Cucchetti, Quintavalla, Albasi, Zilli: ecco i candidati Pd alle regionali “Il ritiro di Gazzolo ha facilitato l’iter”

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“Gli schieramenti formatisi due anni fa sono saltati e si sono create nuove formazioni, per certi aspetti originali”. Si riferisce al congresso provinciale di due anni fa il segretario provinciale del Pd, Carlo Berra, nel presentare i quattro candidati al consiglio regionale alle elezioni del 17 e 18 novembre. “Si doveva eleggere un segretario nuovo – ha ricordato Berra ai microfoni dei cronisti, a margine della conferenza stampa – e si sono formati due schieramenti intorno ai due competitori, il sottoscritto e Paola Gazzolo”. Oggi, afferma il segretario, “c’è stato un rimescolio di carte”. I candidati proposti dal Pd piacentino sono due ex sindaci, Lodovico Albasi e Luca Quintavalla, una giovane studentessa, Virginia Zilli, e una “new entry” del partito, l’avvocata Michela Cucchetti. A facilitare la scelta della rosa – lo ha ammesso Carlo Berra – il ritiro di Paola Gazzolo. “È stato un atto molto generoso – ha commentato il segretario – e, per certi aspetti, ha favorito la conclusione di questo iter. Credo sia stato un atto giusto, che ha fatto bene a tutti e anche a lei: in futuro ci saranno occasioni in cui lei potrà cimentarsi e concorrere”. Berra vedrebbe Gazzolo nella eventuale competizione per la presidenza della Provincia. “Immagino che la prossima scadenza, entro due anni, sarà l’elezione diretta del presidente della Provincia. In quel particolare evento lei (Gazzolo, ndr) potrebbe anche competere”.

I CANDIDATI

Il segretario dem ha presentato i candidati prima di cedere loro la parola. “Michela Cucchetti, 48 anni, è un’avvocata che si occupa del tema sociale. Virginia Zilli, 23 anni, è una studentessa, è presidente di Sinistra Universitaria all’Alma Mater Studiorum di Bologna. Lodovico Albasi, 61 anni, è stato sindaco di Travo per tre mandati (2009-2024), una persona nota e stimata non solo in Valtrebbia. Luca Quintavalla, 51 anni, è stato sindaco di Castelvetro Piacentino per due mandati. Ha avuto modo di mostrare come il suo Comune sia fortemente rilanciato, dopo una fase lunga di gestione a guida centrodestra”, le parole di Berra. “Esprimo la mia personale soddisfazione – il commento del segretario provinciale dem – per l’esito della consultazione interna. Questi candidati hanno ricevuto un giudizio fortemente favorevole e concorreranno alle elezioni regionali, che in Emilia-Romagna saranno il 17 e il 18 novembre. Sono stati votati per acclamazione, senza alcun problema interno. Certo, come in tutte le consultazioni, qualche travaglio c’è stato, ma alla fine la partita si è chiusa positivamente. C’è un’aria di forte rinnovamento a livello regionale: l’eredità lasciata da Bonaccini è riconosciuta positivamente, ma non dobbiamo mai accontentarci. È stato proposto un candidato molto giovane (Michele De Pascale, ndr), che verrà di nuovo a Piacenza nelle prossime settimane. Dobbiamo investire sulle nuove generazioni o su nuove figure che finora non hanno avuto modo di affermarsi a livelli superiori rispetto alle cariche ricoperte. Sono sicuro che i nostri candidati potranno fare una buona figura”.

