Festival del Pensare Contemporaneo, il programma di sabato 21 settembre

IL PROGRAMMA DI SABATO 21 SETTEMBRE

ore 10.00
Portici di Palazzo Gotico
QUALE SARÀ IL FUTURO DEL NOSTRO PIANETA?

Avrai tutte le carte in mano per scoprirlo. 22 carte, 22 scenari possibili: da una parte un mondo inquinato e minacciato da catastrofi naturali, dall’altra soluzioni sostenibili per dare forma a un domani migliore. Perché a seconda delle scelte che facciamo ogni giorno è possibile immaginare quello che accadrà al Pianeta. Vieni a leggere il futuro sabato 21 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sotto i portici di Palazzo Gotico (affaccio su Piazzetta Plebiscito). Un’attivazione coinvolgente e immersiva per sensibilizzare sui temi della sostenibilità: “I Tarocchi del Futuro”, ci invitano a riflettere su come i nostri comportamenti e stili di vita possano avere un reale impatto sul cambiamento climatico. Facendo leva sul potere della comunicazione visiva reinterpretiamo i 22 tarocchi maggiori plasmando due direzioni possibili: tecnologie, comportamenti positivi e scenari sostenibili che possono salvaguardare il nostro domani sono raffigurate nella metà delle carte, mentre l’altra parte del mazzo dipinge un futuro distopico negativo, che potrebbe accadere se continueremo ad agire in modo irresponsabile. La scelta dipende solo da noi.

ore 10.30
Teatro Gioia
COSA RESTERÀ DI UMANO IN UN MONDO ARTIFICIALE?
dialogo tra Luca BOLOGNINI e Teresa NUMERICO
conduce Sabina MINARDI

Settimana dopo settimana, in sempre più ambiti, l’IA sembra diventare più brava di noi umani. Ci stupisce, ci sorprende, ci incoraggia, ci spaventa. Ma in cosa l’intelligenza umana è e resterà diversa da quella artificiale? Resteremo sempre “un passo avanti” o è solo questione di tempo e ad un certo punto la differenza non sarà più percettibile, e quindi rilevante? Cosa fa (ancora) la differenza tra umano e artificiale, filosoficamente e di conseguenza giuridicamente? Quella dell’IA è solo l’ultima “grande bolla” – finanziaria e comunicativa – o ad essere in gioco sono davvero la fine della responsabilità individuale, lo stravolgimento dell’organizzazione sociale, per non parlare della maniera in cui ci consideriamo, di come viviamo i nostri sentimenti, delle cose a cui diamo valore, di cosa attira la nostra curiosità e attenzione, di cosa determina il nostro interesse e – in definitiva, di cosa ci fa sentire ancora utili, unici, vivi.

ore 10.30
Palazzo Rota Pisaroni
DISORDINE SPARSO
I demoni della geopolitica contemporanea
dialogo tra Manlio GRAZIANO e Mattia FERRARESI
conduce Chiara Piotto

Partendo dall’ultimo libro di Manlio Graziano, “Disordine Mondiale”, verranno analizzate le dinamiche che stanno ridefinendo il panorama geopolitico internazionale, attraverso temi come il declino delle potenze tradizionali e l’ascesa dei nuovi grandi attori globali. Verrà offerta una panoramica sulle cause profonde del caos contemporaneo e sull’impossibilità di un ordine mondiale, analizzando come l’ansia sociale e le tensioni identitarie influenzano profondamente le scelte politiche su scala globale.

ore 10.30
Piazza Cavalli
EROTICA DEI SENTIMENTI
Per una nuova educazione sentimentale
dialogo tra Lella COSTA e Maura GANCITANO

L’educazione sentimentale è entrata nel dibattito pubblico come possibile soluzione alla violenza di genere, ma viene spesso confusa con le buone maniere, il bon ton, il galateo, vale a dire con un insieme di regole e codici considerati socialmente appropriati, a cui bisogna adeguarsi con ubbidienza. Per questa ragione, spesso riceve critiche e rifiuti. In effetti, l’espressione “educazione sentimentale” di per sé non indica un contenuto preciso, ma apre una serie di domande su ciò che riteniamo giusto, etico, rispettoso, sulle idee che abbiamo rispetto alle relazioni, ai conflitti e al modo per risolverli. In questo incontro, Maura Gancitano e Lella Costa rifletteranno intorno a questa idea e alla necessità di un dibattito che sia davvero utile e fruttuoso, in grado di aumentare la consapevolezza collettiva su pulsioni, emozioni e sentimenti e sul rispetto di sé e degli altri.

