Riaperto il Rifugio di Prato Grande “Facciamo conoscere la montagna piacentina”

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Dopo una lunga attesa ha ufficialmente riaperto sabato 13 luglio il rifugio di Prato Grande. Un nuovo inizio che sarà diviso in due step: al momento la baita non è accessibile all’interno e l’attività di accoglienza, ristoro e animazione, si svolge tutta nell’area esterna, in attesa del completamento dell’iter burocratico che consentirà alla struttura, aperta nel 2006, di essere pienamente operativa. Al momento, l’attività si concentrerà per i mesi di luglio e settembre al fine settimana – sabato e domenica – mentre in agosto resterà aperta tutti i giorni, ad eccezione del martedì e lunedì pomeriggio.

rifugio Prato Grande

La baita, che si trova in località Pertuso, nell’estate del 2023 è stata affidata dal Comune di Ferriere al Collettivo 14, un’associazione che si occuperà della sua gestione fino al 2026, dopo una prima esperienza nell’estate del 2022 che aveva registrato, spiega Giacomo Bandini, referente del gruppo, tra le 8mila e le 10mila presenze.

rifugio Prato Grande

“Sono originario di Cassimoreno – spiega Bandini – e dal 2013 al 2020, soprattutto nel territorio valdardese e nel Comune di Fiorenzuola, con il Collettivo 14 mi sono occupato di organizzare eventi di carattere culturale, soprattutto musica. Abbiamo organizzato 15 festival, tra cui il Why Not e Kill Beer. Abbiamo fatto 200 live e ristrutturato la scuola di Baselica, poi è arrivato il lockdown che ha bloccato questa nostra esperienza, in un momento in cui noi soci avevamo 32 anni e le nostre aspettative iniziavamo a cambiare”. “Abbiamo così deciso di rielaborare la traiettoria del percorso e la destinazione finale è diventata la montagna, perché per i membri fondatori del collettivo era una cosa irrinunciabile, è la nostra passione. Quando abbiamo capito che volevano spostare percorrere questa direzione, abbiamo avuto l’occasione di prendere in gestione il rifugio e ci siamo proprio buttati alla cieca in una esperienza di ristorazione anche più impegnativa di quella che pensavamo all’inizio”.

rifugio Prato Grande

“La stagione del 2022 è andata molto bene con 8-10mila presenze” ricorda. Per la legge di Murphy, però, è stato necessario chiudere la struttura per questioni burocratiche. “Ci siamo presi una pausa per capire se andare avanti: la voglia è rimasta, anche se c’è voluto più tempo necessario. Per non continuare a tenere chiuso e dare comunque un servizio agli escursionisti che frequentano la zona – la baita si trova lungo il percorso che porta sia al Lago Moo che al Lago Bino – abbiamo deciso di aprire la struttura all’aperto e non all’interno”. All’attività di ristorazione e intrattenimento (ogni sabato, dice Bandini, ci sarà un dj e sarà possibile accamparsi con tende), è stata però abbinata anche una proposta naturalistica di promozione e conoscenza della montagna piacentina. “Ho fatto un corso per guide, mettendo a punto una serie di itinerari di trekking in zona” spiega. L’obiettivo comunque è rendere pienamente operativa la struttura. “Non appena saranno pronte tutte le carte partirà la fase due – spiega -, con una campagna rivolta a sponsor per raccogliere 20mila euro, necessari per rifare l’impiantistica di questa baita che ha aperto nel 2006 e, fino ad adesso, non ha espresso tutte le sue potenzialità”.

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