La serie B torna al Garilli e lo colora di gialloblù, la Juve Stabia batte 1-0 il Mantova fotogallery

Lo stadio Garilli torna a ospitare una gara di serie B: dopo la Feralpisalò, che ha disputato le gare casalinghe della passata stagione a Piacenza, stavolta è il turno della Juve Stabia, che ha preso “in prestito” l’impianto di via Gorra per la gara interna contro il Mantova. Una scelta senz’altro strana, dati gli oltre settecento chilometri che dividono Castellammare di Stabia da Piacenza: il motivo è in alcuni dettagli tecnici che impediscono l’uso dello stadio “Romeo Menti”, che dovrebbe tornare disponibile entro il 14 settembre, quando i gialloblù ospiteranno il Palermo. La decisione definitiva, tuttavia, arriverà solo il 5 settembre, quando si riunirà, proprio al “Menti”, la commissione provinciale pubblici spettacoli. Resta dunque una seppur piccola probabilità che le “Vespe” tornino al Garilli per un’altra gara di campionato.

Juve Stabia - Mantova al

Nella sfida di mercoledì 28 agosto fra le due neopromosse, valida per la terza giornata di serie B, alla Juve Stabia è bastata la rete di Piscopo al 14′ del primo tempo per battere il Mantova e conquistare la vetta momentanea della classifica in coabitazione con la Reggiana a 7 punti. Al “Garilli” sono accorsi 1.480 spettatori, di cui 685 nel settore ospiti. Tutti residenti al Nord Italia i tifosi gialloblù, nessuno è arrivato da Castellammare per via della protesta della Curva Sud, che ha affisso all’esterno dello stadio stabiese uno striscione che recita “Nessuna alternativa, solo il Menti è casa mia” e poi ha diramato un comunicato in cui chiedeva “rispetto per i tifosi” e annunciava l’assenza dallo stadio Garilli. Presenti in tribuna anche il presidente del Piacenza Calcio, Marco Polenghi, e la vecchia gloria biancorossa Daniele Cacia.

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LA GARA – La Juve Stabia ha iniziato la stagione del ritorno in B con la vittoria esterna contro il Bari (1-3) e il pari esterno col Catanzaro (0-0). Percorso simile per il Mantova, che alla prima ha pareggiato 2-2 in casa della Reggiana per poi vincere 3-2 contro il Cosenza fra le mura amiche. Prima dell’inizio del match, tutto lo stadio in piedi per il minuto di silenzio in onore di Sven-Göran Eriksson, allenatore svedese scomparso lo scorso 26 agosto dopo una malattia. Nel primo tempo è la Juve Stabia a fare la partita: dopo 11 minuti la prima conclusione è di Adorante dai trenta metri, ma l’esito non è quello sperato. Al 14′ le Vespe passano in vantaggio con Piscopo, che insacca da centro area su assist di Mosti dalla destra. Ancora Juve Stabia al 18′ con Buglio che prova a piazzarla di mancino sul secondo palo, ma la palla finisce a lato di poco. Un altro squillo dei gialloblù arriva al 34′ con un colpo di testa di Ruggero su calcio d’angolo e la risposta attenta di Festa. Il Mantova si fa vedere in zona d’attacco al 36′ con una buona conclusione di Maggioni che viene deviata in angolo. Prima dell’intervallo c’è spazio per un tiro di Debenedetti, controllato senza troppi problemi da Thiam.

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La ripresa si apre con un’azione personale di Floriani Mussolini, il suo tiro è respinto in angolo da Festa. Da questo momento in poi è il Mantova a fare la partita. I biancorossi hanno una grande occasione al 7′ con un diagonale di Mancuso mandato in angolo in spaccata da Thiam. Possanzini ne cambia tre in un colpo solo: fuori Mancuso, Fiori e Solini e dentro Mensah, Ruocco e Bani. Pagliuca cambia la punta: fuori Adorante, dentro Candellone. Dopo pochi minuti un piccolo infortunio di Ruggero costringe il mister di casa a utilizzare già il secondo dei tre slot a disposizione, in campo Andreoni. Al 14′ grandi proteste da parte della panchina del Mantova: l’arbitro Perri fischia un fallo al limite dell’area gialloblù ignorando il vantaggio, quando Debenedetti è solo davanti a Thiam. La punizione di Bragantini oltrepassa la barriera ma si spegne a lato di poco. Sette minuti più tardi è Burrai, servito da Mensah, a provarci col piazzato che si perde alto. Possanzini si gioca le ultime due carte: fuori Bragantini e Debenedetti, dentro Galuppini e Aramu. A un quarto d’ora dalla fine anche Pagliuca esaurisce i cambi, mandando dentro Di Marco, Baldi e Artistico al posto di Leone, Floriani Mussolini e Mosti. Negli ultimi dieci minuti sprint finale dei biancorossi a caccia del goal del pari: all’82’ un tiro dalla distanza di Bani è deviato e si perde in corner. Al minuto 87 altra azione degli ospiti sull’ala sinistra con Mensah, il suo cross è respinto in angolo dalla difesa. Due minuti più tardi ed è Maggioni a provarci da centro area su cross di Ruocco, palla fuori senza deviazioni. Nel recupero – otto minuti concessi da Perri – il Mantova attacca a pieno organico: Maggioni gioca da attaccante aggiunto, stacca di testa da centro area ma la conclusione è imprecisa. Triplice fischio, la Juve Stabia vince 1-0 sul Mantova.

