Welfare aziendale, innovazione e dinamismo rendono attrattivo il posto di lavoro

Cosa fare per aumentare l’attrazione di talenti nel mondo del lavoro, mantenere e valorizzare, cioè, le alte professionalità nel territorio regionale, e quindi piacentino? La presenza di capitale umano, il know how per aumentare produzione e produttività, va conquistata, è cruciale. Come? Cisl Emilia Romagna insieme alla Fondazione Ezio Tarantelli, hanno condotto un sondaggio mirato ad analizzare le dinamiche legate all’attrazione e alla permanenza di talenti altamente specializzati. Questo studio ha coinvolto on line un campione volontario di rispondenti in tutta la Regione che si sono espressi sulle loro preferenze e percezioni rispetto all’attrattività delle aziende e dei correlati contesti di vita.

Per quel che riguarda Piacenza, le risposte al sondaggio on line, evidenziano una distribuzione di genere quasi equilibrata: maschile al 55,9% e femminile al 44.1% . In termini di fascia d’età, la maggior parte dei rispondenti è compresa tra i 25 ei 50 anni, con una significativa percentuale (26,5%) di partecipanti oltre i 50 anni. Le qualifiche scolastiche variano, con il 26,5% dei partecipanti che possiede un diploma di scuola secondaria di secondo grado e una buona rappresentanza di laureati. Per circa la metà, il 47% , si tratta di impiegati e il 52% opera nel settore terziario.

Il sondaggio ha messo in luce particolarmente alcune caratteristiche aziendali valorizzate dai partecipanti. Il 47,1% dei rispondenti ritiene molto importante che il territorio offra corsi di aggiornamento professionale di qualità. La presenza di buone infrastrutture e servizi a supporto della famiglia nel territorio dove lavorare, è determinate per il 61,8%, in particolare per servizi di base efficienti (rifiuti, trasporti, verde pubblico: indicati dal 67,6% come molto importanti) e, in modo ancora più netto, abbia costi abitativi sostenibili (molto importanti per il 76,5% dei rispondenti). Per il 58,8% conta moltissimo la stabilità del posto di lavoro, mentre il 52,9% dichiara di considerare moltissimo la solidità economica aziendale ma il sondaggio evidenzia anche l’importanza delle opportunità di crescita professionale e formazione continua. Il 70,6% dei rispondenti considera “moltissimo” che il lavoro fornisca una buona formazione.

La soluzione organizzativa che rende attrattivo il posto di lavoro è il welfare aziendale (vota “moltissimo” il 58,8% delle risposte dei piacentini). “Questi dati, commenta Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma Piacenza, suggeriscono che per attrarre e mantenere alte professionalità, le aziende potrebbero essere incentivate a creare partnership con istituzioni educative per offrire programmi di sviluppo professionale personalizzati. D’altro lato, le corrette relazioni sindacali e la relativa rappresentanza del sindacato all’interno dei luoghi di lavoro, contribuiscono in molti casi ad avere anche una contrattazione di secondo livello che migliora la situazione delle persone che lavorano all’interno delle aziende”. Partecipazione e innovazione – Il sondaggio mostra anche un forte interesse per ambienti di lavoro dinamici e innovativi. Il 47,1% dei rispondenti considera “moltissimo” il dinamismo di ruoli, mansioni e progetti, mentre il 50% ritiene “moltissimo”, l’utilizzo delle tecnologie più recenti. Ciò potrebbe suggerire la creazione di hub tecnologici, l’organizzazione di eventi di networking e la promozione di collaborazioni tra aziende, startup e centri di ricerca.

Marketing territoriale: l’importanza della qualità della vita – Un aspetto cruciale emerso dal sondaggio è l’importanza della qualità della vita offerta dal territorio. Il 67,6% dei rispondenti considera “moltissimo” l’importanza dell’efficienza dei servizi di base (come rifiuti, trasporti, verde pubblico), mentre il 76,5% ritiene “moltissimo” l’importanza della presenza di costi abitativi sostenibili. Questi dati suggeriscono che una strategia di marketing territoriale efficace non prescinde da una buona amministrazione locale. “La ricerca è una conferma di ciò che sosteniamo da tempo, afferma Michele Vaghini. Il mondo del lavoro di oggi viene visto dalle persone da una prospettiva più ampia rispetto che al passato. Si guarda certamente a ciò che offre l’azienda ma non è sufficiente. Servizi per la famiglia o per la persona, affitti calmierati, formazione continua e possibilità di crescere professionalmente sono elementi che ormai non si possono più ignorare nella ricerca di nuovi talenti”. A Bologna, in occasione dell’ inaugurazione del Centro Congressi del Tecnopolo Manifattura è stata presentata la ricerca “Welfare, competenze, partecipazione: leve di attrattività per l’Emilia-Romagna. Analisi e proposte su attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione nel territorio regionale”, condotta ed elaborata dalla Cisl Emilia Romagna e dalla Fondazione Tarantelli.

Concepita come contributo del mondo del lavoro sul tema dello sviluppo dell’attrattività del territorio per i profili professionali più qualificati, la ricerca, è stata presentata dal presidente della Fondazione Tarantelli Emmanuele Massagli. E’ stata realizzata in partnership con le Federazioni di categoria della Cisl Emilia Romagna e attraverso interviste dirette ai segretari e alle segretarie generale, con la distribuzione di un questionario, somministrato a mille lavoratrici e lavoratori del territorio regionale. L’iniziativa ha visto anche gli interventi della Regione Emilia-Romagna, della Commissione Europea (DGEMPL), dell’ OCSE, delle associazioni imprenditoriali e sindacali, dell’Università ed Enti locali, della Scuola Politecnica ITS e dei Centri studi economici e territoriali, presente l’assessore regionale Vincenzo Colla.

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