ore 10.30
Sala dei Teatini
TRA FALSI MITI E REALTÀ
Innovazioni in agricoltura nel XXI secolo
dialogo tra Katharina UNGER, Marco TREVISAN e Stefano MASINI
conduce Tommaso Tetro

Le tecnologie emergenti promettono di rivoluzionare ogni ambito produttivo e lavorativo. L’agricoltura non fa certo eccezione, ed è anzi un campo in cui l’impatto dell’innovazione (anche) tecnologica potrebbe essere più significativa. Riconoscere le vere trasformazioni in atto e le rivoluzioni che potrebbero arrivare presto, e distinguerle dai falsi miti, è indispensabile per capire quanto stiamo rendendo il pianeta un luogo sostenibile, che tenga conto di nuovi equilibri ecologici e sociali e sia attento all’alimentazione necessaria per una popolazione globale in continua crescita.

ore 10.30
XNL Piacenza
ESISTONO I GIOVANI EUROPEI?
Attivismo, volontariato e il futuro di un continente
dialogo tra Federica VINCI, Giorgio BRIZIO e Wietse VAN DER WERF
introduzione di Cecilia PELLIZZARI e Federico BARCA
conduce Edoardo Bucci

In ogni fase storica che richiede di cambiare registro, i giovani sono chiamati a un ruolo creativo e di rottura. Hanno oggi in Italia e in Europa, la scala, la sensibilità, la fiducia per farlo? Che fiducia hanno nella capacità delle istituzioni di ascoltarli? Con quali azioni manifestano il proprio impegno? Che aspettative, paure, speranze ripongono nelle istituzioni comuni, nella democrazia sovranazionale e nella loro stessa capacità di essere agenti del cambiamento? L’Europa rappresenta ancora per loro una promessa di progresso collettivo ed emancipazione personale? – L’incontro parte dalla presentazione e dall’analisi di dati quantitativi e qualitativi raccolti in tutta Italia da Scomodo e dal Forum Disuguaglianze Diversità, e prosegue con riflessioni e testimonianze su perché e come attivarsi, con esempi di azioni che stanno avendo impatto a livello territoriale e/o su scala molto più grande.

ore 10.30
Piazzetta Plebiscito
INGEGNI CREATIVI
Scienza, arte e tecnologia in piazza

In occasione del Festival del Pensiero Contemporaneo, Fondazione Golinelli di Bologna propone una giornata di attività interattive con postazioni scientifiche e tecnologiche per coinvolgere il pubblico di tutte le età, bambine/i, adolescenti e persone adulte. Le/i partecipanti sperimenteranno infatti attività ludiche, interattive e immersive su diversi aspetti del mondo dell’arte, della scienza, e dell’innovazione tecnologica.

ore 11.30
Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano
LA SCUOLA ALLE PRESE CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Come crescere oggi tra apprendimento ed emozioni
dialogo tra Adriano FABRIS (in videoconferenza), Daniele BRUZZONE e Giulia LORENZONI
conduce Marzia Foletti

Apprendere e crescere in un’era dominata dalla tecnologia richiede un approccio integrato che tenga conto delle capacità tecniche, delle competenze emotive e delle strategie di apprendimento continuo. Con queste premesse, il Panel intende esplorare le ultime tendenze e ricerche sull’IA applicata all’apprendimento, approfondire l’impatto dell’educazione e la formazione professionale e identificare opportunità e sfide nell’integrazione dell’IA nei processi educativi.

Ne discuteranno Giulia Lorenzoni, Ph.D. In Anglo-Irish Literature, docente e autrice, Daniele Bruzzone, Ordinario di Pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed esperto di filosofia dell’educazione e Adriano Fabris, Ordinario di filosofia morale presso il Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa ed esperto di etica delle nuove tecnologie.

ore 12.00
Teatro Gioia
L’ARTE DI ESORDIRE
dialogo tra Beatrice SALVIONI e Greta OLIVO
conduce Martino Gozzi

Come nasce un libro? A volte il rapporto con la scrittura può essere contrastante, tra allontanamenti e riavvicinamenti, panico da pagina bianca e mancanza di ispirazione. Se ogni cosa ha il suo tempo, ogni scrittore e scrittrice ha il suo per arrivare alla conclusione del proprio libro. Ne parleranno Beatrice Salvioni e Greta Olivo a partire dai loro esordi letterari – La malnata e Spilli, entrambi editi da Einaudi – che hanno riscosso da subito grande successo tra il pubblico, insieme con lo scrittore e direttore didattico della scuola Holden Martino Gozzi.

