“Non si faccia campagna elettorale su biometano a Sarmato, dal Comune informazioni corrette”

“Capisco che in Regione sia iniziata la campagna elettorale e che ognuno usi i mezzi che ha per farsi notare in territori che non ha mai frequentato: la notizia della richiesta dell’impianto di biometano a Sarmato è stata condivisa dall’amministrazione, due giorni dopo la presentazione, in consiglio comunale”.

Così la sindaca di Sarmato, Claudia Ferrari, replica agli attacchi dei consiglieri regionali Valentina Castaldini (Fi) e Giancarlo Tagliaferri (FdI) in merito alla realizzazione, in paese, di un impianto di produzione a biometano. Iter che, ricorda la sindaca, è alle fasi iniziali.

“Nel consiglio comunale di ieri sera, nelle comunicazioni finali, ho riassunto il punto della situazione sulla domanda di insediamento dell’impianto di produzione a biometano, come avevo previsto di fare – scrive Ferrari in una nota – e così come ho sempre fatto nei consigli comunali, informando le persone nell’ambito istituzionale adatto. L’impianto non è ancora stato autorizzato, è appena iniziata la procedura per un’eventuale autorizzazione che – come i consiglieri ben sapranno – ha i suoi tempi e non ha un esito scontato”.

“Le esternazione dei due consiglieri regionali su presunta volontà di nascondere informazioni da parte dell’amministrazione sono assurde, in quanto forse non è chiaro alla consigliera Castaldini che la notizia è emersa sul giornale perché noi amministratori l’abbiamo portata in Consiglio Comunale due giorni dopo aver ricevuto la comunicazione di avvio della procedura autorizzativa da parte di Arpae, evidenziando per altro l’intenzione di indire un incontro pubblico appena ci saranno le condizioni per valutare appieno la proposta dell’imprenditore da parte di Arpae stessa: al momento sono molteplici le richieste di integrazione e naturalmente agosto non è il mese migliore per garantire partecipazione. Se l’avessimo fatto ora a fine luglio, scommetto che avrebbero detto che l’ho fatto apposta perché molte persone sono in ferie”.

“Comunque non mi sorprendono questi toni né questi metodi: ai tempi del cambio medico se non sbaglio era addirittura stata fatta un’interrogazione parlamentare, così come per la stazione. ‘Vigileremo, non vada sprecato un solo secondo’ erano la parole dette nelle aule parlamentari. Vigilare è una parola comoda, perché chi la usa fa finta di prestare attenzione, ma poi a Sarmato tutte queste persone non si sono mai viste. Ho incontrato l’onorevole Foti, che nel 2020 aveva promesso di vigilare affinché non ci fossero lungaggini nel recupero della stazione, alla festa del salame pochi mesi fa, in piena campagna elettorale da consigliere comunale a Castel San Giovanni: ho dovuto rimarcare in quel momento che la situazione è sempre la stessa, e ho dovuto interessare Regione, Prefettura e Ministero per poter interloquire con Rfi, ma di esponenti di partito nemmeno l’ombra”.

“Facile dire “vigileremo” da Bologna, quando evidentemente non è chiaro nemmeno di cosa si stia parlando. Non mi risulta che il Consigliere Tagliaferri si sia allarmato allo stesso modo quando pochissimi anni fa è stato realizzato un impianto di produzione di biogas da sottoprodotti agricoli a San Giorgio, il suo comune, o forse perché guidato dalla sua stessa parte politica allora il problema non c’era? O perché non c’era campagna elettorale allora il problema non c’era? Oltre alla richiesta di accesso agli atti, che credo che Tagliaferri abbia indirizzato ad Arpae perché ad oggi al Protocollo del Comune di Sarmato non è arrivato nulla, invito il Consigliere a visionare anche le delibere di Consiglio Comunale così capirà da dov’è partita la notizia “resa pubblica dai media”. Capisco – puntualizza la sindaca – che in Regione sia iniziata la campagna elettorale e che ognuno usi i mezzi che ha per farsi notare in territori che non ha mai frequentato, ma di cui i voti sono comunque utili: Sarmato si merita di meglio. Le persone, la società, si meritano di meglio; la politica si merita di meglio, non persone che mettono insieme due informazioni in maniera superficiale e fanno preparare un comunicato stampa puntando sempre al sensazionalismo”.

“Come ho sempre detto, l’attenzione è massima e se anche i consiglieri regionali volessero occuparsene seriamente e non solo per qualche articolo sul giornale, sarebbe certamente un valore aggiunto.
Ribadisco, come ho detto fin dal consiglio comunale del 29 giugno, che l’intenzione di fare un incontro pubblico c’è, per permettere alle persone di porre ad Arpae e all’imprenditore di fare domande: questo però si farà se la procedura autorizzativa proseguirà, e naturalmente sono tutti invitati: certamente visto che i consiglieri vigileranno attentamente, non avrò necessità di invitarli uno a uno”.