Peste suina, Ue: “Misure da migliorare, urgente estendere controllo a Emilia e Toscana”

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“Si teme che la Psa si diffonda ulteriormente a est (a est dell’autostrada A15) e a sud verso la Toscana, se non l’ha già fatto. Pertanto, è urgente un piano esteso di controllo ed eradicazione della Psa (Piano B) che tenga conto dell’Emilia-Romagna e della Toscana”. Così gli esperti dell’Eu Veterinary Emergency Team della Commissione Ue che, in un report elaborato dopo una missione in Lombardia ed Emilia-Romagna, evidenziano che “la strategia di controllo” della malattia “nel Nord Italia dev’essere migliorata”. Come riporta l’Ansa, nel resoconto della loro missione – nel corso della quale hanno visitato anche la provincia di Piacenza – i tre funzionari Ue – il team leader tedesco Klaus Depner, il lituano Marius Masiulis e il ceco Petr Satran – mettono in luce diverse criticità: dal debole coordinamento tra le regioni alle “risorse limitate” per la sorveglianza, passando per “il supporto finanziario insufficiente e i problemi tecnici” che accompagnano la costruzione di recinzioni.

“Ogni regione-provincia attua le proprie misure con un coordinamento minimo con i propri vicini”, sottolinea l’Eu Veterinary Emergency Team, sollecitando a un piano “coordinato e armonizzato” nell’area settentrionale, che tenga conto della “complessiva situazione epidemiologica, indipendentemente dai confini amministrativi”.”La caccia è solo uno strumento e non la soluzione” del problema, osservano gli esperti, spiegando che sorveglianza dovrebbe essere “prioritaria” ma sconta invece gli effetti di “risorse limitate”. Le misure di recinzione “possono essere uno strumento efficace per limitare gli spostamenti dei cinghiali”, tuttavia la loro costruzione risulta ritardata da “supporto finanziario insufficiente e sfide tecniche”. “Sono necessarie – sottolinea il gruppo di lavoro – molte più risorse finanziarie e umane per implementare tempestivamente le recinzioni come misura efficace”.

“La strategia per combattere la Peste suina è attiva nel Paese” – dichiara – come riferisce sempre l’Ansa – il designato commissario straordinario per la Peste Suina Africana, Giovanni Filippini, sottolineando che “la nuova struttura commissariale ha immediatamente dato continuità alle azioni sanitarie di controllo e gestione dell’emergenza. Allo stesso tempo è stata elaborata, anche alla luce delle raccomandazioni formulate in esito alla missione degli esperti della Commissione europea, una rimodulazione della strategia già condivisa con i Ministeri competenti e pronta ad essere trasmessa a Bruxelles”.

Nel piacentino, lo ricordiamo, è stata accertata la presenza della peste suina africana in un allevamento in provincia, nella zona di Pontedellolio, con l’abbattimento di tutti i capi; il nostro territorio sarà classificato come zona di restrizione di livello 3. Nei giorni scorsi in Provincia si è tenuta una riunione della cabina di regia per fare il punto sull’emergenza: la presidente Monica Patelli ha annunciato che verrà indirizzata una lettera al Ministero della Salute e dell’Agricoltura che si farà portavoce “quello che sta vivendo il nostro territorio”.

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