ore 12.00
Galleria d’arte moderna Ricci Oddi
PICASSO, UNA VITA DA STRANIERO
Racconto inedito del più grande artista del Novecento
intervista di Elisa MOGAVERO a Annie COHEN-SOLAL

Quando nel 1973 Picasso muore, lo stato francese ne accoglie l’opera in pompa magna, assimilandola alla propria storia. Però quanti sanno che l’artista, al suo primo ingresso a Parigi nel 1900, venne immediatamente schedato dalla polizia? Quanti immaginano il clima di sospetto di cui fu vittima per tutta la vita come straniero e artista d’avanguardia, in un paese ossessionato dalla “purezza nazionale” e del “buon gusto”? La scrittrice Annie Cohen-Solal, grazie a numerose fonti d’archivio finora inedite, offre oggi un’interpretazione accattivante e originale del creatore di Guernica. “Picasso. Una vita da straniero” (Marsilio) è un racconto febbrile e appassionato che giunge fino al presente, rievocando le nostre più urgenti preoccupazioni: “Lo scandalo che vede il maggiore artista del Novecento marchiato perché straniero”, scrive l’autrice “non rimanda forse agli attuali rigurgiti d’ordinaria xenofobia?”. Curatrice delle due mostre “Picasso Poesia e Salvezza” a Palazzo Te (5 Settembre 2024 – 6 Gennaio 2025)e “Picasso lo straniero” a Palazzo Reale (21 Settembre 2024 – 2 Febbraio 2025), Cohen-Solal interverrà in dialogo con la storica dell’arte Elisa Mogavero.

ore 12.00
Sala dei Teatini
COME SARÀ L’ASIA, COME SAREMO NOI
Tra demografia e tecnologia
dialogo tra Beatrice LEANZA, Moritz RUDOLPH e Simone PIERANNI
conduce Paolo Glisenti

L’Asia è ormai una potenza demografica, economica, culturale e militare e ciò che accade in quella parte di mondo spesso offre un’anticipazione di cosa spetterà alle nostre società. Come saranno le città del futuro, come ci sposteremo, in che modo i Big Data e l’intelligenza artificiale cambieranno la nostra vita,come affronteremo la crisi demografica e la crisi climatica, quali cibi mangeremo, che tipi di famiglie saremo. C’è infatti una parte di Asia che non vediamo, ma che cresce a un ritmo serrato e sta discutendo, affrontando, e in alcuni casi risolvendo, temi di cui da tempo si parla anche nel nostro mondo occidentale. Un’Asia dove nasce un’azienda dal valore di un miliardo di dollari, al giorno, dove le città si trasformano, i robot curano gli anziani, la chirurgia si fa a distanza, le blockchain dilagano, le fabbriche sono automatizzate, la valuta digitale è l’unico metodo di pagamento possibile e la carne cellulare è un ingrediente quotidiano della dieta: un mondo dal quale potremo prendere esempi, spunti, soluzioni. O evitare di ripeterne gli errori.

ore 12.00
Laboratorio Aperto Piacenza (ex Carmine)
DONNE, FINANZA E ETICA
Fare l’Italia contemporanea
dialogo tra Anna FASANO, Jennifer GUERRA e Natascha LUSENTI
conduce Federico Ferrazza

Dietro al denaro siamo ormai abituati a pensare che ci siano soltanto banche e schemi finanziari. Ci dimentichiamo spesso, troppo spesso, che il denaro è un prodotto umano e come qualsiasi prodotto umano ha a che fare con la vita e le sue storie, con il male delle nostre esistenze ma anche con il bene.

In un paese in cui ancora molte donne non hanno un proprio conto corrente e non sono finanziariamente autonome, sono dipendenti dalla famiglia di origine o dal compagno e perciò esposte a fenomeni di violenza economica, è necessaria una presa di coscienza per garantire indipendenza e felicità anche a chi ne è stato storicamente escluso.

Natascha Lusenti, con il suo nuovo libro “Il coraggio di contare”, ci porta a conoscere studentesse, imprenditrici, lavoratrici del terzo settore, psicologhe che ogni giorno operano con il denaro in funzione della collettività: da chi lotta contro la violenza di genere a chi con il cinema è riuscito a sensibilizzare milioni di persone sul posto nel mondo che a lungo è toccato alle donne, da chi promuove il giusto compenso per superare le divisioni sociali a chi sostiene che il lavoro di cura andrebbe retribuito, dal mondo delle cooperative a quello della finanza etica. Il suo è un cammino che unisce pensatrici femministe come Judith Butler o la premio Nobel Claudia Goldin all’esperienza delle donne che ha intervistato, passando per intellettuali quali Anna Bravo, Audre Lorde, Mark Fisher e Zygmunt Bauman.

