico e di critica le seguenti opere liriche: “Guglielmo Tell” di G. Rossini, “Madama Butterfly” di G. Puccini, “La traviata” di G. Verdi, “La Cenerentola” di G. Rossini, “Carmen” di G. Bizet, “La serva padrona” di G. B. Pergolesi, “L’inganno felice” di G. Rossini, “La cambiale di matrimonio” di G. Rossini (edito in DVD per la casa discografica Velut Luna), “Ein Walzertraum” di O. Straus e “Il Sordo”, opera contemporanea con musica di Paolo Marcarini e libretto di Leo Nucci. Tra gli eventi più significativi, inoltre, si segnalano il concerto con il baritono Leo Nucci nella Stagione Sinfonica del Teatro Municipale di Piacenza, il concerto sinfonico-corale per la Stagione Sinfonica dell’Arena di Verona con l’esecuzione della Messa Op.20 di A. Ponchielli e la direzione del progetto vincitore del concorso “Macerata Opera 4.0” promosso dal Macerata Opera Festival, basato sulle “Folk Songs” di L. Berio e intitolato “We can be waves”.

Carlo Galante, compositoreCarlo Galante (nato a Trento nel 1959) si è diplomato in Composizione sotto la guida di Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi presso il Conservatorio di Milano. Nel 1993 ha scritto il Dies Irae del Requiem per le Vittime della Mafia realizzato nella Cattedrale di Palermo. Ha scritto per il teatro: le opere Byzanthium (Musica nel Nostro Tempo 1991); Corradino (Teatro Comunale di Bologna, 1992); Il combattimento con l’Angelo (Teatro Massimo di Palermo, 1997); Messer Lievesogno e la Porta Chiusa più volte rappresentato (Teatro Comunale di Bologna 1997; Teatro Palazzina Liberty, Milano 1998; Teatro Nuovo di Verona e Teatro Sociale di Trento, 2000); Ghost Cafè (Teatro Donizetti di Bergamo, 2000); Racconto di Natale (Teatro Comunale di Modena, 2002) e i balletti: Fandango (Teatro Filarmonico di Verona, 1992); Il fantasma di Canterville (Teatro Regio di Torino, 1995 e più volte riproposto); Notturno a Milano (Tardi in piazza Duomo, Teatro Filarmonico di Verona 2004). Per l’Ensemble “Sentieri Selvaggi” ha scritto il brano La formula del fiore che dà titolo al CD; altri lavori precedenti sono editi nel CD “Yeliel” edito da Tirreno. Recentemente ha registrato il Sanctus per la Missa Solemnis Resurrectionis del Giubileo 2000. Il CD “Enigma, la musica dei Tarocchi”, Rugginenti editore, su testi di Gabriela Fantato, è anche andato in scena in forma di spettacolo al Piccolo Teatro Studio di Milano e all’Accademia Filarmonica Romana nel 2000. Il suo ultimo CD, Essenza Carnale, del 2003, su poesie di Alfredo De Palchi, è stato patrocinato dalla fondazione newyorkese “Sonia Raiziss Giop Charitable Foundation”.

Ha composto nel 2004 per Enrico Dindo il concerto per violoncello Luna in Acquario eseguito al Teatro Ponchielli di Pavia e di prossima pubblicazione in cd. Ha scritto per il Teatro Regio di Torino e il Teatro stabile La Tempesta su libretto di Luca Fontana che ha debuttato al Teatro Carignano nel 2006. Su commissione della Fondazione “I Pomeriggi musicali” di Milano ha composto il brano sinfonico Percorso notturno con carillon che è stato eseguito sotto la guida di Corrado Rovaris nel febbraio del 2006. I “Violoncellisti della Scala” gli hanno richiesto il brano Due sono le porte del sogno suonato alla Scala nel maggio del 2006. Ha composto inoltre nel 2007 INRI passione secondo anonimo per soprano, attore e quartetto d’archi eseguita a Bolzano presso il Duomo di Gries. La sua musica è stata eseguita più volte negli Stati Uniti, in Svizzera, Spagna, Brasile, Germania, Regno Unito, Francia. Ha avuto numerose commissioni da orchestre italiane ed estere.

Giangiacomo Schiavi, editorialista Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi è stato capocronista e vicedirettore del “Corriere della Sera”, dove è editorialista e titolare della rubrica di lettere Noi cittadini. Tra i suoi libri, Sani per scelta (con Edoardo Boncinelli), Controvento (con Ambrogio Fogar), Ancora giovani per essere vecchi, Medici umani, pazienti guerrieri, Buone notizie e Meno male. Per il suo viaggio-inchiesta in camper nelle periferie di Milano ha ricevuto l’Ambrogino d’oro.

