Una sola sede sul Corso per la scuola parentale “Giovanni Paolo II”

A otto anni dalla sua nascita, la scuola parentale “Giovanni Paolo II” ha finalmente trovato una sede unica. Lo scrive in una nota il preside Carlo Dionedi. Avviata infatti nel 2016 con una pluriclasse di prima e seconda elementare, l’anno dopo ha visto anche l’inizio della scuola media. “Nei primi due anni entrambe le sezioni hanno svolto l’attività didattica – viene ricordato -nella sede messa a disposizione dalle suore della Divina Provvidenza, in via Torta, sopra alla scuola materna. Tuttavia, col crescere degli alunni, le medie sono diventate “itineranti”, arrivando nel 2022 ad occupare alcuni locali in strada Valnure. Sede concessa gratuitamente dal compianto Corrado Sforza Fogliani, presidente esecutivo della Banca di Piacenza, che condivideva pienamente lo spirito e il progetto educativo dell’opera. Tuttavia i responsabili della scuola hanno sempre cercato una sede unica, non solo per praticità, ma proprio per meglio perseguire il progetto educativo. Questo si caratterizza per due pilastri fondamentali: da un lato la qualità dell’insegnamento e dall’altro la cura per i valori cristiani”.

La nuova sede unica dal prossimo settembre si troverà in Corso Vittorio Emanuele 158, nei locali lasciati liberi dal Liceo San Benedetto. “Trattandosi di ambienti di proprietà del Monastero di San Raimondo, un ruolo fondamentale lo ha avuto l’abbadessa Madre Emmanuel Corradini la quale – scrive Dionedi – avendo già nei locali del Monastero un Nido e una scuola Materna — vede in questo trasferimento l’opportunità di una continuità da zero a quattordici anni, un’età fondamentale per la formazione umana, culturale e spirituale di bambini e ragazzi. Per noi c’è soddisfazione ma anche senso di responsabilità in questa soluzione: è infatti costitutivo del carisma benedettino l’impegno nell’ educazione dei giovani e a noi è offerto di inserirci in questa tradizione. Metteremo tutto il nostro impegno per onorarla. Siamo consapevoli che affrontare oggi la sfida educativa in funzione di un reale servizio alla persona richiede coraggio: occorre avere la determinazione nell’andare spesso controcorrente, avere la capacità di relazionarsi con una società sempre più complessa, ipertecnologica e multiculturale, con la bussola indicata da Papa Francesco: “educare al vero, al bene, al bello”. Ci sorregge e incoraggia la figura del santo Giovanni Paolo II, con quel celebre grido “non abbiate paura!” pronunciato con forza fin dal primo discorso del suo pontificato”.

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