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Andrea Langella

POST GARA – “Sono felice e orgoglioso per i ragazzi – le parole del presidente gialloblù Andrea Langella nel postpartita – che stasera hanno messo in campo tutta la loro professionalità e il loro agonismo. Chiaramente non dobbiamo illuderci, siamo un piccolo club neopromosso e quindi dobbiamo stare sempre con la testa bassa e avere tanta umiltà e pazienza. È un campionato difficile. Sono felice soprattutto per i tifosi stabiesi, arrivati in tanti qua da tutte le aree qui limitrofe e più lontane. Mi dispiace che la curva non è stata presente, purtroppo abbiamo questa problematica dello stadio e con tanto disagio siamo venuti qua stasera a portare avanti questo grande lavoro. Ringrazio la città, l’amministrazione comunale e tutte le autorità di Piacenza che ci ha accolti, anche se spero che questa sia la prima e l’ultima in questo stadio. Anche il Mantova ha fatto una partita importante”.

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Guido Pagliuca

L’allenatore gialloblù Guido Pagliuca commenta l’attuale posizione di classifica della Juve Stabia, per la prima volta al primo posto in B. “Dobbiamo lavorare giorno per giorno per migliorare – le sue parole -, sono convinto di avere un gruppo eccezionale che anche oggi ha dato il massimo. Per settanta minuti i ragazzi hanno fatto una partita impressionante, cercando di giocare quando possibile e senza concedere tiri in porta. Poi abbiamo sbagliato una situazione, lasciando loro la possibilità di generare l’uomo libero. Ci siamo abbassati un po’ e ci siamo difesi con ordine, seppur concedendo qualche calcio d’angolo di troppo. Penso che quello che abbiamo fatto oggi è importante. Siamo arrivati alle 5 di mattina (a Castellammare, ndr) lunedì dopo la partita di Catanzaro, ci siamo allenati col torpore addosso nel tardo pomeriggio e al mattino successivo siamo arrivati a Reggio Emilia e abbiamo preso il pullman. Ci siamo allenati a tarda sera dopo un viaggio di sette ore. Stamattina una piccola rifinitura. Questi ragazzi sono splendidi, così come i nostri tifosi che ringrazio, sono stati l’arma in più. Per gli ultimi venti minuti, in cui abbiamo fatto più fatica, sono stati importanti”.

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Davide Possanzini

“La partita di oggi era di semplice lettura – commenta l’allenatore del Mantova Davide Possanzini – avevamo superiorità numerica dietro. Quando sono venuti uomo a uomo avremmo potuto gestire meglio palla, e invece ci siamo intestarditi a giocare meno. Siamo stati bravi come lo siamo altre volte, le due squadre non si sono fatte male, tra virgolette, hanno fatto goal su una lettura sbagliata da parte nostra ma poi non ricordo azioni particolari da una parte e dall’altra. Quando si va in svantaggio in queste partite poi si fa fatica, il gioco è spezzettato. Ci lascia l’amaro in bocca, era una partita che si poteva vincere e l’abbiamo persa, secondo me, più per demeriti nostri che per meriti degli avversari. Quello che voglio dai miei giocatori è che giochino a calcio, i ragazzi sono venuti fuori e avremmo potuto pareggiare benissimo. Accettiamo la sconfitta. Non dico che sia salutare, ma ci fa capire tante cose, che non possiamo regalare e gli avversari per batterci devono dimostrare di essere superiori. Io questo stasera non l’ho visto”. Il centrale Stefano Cella ha ammesso: “Siamo stati un po’ timidi nel primo tempo, potevamo fare meglio. Nel secondo tempo ci siamo ripresi ma non è arrivato il goal. Da questa partita usciamo comunque consapevoli che possiamo far bene”.

Juve Stabia - Mantova al
Stefano Cella

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Kevin Piscopo, autore del goal che ha deciso la gara

IL TABELLINO

JUVE STABIA (3-4-2-1): Thiam; Folino, Ruggero (60’ Andreoni), Bellich; Mussolini (75’ Baldi), Buglio, Leone (75’ Di Marco), Rocchetti; Piscopo, Mosti (76’ Artistico); Adorante (56’ Candellone). A disposizione: Matosevic, Zuccon, Meli, Tonin, Gerbo, Maistro, Piovanelli. All. Pagliuca.

MANTOVA (4-2-3-1): Festa; Maggioni, Redolfi, Cella, Solini (55’ Bani); Muroni, Burrai; Bragantini (71’ Galuppini), Mancuso (55’ Mensah), Fiori (55’ Ruocco); Debenedetti (71’ Aramu). A disposizione: Sonzogni, Wieser, Radaelli, Fedel, Trimboli, Artioli, De Maio. All. Possanzini.

ARBITRO: Perri (Roma 1). Assistenti: Pagliardini (Arezzo), Catallo (Frosinone). IV: Catanzaro (Catanzaro). VAR: Meraviglia (Genova). AVAR: Paganessi (Bologna).

RETI: 14’ Piscopo (J).
AMMONITI: Folino, Bellich, Thiam, Ruggero, Baldi (J); Redolfi (M).
ESPULSI: nessuno.
RECUPERO: 2′, 8′.
SPETTATORI: 1.480 (685 settore ospiti). Incasso: 22.000 euro.

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