“Sono un medico dell’Onu”, e poi le spilla 15mila euro: sette denunciati per truffa

La aggiunge su Facebook e instaura una relazione a distanza, ma poi le chiede denaro. È il raggiro subìto da una donna piacentina di quarant’anni nel periodo fra i mesi di maggio 2023 e maggio 2024. L’uomo, presentatosi come un medico delle Nazioni Unite in servizio in Ucraina, ha inviato alla donna fotografie drammatiche di scenari di guerra per rendere più credibile la sua storia. In seguito, con la scusa di acquistare i biglietti per raggiungerla e poi raccontando una serie di disguidi giudiziari immaginari, ha iniziato a chiedere dei soldi alla malcapitata. Per avvalorare ancora di più le richieste e “spillare” più denaro possibile alla donna, l’uomo ha inviato, nel corso del tempo, finte fotografie di richieste di licenza, falsi biglietti aerei e comunicazioni all’Interpol (anche queste fasulle). La storia è andata avanti fino al punto che la donna, dopo aver versato circa 15mila euro in un anno al finto amante, si è resa conto della truffa e ha sporto denuncia in questura. Le indagini della squadra mobile, svolte tramite l’analisi della movimentazione bancaria, hanno permesso di individuare a denunciare sette cittadini nigeriani residenti in varie zone d’Italia, di un’età compresa tra i 25 ed i 35 anni, per il delitto di truffa in concorso.

Solitamente, in questo genere di indagini – avvisa la polizia -, la più grande difficoltà che gli investigatori hanno è quella di ottenere la denuncia da parte della persona offesa. Spesso la vittima viene avvisata da familiari e amici di essere vittima di una truffa, ma reagisce negando gli avvertimenti e continuando con la relazione col truffatore. In un secondo momento, resasi finalmente conto dell’inganno, la vittima viene presa da un profondo senso di sconforto per aver patito la truffa, ed evita di confidarsi col prossimo – a maggior ragione coi poliziotti – per la vergogna di essersi fatta ingannare. Per questo, la Polizia di Stato invita i cittadini a prestare attenzione alle eventuali relazioni online proprie o dei propri cari e a denunciare il prima possibile senza alcun sentimento di vergogna per quanto occorso, trattandosi comunque di truffe portate avanti da veri e propri professionisti dell’inganno.

La cosiddetta “romance scam” (o truffa amorosa) è un raggiro tuttora spesso attuato, particolarmente devastante per la vittima. Questa viene contattata online da una persona asseritamente dell’altro sesso, che si presenta solitamente come un uomo di bell’aspetto, benestante e recentemente vedovo, di professione medico o militare, che seduce l’ignara vittima che, convinta di aver intrapreso una vera relazione a distanza, inizia a inviare ai truffatori continui bonifici per togliere l’amato dagli immaginari guai in cui è incappato o mandargli i soldi per poter pagare il viaggio per venire finalmente a trovare la vittima. Il fenomeno delle “romance scam” è particolarmente diffuso, e la cifra nera per tali reati è particolarmente elevata, anche perché si tratta di un raggiro che dura per moltissimo tempo e coinvolge profondamente a livello emotivo le vittime, spesso persone sole che non riescono a capacitarsi che l’amato sia in realtà un truffatore. “Dietro a questi casi – dice la polizia – può nascondersi anche la mafia nigeriana, che si occupa sia della creazione dei falsi profili da utilizzare per attirare le vittime, che del riciclaggio del denaro ottenuto illegalmente”.