Italia Nostra “Atto estremo per scongiurare la distruzione di Piazza Cittadella”

Italia Nostra di Piacenza ha deciso di presentare un esposto in Procura sulla vicenda di Piazza Cittadella. “Dato che non è mai stata data risposta a tutte le osservazioni nostre e di altre associazioni e cittadini, e vista questa ennesima agevolazione data al concessionario rispetto a quanto precedentemente richiesto, l’unico passo che rimane e al quale speravamo di non dover ricorrere è la presentazione di un esposto alla Procura” – hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa i promotori dell’iniziativa. Ecco in sintesi le ragioni dell’esposto:

“La Sezione di Piacenza di Italia Nostra ha presentato oggi, 5 agosto 2024, – si legge nella nota – un esposto alla Procura di Piacenza affinché valuti se la consegna dell’area di piazza Cittadella alla società appaltatrice, avvenuta il 30 luglio scorso per l’inizio dei lavori di costruzione nella piazza di un parcheggio sotterraneo, configuri l’ipotesi di reato di distruzione e uso illecito di bene culturale, e se sussistano le condizioni per chiedere l’interdizione degli atti che consentono l’esecuzione dei lavori”. “Infatti piazza Cittadella è un bene culturale – sostiene Italia Nostra – soggetto a particolare tutela dal codice dei beni culturali, decreto legislativo 42/2004 art. 10 comma 4 lettera g) e, come tale, può essere sottoposta solo ad interventi conservativi, non di demolizione e costruzione come prevede il progetto esecutivo approvato dal Comune. Le condizioni della tutela dei beni culturali sono stabilite dallo stesso codice. (1)

“L’esposto contesta infine l’autorizzazione dell’intervento da parte della Soprintendenza avvenuta, nel 2019, in difformità dalla legge, in quanto, al di là della non ammissibilità del progetto di trasformazione per contrasto con l’obbligo conservativo, la pronuncia sul tipo d’intervento non compete alle Soprintendenze, ma al Ministero e, in particolare, alla Commissione regionale per il patrimonio culturale”. (2)

(1)
L’articolo 10 comma 4 del decreto legislativo 42/2004 definisce alcune categorie di beni culturali tutelati, per la loro speciale natura, direttamente dalla legge i quali, per ciò, non sottostanno alla norma generale che tutela tutti i beni appartenenti ad enti pubblici, fino a quando non sia stata verificata la sussistenza o meno dell’interesse culturale dalla competente Soprintendenza (art. 10 comma 1).

Art. 10 Beni culturali
1. “Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lu-cro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.

4. Sono comprese tra le cose indicate al comma 1 …:
………………………………………………………………
g) le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico;
………………………………………………………………”

La lettera g) dell’articolo 10 comma 4 riguarda le vie e le piazze storiche, quindi anche piazza Cittadella.

Art. 3 Tutela del patrimonio culturale
1. “La tutela consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un’adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione.”

Art. 20 Interventi vietati
1. “I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”.

Art. 29 Conservazione
1. “La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e program-mata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro.

(2)
Art. 21 Interventi soggetti ad autorizzazione
1. “Sono subordinati ad autorizzazione del Ministero:
a) la rimozione o la demolizione, anche con successiva ricostituzione, dei beni culturali;

………………………………………………………………………………………………………………

4. “Fuori dei casi di cui ai commi precedenti, l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni cul-turali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente….”

Italia Nostra piazza Cittadella

LE RAGIONI DELL’ESPOSTO di Italia Nostra: La contrarietà alla trasformazione di piazza Cittadella in parcheggio sotterraneo, e in superficie di capolinea dei bus urbani, è stata manifestata da cittadini, comitati, associazioni fra le quali Italia Nostra (sezione di Piacenza e direttivo regionale) con vari documenti e iniziative pubbliche a partire dal 2013, anno di pubblicazione sul sito comunale del progetto preliminare, perché tali usi sono incompatibili con il decoro, con l’importanza storico-artistica e con le funzioni che svolge questa piazza storica. Il 4 dicembre 2018 circa 150 cittadini, singolarmente o in rappresentanza di comitati e associazioni fra le quali Italia Nostra, segnalarono, con petizione-diffida indirizzata al Comune di Piacenza e a tutti gli Enti aventi compiti di controllo sulla regolarità degli atti pubblici inerenti il territorio, la non ammissibilità dell’intervento di trasformazione di piazza Cittadella in parcheggio sotterraneo per violazione del codice dei beni culturali e per numerose altre irregolarità. A tale petizione fece seguito la delibera dell’ANAC 802/2020 che rilevò nel procedimento dell’appalto numerose criticità e condotte in contrasto con i principi del buon andamento dell’azione amministrativa. Non risulta che rispetto a tali osservazioni siano stati dati chiarimenti e adottati provvedimenti risolutivi. Il 7 maggio 2019 Italia Nostra regionale inoltrò alla Commissione regionale del patrimonio culturale la richiesta di esprimere, in quanto organo competente, il proprio parere negativo al progetto di parcheggio sotterraneo secondo quanto stabilisce la legge, senza ottenere il pronunciamento della Commissione.

Oggi, dopo che nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale ha adottato l’atto finale del procedimento, consegnando l’area d’intervento alla società appaltatrice per consentire l’inizio dei lavori, la sezione di Piacenza di Italia Nostra ha deciso di presentare questo esposto alla Procura di Piacenza come atto estremo per salvare piazza Cittadella. E’ un atto di difesa rispetto alle decisioni dell’Amministrazione Comunale, la quale ha perseguito lo scopo di realizzare a qualunque costo quest’opera e, nella sua determinazione, ha costantemente evitato un rapporto di aperto e trasparente confronto con la cittadinanza e con i suoi rappresentanti, ignorando sia le osservazioni di carattere urbanistico, storico-culturale, ambientale, giuridico ed economico che ne sconsigliano l’attuazione, sia le proposte di restauro e di riuso della piazza e di decentramento dei parcheggi dal centro storico, allo scopo di valorizzarla come spazio pubblico di valore monumentale e di uso sociale, accogliente per tutti i piacentini e attrattiva per i turisti.

Una pratica quanto mai travagliata quella di Piazza Cittadella, con il Comune che il 30 luglio ha consegnato le aree al concessionario Piacenza Parcheggi per la realizzazione del parcheggio interrato: a partire da quella data è iniziato a decorrere il termine di 30 giorni entro cui dovrà essere avviato il cantiere.

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