L’impresa dei giovani vogatori del Po, da Piacenza l’arrivo in laguna nonostante il temporale fotogallery

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Sono rientrati a Piacenza i cinque giovanissimi vogatori del Po, i canottieri della Vittorino da Feltre Dario Guerra, Leonardo Ghioni, Marco Tinelli, Matteo Sardi e Lorenzo Mona, di età comprese tra i 15 e i 17 anni, che hanno deciso di ripetere l’impresa compiuta 40 anni fa dai nonni e parenti: raggiungere remando lungo il Po il mare e la laguna di Venezia.

La loro regata, iniziata domenica scorsa dal pontile della Vitto, si è conclusa alle 21 circa di mercoledì 7 agosto alla società canottieri Mestre, dove hanno attraccato e sono stati accolti e rifocillati, dopo una giornata assai avventurosa e condizionata dal maltempo, con forte vento e anche pioggia che li ha costretti a fermarsi in laguna. “Sicuramente è andato tutto come previsto – raccontano – e siamo riusciti a coprire tutte e quattro le tappe secondo la pianificazione che ci siamo dati. Siamo stanchi, ma molto soddisfatti di aver completato l’impresa, ne è valsa la pena, abbiamo visto posto splendidi e Venezia è bellissima ammirata dalla barca, e poi ci siamo anche divertiti”. I ragazzi piacentini hanno iniziato a remare domenica mattina imbarcandosi dal pontile della società canottieri Vittorino da Feltre, e hanno aggiornato con storie e immagini sui social giorno per giorno lo stato della loro regata. Sono stati seguiti da alcuni accompagnatori nelle diverse tappe programmate lungo l’asta del grande fiume.

“Il primo giorno è stato il più lungo – rammentano – con 110 km di percorso in acqua. E’ stato abbastanza faticoso anche per il caldo e il sole, ma ci siamo dati dei turni cambiando ogni ora il timoniere, concedendo a tutti così un po’ di pausa dalla remata e in serata siamo arrivati a Guastalla. La seconda tappa è stata un po’ più breve, da 80 km, con sensazioni molto positive, il Po e le sue correnti non ci hanno procurato problemi, così come non abbiamo trovato tratti di secca. Siamo così approdati a Sermide. Il terzo giorno siamo ripartiti verso la foce in provincia di Rovigo e abbiamo vogato per altri 80 km fino a Bottrighe, con qualche dolore alla schiena e alle gambe anche per la postura un po’ rigida da tenere in barca”.

L'impresa dei vogatori del Po arrivati al mare

Ma è stato l’ultimo giorno quello più movimentato. “Nella quarta tappa – spiegano – abbiamo affrontato l’ultimo tratto di fiume Po con una decina di km da coprire, fino alla prima conca, a cui ne sono seguite altre tre per accedere alla laguna. Qui sono cambiate le condizioni di remata: nell’acqua salata abbiamo fatto i conti con un certo incremento delle onde. Governare la barca è diventato un po’ più complesso nella prima parte di giornata abbiamo anche imbarcato un po’ di acqua. Abbiamo fatto una prima sosta a Chioggia e poi siamo ripartiti in laguna lungo la costa verso Pellestrina, ma quando abbiamo iniziato a vedere il profilo di Venezia il tempo è cambiato bruscamente e ci siamo imbattuti nel temporale. Anche se mancavano soltanto 10 km alla meta ci siamo un po’ preoccupati per le condizioni meteo, sono arrivati il vento e anche le onde, così abbiamo anche aumentato il ritmo di remata compiendo una bella tirata fino all’isola di Giudecca”.

“Qui siamo stati fortunati perchè quando ci siamo trovati nel bel mezzo del temporale, – prosegue il racconto – al pontile della canottieri Giudecca ci hanno offerto un riparo. Non c’è stato neanche il tempo di portare dentro la barca che è iniziata la bufera, per un pelo abbiamo attraccato e abbiamo lasciato passare il peggio. Non appena possibile, abbiamo ripreso a remare verso Mestre, in un primo tempo avevamo l’idea di attraversare il canal Grande, ma le onde dei traghetti e delle altre imbarcazioni in transito ci hanno ostacolato e quindi abbiamo desistito. Siamo dovuti tornare indietro e abbiamo fatto un altro giro più ampio per raggiungere Mestre, in una parte di laguna piuttosto aperta. Anche qui abbiamo cominciato a imbarcare acqua, ci siamo fermati per svuotare lo scafo, siamo dovuti passare sotto agli archi del ponte ferroviario, con una complicazione inaspettata, il vento e il temporale ci hanno seguito fino a Mestre. Fortunatamente alle 21 circa siamo riusciti ad attraccare e a portare a compimento la nostra regata secondo i piani”.

Bilancio positivo dunque, per un’avventura che i giovani vogatori non dimenticheranno: “Abbiamo conosciuto un Po in alcuni tratti molto diverso dal paesaggio a cui siamo abituati, assai più ampio. Ci è piaciuto passare in rassegna i pontili di tutte le società di canottaggio, bellissimo anche l’ingresso della laguna e affascinante Venezia vista dal largo”.

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