ore 12.00
Palazzo Rota Pisaroni
È DAVVERO IMPORTANTE LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI?
lectio di Heïdi SEVESTRE

Per anni lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente innalzamento dei mari sono stati al centro di un immaginario drammatico, quasi pre-apocalittico. Poi abbiamo normalizzato questa trasformazione profonda dell’ecosistema globale e dei nostri paesaggi, e abbiamo preso a parlarne sempre meno, fino quasi a dimenticarcene, come se si trattasse di notizie datate. Il fenomeno, però, è più che mai ancora in corso, in maniera sempre più grave. Quanto si sono già sciolti i ghiacciai, e quanto velocemente continuano a scioglierci? Perché dobbiamo preoccuparci oggi più di quanto non ci siamo mai davvero preoccupati in passato? E cosa è necessario fare per opporsi a ciò che rischia di diventare presto inevitabile? Questa lectio presenta analisi, racconti, immagini catturate con tante spedizioni in mezzo ai ghiacci.

ore 12.30
Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano
PROMPTING!
L’arte di fare le domande giuste a ChatGPT
lezione pratica di pensiero di Niccolò MONTI

Siamo nella bot generation, nell’era delle macchine che parlano. Ma fare della parola un gesto automatico non è un sogno nuovo: i modelli linguistici come ChatGPT hanno accelerato una tendenza che viene da lontano e che promette un futuro popolato da macchine creative. Questa lezione comincerà da qui, dalle origini di ciò che oggi si chiama prompting, per porsi alcune domande. Che differenza c’è tra impartire comandi e avere l’impressione di stare intrattenendo una conversazione? E si può scrivere una storia–o che valore ha un testo redatto–parlando con un chatbot? Dalla letteratura possiamo imparare qualcosa, dall’esempio di chi ha pensato i computer come strumenti con i quali sperimentare una nuova scrittura: che cosa chiedere ai modelli linguistici in modo che funzionino ad arte. Ma dalle domande giuste si può ricavare tanto un premio—la compagnia creativa di una macchina—quanto una preoccupazione, che andrà diretta alle conseguenze (sociali, climatiche, etiche) che agevoliamo decidendo di parlare con un bot.

ore 15.00
XNL Piacenza
GIOCARE SUL SERIO
Motivazione, soddisfazione e crescita nello sport italiano
dialogo tra Ferdinando DE GIORGI e Luca PANCALLI
conduce Chiara Piotto

All’indomani delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, che bilancio facciamo come Italia? Non solo – o non tanto – in termini di medaglie, ma come spirito, partecipazione, e capacità di fare dei Giochi Olimpici l’occasione ricorrente più significativa per ricordare i valori dello sport, il senso di partecipazione, di impegno e collaborazione, l’unione di talento individuale e spirito di squadra, la scoperta e il governo di se stessi come condizione per motivare e far crescere gli altri?

ore 15.00
Laboratorio Aperto Piacenza (ex Carmine)
MORIREMO VERDI?
Quale futuro per il Green Deal europeo
dialogo tra Charles SABEL e Rossella MURONI
conducono Alessandro Fusacchia e Fabrizio Barca

A che punto siamo con il contrasto ai cambiamenti climatici? Ce la faremo in tempi ragionevoli? E da cosa dipende? L’Unione europea ha accelerato, poi frenato, e ora le Guidelines della rieletta presidente della Commissione Ursula van der Layen promettono rilancio: ci sono le condizioni? Su quali dossier e scelte si gioca la partita? E le prossime elezioni americane, in base al loro esito (Harris vs Trump) in che maniera potrebbero avere impatto sugli accordi globali? Ma la governance che si è costruita negli anni, tra spinte locali e architetture decisionali internazionali, è adeguata? Come va modificata? A partire da queste domande Alessandro Fusacchia e Fabrizio Barca interrogheranno uno dei professori più stimati a livello internazionale che con “Governare il clima” (Donzelli ed.) si è misurato con i cambiamenti climatici e una storica attivista italiana, che si è occupata di ambiente da più punti di osservazione e azione, in particolare come presidente nazionale di Legambiente e più di recente come vice presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati.

