Riqualificazione bar e negozi, 33 progetti finanziati a Piacenza per quasi un milione L’ELENCO

L’Emilia-Romagna investe ancora nella riqualificazione e innovazione di bar, ristoranti, sale da ballo e negozi di vicinato: aumentano a 13,5 milioni di euro le risorse regionali per finanziare tutti i 326 progetti ammessi a contributo, con un investimento complessivo generato sui territori di oltre 32,8 milioni di euro. L’assessore Corsini: “Rilanciamo l’economia urbana, puntando su digitale e servizi, per permettere alle imprese di affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori”. Il 23,3% dei progetti sono di imprese femminili, il 6,4% giovanili; il 22,3% per favorire l’accessibilità alle persone con disabilità. I contributi coprono dal 40 al 60% dei costi sostenuti. Gli interventi dovranno essere completati entro giugno 2025. A Piacenza sono stati finanziati 33 progetti un valore prossimo al milione di euro (972mila euro) LA TABELLA

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Città più belle e attrattive con i nuovi fondi per il rilancio dell’economia urbana. La Regione ha approvato la delibera che assegna 13,5 milioni di euro di contributi (Fesr 2020-27) a sostegno di progetti innovativi per le attività di commercio di vicinato, ambulante, bar e ristoranti, discoteche e sale da ballo, e anche esercizi polifunzionali. Con un investimento complessivo generato sui territori di oltre 32,8 milioni di euro. Su 400 domande pervenute, sono stati ammessi a contributo 326 progetti. E per finanziarli tutti, la Regione ha aumentato le risorse a disposizione, inizialmente di 10 milioni di euro, con ulteriori 3,5 milioni. “Sosteniamo il commercio e diamo sostanza alla nuova legge regionale per rendere le attività delle nostre città e paesi sempre più dinamiche e moderne – commenta l’assessore regionale a Commercio e Turismo, Andrea Corsini -. Con ulteriori 3,5 milioni di euro riusciamo a rispondere a tutti i progetti ammessi a contributo. Così rilanciamo l’economia urbana attraverso la completa riqualificazione delle imprese. Puntando sul digitale e i servizi, oggi sempre più necessari per affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori”.

I progetti selezionati – In testa tra i progetti selezionati, quelli di bar e ristoranti (186), il 57% del totale, seguiti, con il 34,3%, dalle attività di commercio al dettaglio in sede fissa con caratteristiche di vicinato (112 progetti). E ancora, gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande artigianali (12 interventi); discoteche, sale da ballo, night club e simili (11), attività di commercio ambulante (4) e un esercizio commerciale polifunzionale. Per quanto riguarda la tipologia: il 58% prevedono la riqualificazione degli ambienti e l’innovazione gestionale (191 progetti), il 24,5% interventi di sola innovazione gestionale e miglioramento dei sistemi di vendita e dei servizi offerti (80 progetti), mentre il 16,8% (55) la sola riqualificazione.

I progetti sul territorio – I progetti sono spalmati su tutto il territorio regionale: Rimini (59); Bologna (56), Modena (51), Ravenna (34), Piacenza (33), Parma (28), Forlì-Cesena (27), Reggio Emilia (26) e Ferrara (12). Diversi progetti riguardano anche aree interne o montane (34) o una delle aree alluvionate (60). Il 23,3% dei progetti riguarda imprese femminili (76) e il 6,4% quelle giovanili (21 imprese). Sono 73 (il 22,3%) i progetti che prevedono interventi finalizzati a favorire l’accessibilità ai clienti con disabilità. Potevano presentare la domanda ed essere beneficiari dei contributi i soggetti, gli enti, le organizzazioni private, iscritte alle CCIAA competenti per territorio, per le attività di commercio al dettaglio in sede fissa con i requisiti di esercizio di vicinato; commercio al dettaglio ambulante; discoteche, sale da ballo ed attività simili. Inoltre, per attività artigianali ma intestatarie di un titolo per l’esercizio di somministrazione alimenti e bevande, o per la vendita di prodotti alimentari e gli esercizi commerciali polifunzionali limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato. I contributi coprono dal 40 al 60% dei costi sostenuti. Gli interventi dovranno essere completati entro giugno 2025.