Peste suina, Tagliaferri (FdI) “Regione non ha fatto nulla, ora filiera salumi piacentini a rischio”

“La filiera delle produzioni salumiere DOP del piacentino è seriamente a rischio e desta rabbia la totale nullafacenza di una giunta che conta solo i giorni che la separa dalle prossime elezioni regionali”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri dopo il primo caso di peste suina africana in un allevamento suinicolo a Ponte dell’Olio.

“Mentre alcuni giornali regionali – continua Tagliaferri – puntavano ad un sensazionalismo fine a se stesso, non ci si è soffermati sufficientemente sul dramma economico per l’abbattimento di migliaia di esemplari come previsto dalla normativa vigente. Uno scenario che desta preoccupazione e che mette seriamente a rischio la filiera piacentina nella produzione dei tre salumi DOP (coppa, salame e pancetta) per cui la nostra provincia è giustamente famosa”.

Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia c’è poi un ulteriore fattore che desta enorme preoccupazione: la totale inazione della Regione Emilia-Romagna sul tema. “Magari si trattasse solamente della mancanza di una qualunque strategia da parte della Regione, qui oltre al danno c’è la beffa. Sono anni che l’esecutivo regionale non fa nulla contro la proliferazione dei cinghiali – il mezzo principale con cui si sposta il virus – e chiunque abbia sollevato il problema nel corso degli anni è stato trattato come un pazzo sanguinario o un cacciatore di frodo. Ora i cinghiali si sono appropriati di zone mai popolate prima e la contiguità con gli allevamenti è ormai un rischio costante. E’ ora che la giunta regionale la smetta con le parole prive di significato e si adoperi concretamente per dare una senso reale alle zone di tutela”.

“Qui si parla del futuro di numerosi allevamenti, del mantenimento di un comparto produttivo che nella sola provincia piacentina genera un controvalore da oltre 50 milioni di euro e garantisce lavoro a molte persone. Vista l’incompetenza mostrata da chi governa da sempre la Regione e con il campo larghissimo auspicato dal PD per le prossime elezioni per contrastare lo schieramento di centrodestra, temo che vi sarà un atteggiamento ancora più lassista verso gli animalisti estremisti e questo potrebbe significare la fine del settore suinicolo per tutti i nostri territori. Spero quindi – conclude – che il governo nazionale voglia esautorare quanto prima questo gruppo di dilettanti allo sbaraglio e voglia conferire i poteri straordinari al commissario nazionale per combattere concretamente la PSA”.

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