ore 15.30
Palazzo Gotico
ACCENDERE L’IMMAGINAZIONE
lectio di Antonio SPADARO

“Una volontaria sospensione dell’incredulità”. Vivendo, siamo aperti a un futuro che non conosciamo ma che desideriamo grazie alla nostra capacità di immaginazione. Senza immaginazione non c’è attesa e neanche preparazione per il possibile. Senza immaginazione non riusciamo ad essere pronti per la vita, né possiamo avere fiducia. Perché noi siamo abituati al «probabile», a quello che le nostre menti suppongono che, statisticamente parlando, possa accaderci o accadere in generale. Abitiamo il «prevedibile». Invece, spesso ci manca l’immaginazione del «possibile», che a volte viene confinato nel mondo dell’utopia. Non siamo abituati ad abitare nella possibilità, come invece recita un verso di Emily Dickinson: I dwell in possibility. Abbiamo allora bisogno di un ritrovato «realismo» che rompa i nostri schemi e che ci apra a immaginare un mondo diverso: «fare nuove tutte le cose», come si legge nell’Apocalisse.

ore 15.30
Teatro Gioia
GENITORI CONTEMPORANEI
dialogo tra Francesca FIORE e Tommaso NANNICINI
conduce Luna Esposito

Si parla sempre delle giovani generazioni, di come sono a confronto con quelle che le hanno precedute. Molto meno si parla di come (non) cambino i genitori, di questo mestiere complicatissimo che si impara solo facendolo. Cosa vuol dire essere madri e padri oggi? Come far sì che siano all’altezza dei figli in una società (e un’epoca) fatta di sempre meno certezze? E come assicurare che padri e madri siano alla pari – nelle possibilità e nelle responsabilità – e che la genitorialità possa essere vissuta appieno, felicemente e autenticamente, senza più appigli agli stereotipi del secolo scorso e sempre più spesso anche al di fuori dalla famiglia tradizionale?

ore 15.30
Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano
PIRESSIA
Il fuoco dell’arte contro l’ottenebramento degli ancora umani
dialogo tra Jonny COSTANTINO e Stefano ZENNI
conduce Piera Ghisu

Viviamo nell’era della paurosità. Ovunque è sfacelo. L’operazione di accecamento planetario è quasi compiuta. Le talpe hanno il controllo. Le lucciole però non mollano: la lotta è infinita. E c’è un’altra buona notizia: la carne marcisce ma la fiamma dell’arte è immortale e si reincarna negli artisti di fuoco. Opera di viaggio e sconfinamento, Piressia irradia intorno a una rivelazione, esito di una spericolata investigazione: il fuoco della poetessa Emily Dickinson s’è reincarnato nella cantante Billie Holiday attraverso il prosatore Franz Kafka. Notte Caosmica e Veggenza Ignea, pirosofi e suprematisti, Colpo di Mondo e Falò della Morte, onirealtà e subsconcio, supertope e poker talpe, Fobovirus e Ultrapaura, stili di fuoco e stili di cuoco: d’invenzione in invenzione, d’intuizione in intuizione, scrivendo cose dell’altro mondo Jonny Costantino spacca il capello dell’oggi e alza vertiginosamente la posta in gioco della vitarte.

ore 17.00
Laboratorio Aperto Piacenza (ex Carmine)
LA TECNOLOGIA È DI TUTTI
Tecnofemminismo e battaglie sociali dal microonde all’intelligenza artificiale
dialogo tra Diletta HUYSKES e Judy WAJCMAN
conduce Sabina Minardi

Come intervenire per fare in modo che le rivoluzioni tecnologiche non portino a involuzioni sociali? Soprattutto oggi, dove basta un semplice algoritmo per discriminare un intero gruppo sociale, col rischio non solo di riprodurre o perpetuare ingiustizie antiche, ma perfino di amplificarle? Ripercorrendo – attraverso le lenti del femminismo – la storia della tecnologia possiamo attraversare anche quella dell’esclusione sociale: ogni invenzione, dalla bicicletta al forno a microonde, fino all’intelligenza artificiale, è sempre il risultato di scelte precise, valori e compromessi umani che causano forti impatti sulla società. Cosa ci insegna davvero il passato, se vogliamo davvero osservare il presente e provare così a correggere un futuro che non è (ancora) inevitabile?

ore 17.00
Palazzo Rota Pisaroni
SOPRA E SOTTO LA TERRA
Chi controlla l’infrastruttura digitale globale?
dialogo tra Antonio DERUDA e Frediano FINUCCI
conduce Chiara Piotto

Abbiamo talmente associato il digitale con l’immateriale che fatichiamo a pensarlo in termini di infrastruttura e a renderci conto di quanto quest’ultima sia in realtà strategica, delicata e al cuore di molte delle dinamiche di potere politico ed economico a livello internazionale. Ma la verità è che i nostri cieli sono sempre più affollati di satelliti, i nostri oceani di cavi sottomarini, e che chi li costruisce, gestisce, e controlla è “il nuovo padrone del mondo”. Per capire decisioni di grandi multinazionali e governi, serve avere chiaro cosa letteralmente corre ogni giorno sotto e sopra la terra, quali siano i confini e come vengano ridisegnati in base agli equilibri geopolitici e industriali, che implicazioni questo abbia sul progresso vs monopolio tecnologico e sulla democrazia a livello globale.