Virginia Zilli
Virginia Zilli

“Sono la meno esperta di questa rosa di candidati – la presentazione di Virginia Zilli, collegata da remoto – ho tanta voglia di fare, di mettermi in gioco e misurarmi con questa esperienza. Sono stata già candidata alle elezioni comunali a Fiorenzuola e sono attiva in Sinistra Universitaria, la politica è sempre stata la mia passione più grande: da piccola accompagnavo i miei genitori ai comizi e rimanevo affascinata, da ragazzina, per un compleanno, mi sono fatta regalare un ingresso in Parlamento. Ho a cuore la condizione dei giovani e delle giovani donne, so che non è l’unico argomento di primaria importanza in questo momento ma voglio lavorare e combattere per il nostro futuro, per il diritto allo studio e alla casa e per un futuro meno precario. Contemporaneamente, conosco i problemi ambientali che stiamo attraversando: a Fiorenzuola, col circolo del Pd e altre realtà, abbiamo avviato un percorso di opposizione agli impianti di logistica che stanno invadendo il nostro territorio. È importante ascoltare le industrie del territorio e trovare sinergie con loro. Si può dire no al lavoro povero e sfruttato, ricordando i valori della Resistenza che, oggi più che mai, devono guidare le nostre scelte. Sono convinta che, senza conoscere il valore della storia, non si possono prendere decisioni per il futuro”.

Michela Cucchetti
Michela Cucchetti

“Anch’io non ho esperienza politica – si presenta Michela Cucchetti – da poco mi sono avvicinata con l’esperienza di Piacenza Coraggiosa alle elezioni comunali di Piacenza, a sostegno di Katia Tarasconi. Ho deciso di scendere in campo per il mio percorso, sono sempre stata vicina al terzo settore e al volontariato, agli ultimi e ai disperati, toccando con mano le difficoltà, che nel tempo sono aumentate. Ho provato a risolverle col mio lavoro, ma è difficile, soprattutto senza un supporto, che poi ho trovato nel partito. Spero, con l’aiuto dei miei compagni, di fare del mio meglio. Mi definiscono una ‘figura identitaria’ e capisco sia un argomento molto scomodo, ma occuparsi di diritto dell’immigrazione non è occuparsi solo dei migranti, bensì del diritto di tutta la società. Vengono alla luce problematiche di tutti, non solo degli immigrati. C’è troppa falsa narrazione dietro al fenomeno migratorio, e credo sia arrivato il momento di parlarne seriamente e raccontare la verità. Poi c’è il problema della casa e del lavoro. mi sto occupando di diversi casi legati allo sfruttamento lavorativo e al caporalato, temi di cui a volte non si parla perché scomodi. Sembrerebbero argomenti banali, ma non lo sono: conosco persone che, nonostante un contratto a tempo indeterminato, non riescono a prendere una casa in affitto. Quelli alla casa e alla salute sono diritti da tutelare e da portare avanti, con l’aiuto delle persone e dei miei compagni di viaggio”.

Luca Quintavalla
Luca Quintavalla

“Ringrazio il Pd per avermi permesso di vivere questa nuova avventura – le parole di Luca Quintavalla – così come ringrazio tutti i circoli e gli amministratori che mi hanno indicato come persona idonea a questa candidatura. Ho accettato di candidarmi proprio perché questa volontà nasce dal basso, sento che c’è un sostegno importante a livello territoriale in tutte le aree della provincia che ho avuto modo di conoscere perché, oltre ad essere stato sindaco, sono stato per otto anni consigliere provinciale col presidente Rolleri, con deleghe piuttosto impegnative come la pianificazione territoriale, lo sviluppo economico, i trasporti e l’ambiente, e ho avuto modo di conoscere il territorio, le sue articolazioni e le sue problematiche. Un altro aspetto che mi ha portato ad accettare la candidatura è la figura di Michele De Pascale, una figura di presidente che incarna la mia visione di fare politica: una persona pragmatica, capace, ma sa anche coniugare questo pragmatismo a una visione politica radicata nei valori e in un filone politico di centrosinistra molto aperto al civismo. E quindi credo che incarni al meglio il cuore pulsante dell’Emilia-Romagna, la regione in cui fortunatamente viviamo. Ho detto anche a De Pascale, quando è venuto a Piacenza, che Bonaccini ha fatto un lavoro straordinario ma dobbiamo avere la capacità di essere umili. Il centrodestra è molto forte nella nostra provincia, e quindi dobbiamo avere un approccio di ascolto dei territori, soprattutto sulle problematiche più concrete che interessano ai cittadini come la sanità, i trasporti, l’ambiente e così via. Come primo approccio, dunque, umiltà e ascolto. Ma anche la capacità di essere propositivi: deve finire questa storia che Piacenza è la cenerentola dimenticata da Bologna, non è vero. Se Piacenza è unita e porta dei progetti validi, la Regione li sostiene: pensiamo all’ospedale e a tante altre situazioni come le filiere produttive. Secondo me dobbiamo lavorare con questi due approcci: l’umiltà e l’ascolto ma anche la capacità di fare proposte condivise che la Regione dovrà sostenere. Partendo dai nostri punti di forza, come quella di essere un territorio cerniera fra diverse regioni, ma anche le nostre eccellenze agroalimentari e della meccanica avanzata che si interfacciano con le nostre università, la Cattolica e il Politecnico. Così come opportunità sono legate al settore del turismo, dove il territorio sta dimostrando grandi capacità”.

