Tra sessant’anni a Piacenza le estati saranno più calde e secche, gli inverni più freddi e umidi. A fare questa previsione sono le mappe di The Future Urban Climates, progettate dall’ecologo Matthew Fitzpatrick dell’Università del Maryland sulla base dei dati Ipcc. Nello specifico, l’estate nella città di Piacenza nel 2084 – secondo lo studio – sarà più calda di 6,9 gradi e più secca del 17,6%, l’inverno più freddo di 4,6 gradi e più umido del 10,8%. Un cambiamento climatico dovuto alle “alte emissioni”. Per avere un “assaggio” di quello che sarà il clima piacentino tra sessant’anni ci si può recare a Nea Vrasna, un paesino di meno di duemila anime nella regione greca della Macedonia centrale. La mappa mostra infatti il “gemello climatico” di ogni città. Roma, ad esempio, avrà un clima simile a quello di Berat (Albania) mentre Milano sarà come Bellinzona (Ticino, Svizzera) e Napoli come Cordoba (Andalusia, Spagna).
La mappa permette inoltre di simulare il cambiamento climatico in caso di riduzione delle emissioni di CO2 fino a livelli simili a quelli previsti dall’Accordo di Parigi sul clima. Se Piacenza riducesse le proprie emissioni, il clima cambierebbe in modo meno marcato: estati più calde di soli 2,2 gradi e più secche del 3,4%, inverni più freddi di 1,6 gradi e più umidi del 9,7%. Il clima di Piacenza nel 2084, in questo caso, sarebbe simile a quello di oggi a Sesto Imolese (Bologna).