ore 17.00
Teatro Gioia
UN ITALIANO DIVERSO
Vita e (non) morte di Giacomo Matteotti
lectio di Gianpaolo ROMANATO

Se non si può aggiungere nulla a quanto è già stato scritto sul delitto Matteotti, molto si può dire invece sul ruolo che ebbe nella politica del tempo e sul suo lato umano, che in pochi conoscono. Questa biografia prende le mosse dal corpus epistolare tra Giacomo e l’amata finora ingiustamente trascurata ma di enorme valore storico, una corrispondenza fittissima che si estende dal 1912 al 1924, anno della morte di lui. Attraverso le loro parole intime e accorate leggiamo in filigrana la storia di un Polesine povero e marginale al volgere del secolo e dell’Italia agli albori del fascismo. Documenti che gettano luce sulla forza interiore del deputato socialista ma anche sulle fragilità e le contraddizioni nascoste dietro un’energia e una volontà incrollabili: soltanto queste lettere rivelano la sua solitudine, i giudizi taglienti su alcuni compagni di partito e sulla fallimentare politica dei socialisti nel primo dopoguerra, la stima per qualche avversario, i sacrifici che impose alla famiglia e i dubbi che oscuravano le sue granitiche certezze. Matteotti fu un uomo duro, intransigente, mai disponibile al compromesso, un politico spesso settario che non faceva sconti a nessuno, neppure a se stesso, che suscitava scarse simpatie anche nel suo partito,probabilmente amato soltanto dai poveri contadini polesani dei quali aveva sposato la causa. Andò contro i suoi stessi interessi e contro la sua classe sociale, che non gli perdonò mai il tradimento. Il mito che nacque già all’indomani del suo assassinio non deve trarre in inganno: in vita Matteotti fu un uomo profondamente divisivo. Ma fu anche un combattente intrepido, un osservatore lucido che comprese la natura del fascismo prima e meglio di tutti, l’unico che in parlamento non smise mai di parlare e che per questo pagò un prezzo crudele.

ore 17.00
Sala dei Teatini
IL FUTURO DELLE ORGANIZZAZIONI
Imprese e fondazioni come organizzazioni da ripensare
dialogo tra Anna Maria FELLEGARA, Carola CARAZZONE e Giulia GUGLIELMINI
conduce Emanuele Bevilacqua
con una testimonianza di YOUTHBANK

Che ruolo devono giocare imprese, fondazioni, e in generale organizzazioni che sono sempre più attori sociali con una significativa possibilità di incidere sullo sviluppo del proprio territorio? Di che tipo di visione ampia hanno bisogno di dotarsi, per ripensare la progettualità e i partenariati che poi mettono in campo? E quale funzionamento interno è più adatto alle sfide contemporanee? In un’epoca in cui rimane forte la tendenza alla disintermediazione e tutto sembra andare verso lo scollamento, come assicurare la transizione – anzitutto culturale – di imprese e fondazioni da strutture di mantenimento a strutture di empowerment, con tutte le implicazioni che questo comporta: per le fondazioni rispetto, ad esempio, alla governance o all’erogazione di fondi; per le imprese rispetto, ad esempio, al rapporto tra proprietà e management; per tutte queste organizzazioni, rispetto alla capacità di fare rete al fine di costruire massa critica e priorità su alcune grandi sfide sociali.

ore 17.00
Teatro Filodrammatici
COME PUÒ MERAVIGLIARSI CHI STA AI MARGINI?
dialogo tra Claudia BERNABUCCI, Danilo DE LUISE e Valentina SACCHETTO
monologo finale di Maurizio CAPONE
introduce e conduce Andrea Morniroli

La “Meraviglia” come chiave per cambiare il senso comune, ma con l’attenzione di non lasciar fuori “i margini”, perché spesso – meno attrezzati – rischio che anche la “meraviglia” diventi questione da “benestanti”. E sappiamo che nei margini è più difficile gestire le solitudini i cui siamo immersi (lacerazioni delle comunità, senso di abbandono e non riconoscimento) – solitudini per altro inadeguate in un’epoca che per la complessità che propone non è un’epoca da solisti – ma avrebbe bisogno di orchestre E nella solitudine è più difficile reagire alla “stupore” e/o allo “spavento” determinati dal fare i conti con la complessità Quindi occorre tener conto dei margini, anzi mettere i margini al centro come chiave di lettura della realtà, perché la realtà dai margini si vede meglio. Lavorare sui linguaggi e sulle narrazioni, sugli spazi di progettazione sulla costruzione delle forme della partecipazione per renderli accessibili a tutte e tutti.

