Appennino Festival, tris di appuntamenti nel week end

Si avvia alla conclusione l’edizione 2024 di Appennino Festival e lo fa con una tappa nel Parmense e l’ultima nel Piacentino. Al Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro (Parma), che è un partner storico della rassegna, è in programma un omaggio a uno degli strumenti simbolo del Sud e della Calabria, ossia la chitarra battente: sabato 21 settembre, alle 17 va in scena il progetto Lo.De Project con i solisti Francesco Loccisano e Marcello De Carolis che propongono “Suoni di Calabria”. Oltre al concerto, i presenti potranno visitare le straordinarie collezioni raccolte negli anni da Ettore Guatelli.

Domenica 22 invece la rassegna cultural-musicale, organizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali, della Banca di Piacenza e di diversi sponsor privati, oltre che con la collaborazione dei comuni del territorio coinvolti, si sposta nel Piacentino, in due luoghi dotati di assoluto fascino, oltre che di un pizzico di magia. Alle 17 nel salone del Castello di Calendasco sono in programma le “Note di terra”: i canti della tradizione popolare della Murgia pugliese incontrano gli strumenti e le pratiche della musica barocca europea. Protagonisti saranno Maria Moramarco, straordinaria cantatrice e percussionista della Murgia pugliese in dialogo con Marco Ambrosini, tra i maggiori strumentisti europei che si dedicano alla nyckelharpa; ad accompagnarli Eva Maria Rusche alle tastiere e Angela Ambrosini alla nyckelharpa.

“Una festa a lungo attesa” è invece il titolo dell’evento in programma domenica 22 alle 21.30 all’Azienda Agricola Lungacque – I Melograni di Caratta dove si riuniranno tanti musicisti e amici del festival per la festa da ballo serale a conclusione dell’edizione 2024 dell’Appennino Festival con danze tratte dai repertori popolari italiani ed europee (per info 3295717171).