Guido Barbieri, musicologo e conduttore Radio3 Rai È un noto critico musicale (Il Messaggero di Roma, Il Gazzettino di Venezia, La Repubblica) e si dedica da almeno tre lustri alla drammaturgia. Ha scritto “testi per musica” per un gran numero di compositori a volte prestando alla narrazione la propria voce. Recital, opere e concerti sono stati ospitati dai maggiori teatri, festival e sale da concerto in Italia e in qualche caso all’estero. È tuttora presente, con una certa regolarità, nei programmi musicali di Radio 3 dove svolge le funzioni di conduttore e inviato del programma Radio Tre Suite e di consulente musicale. Per Rai International ha curato e presentato di recente otto cicli monografici di argomento musicale andati in onda in 35 paesi stranieri. Ha iniziato a collaborare, di recente, con le pagine culturali del Manifesto. Ha realizzato due volumi – una monografia dedicata a Georg Friederich Haendel, pubblicata da Newton Compton, e una guida all’ascolto de Le Nozze di Figaro di Mozart pubblicata dall’editore Gremese – e ha scritto testi teatrali e radiofonici di argomento musicale nonché testi e libretti per alcuni compositori italiani tra cui il Maestro Ennio Morricone. È autore di alcune voci per L’Enciclopedia Treccani pubblicata dall’Istituto Italiano per l’Enciclopedia e ha realizzato cinque dei venti volumi della “Grande Storia della Musica Classica” pubblicata dall’Editoriale “La Repubblica”. Dal 1984 insegna Storia della musica e Storia ed Estetica musicale nei Conservatori italiani. Dall’ottobre 2011 è Direttore Artistico della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.

Fabio Larovere, critico musicale Giornalista, scrittore, promotore di eventi culturali; è critico musicale del Corriere della sera – edizione di Brescia. È autore di spettacoli rappresentati nell’ambito di importanti festival. È direttore artistico dell’Associazione Cieli Vibranti, con la quale organizza numerose rassegne. Insegna Storia dei valori artistici del territorio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Brescia.

Fulvio Venturi, saggista Nato e cresciuto a Livorno, Fulvio Venturi svolge un’intensa attività di saggista, essenzialmente nel genere musicologico. In questa veste le collaborazioni maggiori sono quelle con il Maggio Musicale Fiorentino, Wexford Opera Festival, Il Teatro dell’Opera di Roma, Opéra de Monte Carlo, Teatro Lirico di Cagliari, Festival Pucciniano di Torre del Lago, e quelle, con la Fondazione “Goldoni” di Livorno, e con diverse case editrici e con la testata online Toscanaeventinews. I suoi scritti sono anche stati tradotti in lingua straniera. Specializzato nel teatro “verista” e novecentesco, ha perlustrato l’intero repertorio mascagnano, ed ha scritto di autori quali Giordano, Puccini, Pietri, Respighi, Zandonai, Cilea, Strauss, Massenet, Debussy, Leoncavallo, Gabriele D’Annunzio, Verdi. In precedenza si è occupato di pittura, arte e arte applicata. I suoi testi sono stati tradotti in lingue straniere. Inoltre è autore teatrale ed ha scritto le pièces Tramonta è la luna (omaggio a Maria Callas), Estate (ispirata dall’Alcyone dannunziano) ed Elvira, povera donna, dedicato a Giacomo Puccini.

Massimo Baucia, già curatore del Fondo Luigi Illica Massimo Baucia: è stato il primo conservatore del fondo antico della Passerini Landi, in servizio dal 1997. Il 19 giugno è andato in pensione (a sostituirlo è ora Daniela Morsia, altra figura “storica” della biblioteca). Baucia è – insieme ad altri chiaramente – uno dei volti rappresentativi della biblioteca: una delle figure presenti dalle nove del mattino alle sette di sera, spesso no stop, sollecito nelle ricerche ma anche nel risolvere i piccoli problemi logistici che sorgono nei vecchi palazzi come nelle vecchie case.

VENERDÌ 5 LUGLIO
Giardini Palazzo Vigevani Gravaghi
ore 19

Conferenza – Dibattito

Dalla Manon Lescaut a Maria Antonietta: il rapporto tra Illica e Puccini
con Giangiacomo Schiavi, editorialista Corriere della Sera
Guido Barbieri, musicologo e conduttore Radio3 Rai
Fabio Larovere, critico musicale
Fulvio Venturi, saggista
Massimo Baucia, già curatore del Fondo Luigi Illica

Piazza Monumentale
ore 21
Serata d’opera

“Caro Illica….Viva noi!”
Gala lirico – sinfonico dedicato a nel centenario della morte di Giacomo Puccini
Filarmonica Arturo Toscanini

Direttore: Jacopo Brusa
Soprano: Federica Vitali
Tenore: Matteo Falcier

Programma
Preludio Sinfonico (1882)
La Bohème “Che gelida manina” – “Sì…mi chiamano Mimì”
Manon Lescaut Intermezzo Sinfonico – “Donna non vidi mai” – “Tu, tu, amore? Tu?!”
Maria Antonietta “L’ Austriaca. Pianto di una regina”
Cantata per soprano e orchestra testo Luigi Illica e musica Carlo Galante (Prima esecuzione mondiale)
Madama Butterfly Intermezzo Sinfonico – “Un bel dì, vedremo”
Tosca “Recondita armonia – “Vissi d’arte” – “E lucevan le stelle”

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.