ore 19.00
Piazza Cavalli
LA CITTÀ VIVENTE
lectio di Stefano MANCUSO

Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Concependola sempre di più come qualcosa di separato dal resto della natura, contro la natura. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura.

ore 19.00
Laboratorio Aperto Piacenza (ex Carmine)
VENUTO DAL FUTURO
L’eredità di John von Neumann e le grandi avventure della scienza contemporanea
dialogo tra Ananyo BHATTACHARYA ed Eugenio COCCIA
conduce Lara Crinò

Per molti è stato l’essere più intelligente mai vissuto sulla terra – un alieno in grado di imitare alla perfezione gli umani, scherzavano i colleghi. Ma chi era davvero John von Neumann nessuno è mai riuscito a decifrarlo. Il paragone scontato con Einstein non aiuta a capire, giacché i due non potevano essere più diversi, soprattutto in campo scientifico: a Princeton, mentre uno inseguiva il miraggio di una teoria unificata della gravitazione e dell’elettromagnetismo, l’altro disegnava l’architettura del primo calcolatore programmabile modernamente inteso, la stessa che ritroviamo oggi nei nostri smartphone. Indifferente alle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, von Neumann guardava al futuro con la capacità quasi infallibile di individuare i settori in cui il suo contributo avrebbe determinato il nostro destino: l’intelligenza artificiale, gli automi cellulari, la teoria dei giochi, la bomba atomica. Era un genio, ma lontanissimo dallo stereotipo del nerd asociale: un bon vivant che amava i party, le Cadillac e le belle donne; un uomo pieno di debolezze e ambiguità, come testimonia l’inaspettata conversione al cattolicesimo in punto di morte; una figura controversa, bersaglio di feroci critiche per l’estremo cinismo con cui sostenne la necessità di un attacco nucleare preventivo contro l’Unione Sovietica. Ma innanzitutto – come ci ricorda Bhattacharya – una mente capace di fornire gli strumenti per affrontare il futuro da cui sembrava provenire, proprio mentre era disposta a riportarci all’età della pietra.

ore 19.00
Sala dei Teatini
LIBIA E DINTORNI
Storia, letteratura e geopolitica dei nostri confinanti dimenticati
dialogo tra Fernando GENTILINI e Mary FITZGERALD
conduce Luna Esposito

Che fine ha fatto la Libia? Uscita dalla cronache, anche per l’addensarsi di altre notizie da fronti più caldi – dall’Ucraina a Gaza –, sembra non essere più una terra a cui guardare, se non quando l’ennesimo sbarco di migranti o l’ultima tragedia in mare ci riporta, per qualche minuto, a considerare quella strettoia geografica e storica rappresentata da poche decine di miglia marine. Ma cosa sta continuando a succedere in Libia e negli altri Paesi del Nord Africa? Tutto tace o tutto ribolle? Siamo all’indomani di una qualche stabilizzazione, politica, economica e/o sociale, o alla vigilia di nuove esplosioni? E che cosa sta covando – dall’Algeria all’Egitto – in questo presente in cui siamo ‘distratti’ da altro? Soprattutto, come recuperare, assieme alla geopolitica e ad una cronaca spesso tragica, i colori di storie, letterature, culture immensamente ricche che ci aiutino a capire questi mondi così prossimi al nostro?

ore 19.00
Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano
COME SI SCRIVE UNA GRANDE STORIA
E come si pratica un’intelligenza artigianale
dialogo tra Francesco TRENTO e Nicola PERULLO
conduce Maura Gancitano

L’umanità ha sempre raccontato storie per moltissime diverse ragioni: per distrarsi, per comprendere se stessa e il mondo, per tramandare la propria conoscenza, per suscitare emozioni. Oggi di storie siamo letteralmente circondati, e questo non rende più facile scriverle: al contrario, può essere molto complicato capire come dare vita a una grande storia che riesca a coinvolgere, che non stanchi, che non sembri uguale a mille altre. In questo incontro, uno sceneggiatore e un professore di estetica si confrontano, offrendo esperienze e strumenti utili a non subire le narrazioni imposte dall’esterno, non rimanere bloccati davanti alla pagina bianca e catturare l’immaginazione del pubblico.