Lodovico Albasi
Lodovico Albasi

“Vengo da una lunga esperienza da sindaco di Travo – la presentazione di Lodovico Albasi – più quella da presidente dell’Unione montana e da consigliere provinciale (con deleghe a viabilità, trasporto pubblico locale e mobilità, rapporti con Anas per SS 45, ndr). Sono orgoglioso di essere stato indicato dal partito fra i candidati e di avere l’opportunità di portare in Regione i problemi della nostra montagna, molto bella ma anche molto fragile. Spesso Piacenza non lavora assieme, prendiamo spunto dalla Romagna che fa squadra. Deve essere un monito per tutti, specie per noi candidati, far sì che il turismo non sia solo in estate ma un turismo ‘lento’ in tutti i mesi dell’anno. Sono emozionato per questa candidatura, sento la responsabilità di rappresentare sia il Partito democratico sia Piacenza in Emilia-Romagna. Ci crediamo davvero, siamo una squadra coesa con l’obiettivo di fare meglio per quanto riguarda sanità, trasporti, turismo, territorio. Non è più tempo di fare progettini Comune per Comune, ma di fare progetti più grandi per il futuro della nostra provincia”.

LE “CORRENTI” – Alle domande sull’appartenenza a una o a un’altra “corrente”, Quintavalla ha chiarito che “è stata fatta una consultazione che rappresenta tutta la provincia”. “I nominativi – ha specificato – sono usciti in modo spontaneo, non spinti da questo e da quello. Sono sereno nel dirlo perché sono iscritto al Pd fin dalla sua nascita, un partito che al suo interno ha sensibilità diverse che poi trovano una sintesi nelle politiche che stiamo portando avanti. Ho avuto l’opportunità di girare i territori in questi anni, come responsabile degli enti locali del Pd, e di vedere amministrazioni che interpretano bene questa articolazione del partito”. Albasi ha risposto: “Sono amico di Paola De Micheli da quando avevo 29 anni e lei 19, c’è un rapporto che va al di là della politica. Quando mi sono insediato come sindaco a Travo, il Comune rischiava il commissariamento. La Corte dei Conti mi chiamò per chiedermi se fossi a conoscenza della quantità di debiti che aveva il mio Comune. Paola De Micheli mi ha sempre sostenuto, venne lei stessa a fare il bilancio in Comune, dopo che avevo chiesto ai miei consiglieri se fosse il caso di dimettermi, con un debito così importante sulle spalle. Ripeto, con lei è un rapporto che va al di là dell’amicizia, ma ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti. Abbiamo sensibilità diverse, come è legittimo, ma il segreto è uscire con una sola idea e portarla avanti”.

Carlo Berra
Carlo Berra, segretario provinciale Pd

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