ore 19.00
XNL Piacenza
MASCHI DEL FUTURO
dialogo tra Claudio NADER e Francesca CAVALLO
conduce Federico Ferrazza

Negli ultimi anni ci siamo soffermati a lungo sul modo in cui il patriarcato danneggia le donne. Sull’impatto negativo che ha sull’occupazione femminile, sulla violenza domestica, sui diritti. Ma quali sono gli effetti del patriarcato sugli uomini? I dati ci dicono che il malessere degli uomini è aumentato. Gli uomini vivono mediamente meno delle donne, il tasso di suicidio per loro è di tre volte superiore rispetto alle donne, e sono sempre più soli. Cambiare la narrazione di cosa voglia dire “diventare uomini” per le nuove generazioni è urgente se si ha a cuore il benessere dei ragazzi, e dell’intera collettività. Chi sono allora i “maschi del futuro”, e di cosa c’è bisogno per essere custodi in modo nuovo del nostro benessere?

ore 21.30
XNL Piacenza
AGE PRIDE
Per liberarci dai pregiudizi sull’età
lectio di Lidia RAVERA

Un terzo della popolazione italiana è composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna? Perché sia una conquista (un privilegio, una festa), bisogna liberarsi degli stereotipi, quelle «finte verità mai verificate, ma stabilizzate dalla ripetizione che ci rendono pavidi e conformisti». Sono le sbarre della gabbia che imprigiona il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani. Vanno divelte, per liberare la forza e l’intelligenza che l’accumularsi di anni, esperienze e consapevolezza ci hanno regalato. Age Pride è una requisitoria contro l’ageismo, tutto, anche quello introiettato, di cui spesso non ci rendiamo conto. È un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è piú giovane («Abbiamo vissuto troppo, sappiamo troppo per essere infilati a forza in una categoria»). Ma soprattutto è l’invito, ben circostanziato e convincente, a una festa possibile: quella dell’orgoglio d’aver vissuto, della voglia di continuare il viaggio della vita, considerando ogni età un Paese Straniero, da attraversare con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnati. Attraverso il racconto del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore.

ore 21.30
Teatro Gioia
COMPLICITÀ
lectio di Paolo NORI

Il fondatore della letteratura russa moderna, Puškin, aveva un censore speciale, lo zar Nicola primo. Non poteva pubblicare niente che non fosse stato letto e approvato da Nicola. Nicola aveva fatto istituire, dalla polizia segreta, un ufficio i cui funzionari avevano il compito di controllare i movimenti di Puškin. Jurij Lotman si stupisce del fatto che questo ufficio è stato chiuso anni dopo la morte di Puškin. Ci son stati dei funzionari del governo russo il cui compito è stato, per anni, seguire un morto. Ora, mi sembra innegabile che la censura è un segno del fatto che lo stato ha paura, della letteratura, e quando dalla casa editrice russa AST mi hanno fatto sapere che avevano quasi finito di tradurre il mio romanzo su Anna Achmatova ma che, per pubblicarlo, avrebbero dovuto censurarlo, io, devo dire, sono stato anche contento, un po’. Quando poi una persona mi ha detto che, se avessi accettato gli interventi censori, sarei stato un complice di Putin io ho pensato Ma davvero?

ore 21.30
Piazza Cavalli
LE ARMONIE DELL’ARTE
La contemporaneità
spettacolo con Paolo GIORDANO e FontanaMix String quartet
violino: Valentino Corvino | violino: Giacomo Scarponi | viola: Corrado Carnevali | violoncello: Tiziano Guerzoni

«Contemporaneità» è un concetto sfuggente, impreciso, equivoco. Forse, in arte si può definire ciò che è contemporaneo solo per negazione. E forse, ci si può avvicinare allo spirito del proprio tempo solo per analogie, per accumulo disordinato di immagini. Eppure, succede talvolta che qualcosa di istintivo ci faccia percepire un’opera come radicalmente nuova, come singolarmente rappresentativa dell’epoca in corso. Nella musica succede più spesso che altro, forse grazie alla sua ineffabilità che permette al contemporaneo di manifestarsi prima e più chiaramente che in ogni altra disciplina.

In un dialogo a due – una voce umana e una musicale – cercheremo di afferrare lo spirito del presente, come si farebbe con un insetto. Cosa significa «essere contemporanei» oggi, per un artista, per un musicista, per uno scrittore? È ancora una sfida sensata? È una sfida ingaggiata contro che cosa? Ed è ancora possibile vincerla, in un presente di trasformazione rapidissima del linguaggio, della tecnologia, della sensibilità, dei confini interiori e geografici e – in piena dell’intelligenza artificiale – della nozione stessa di «realtà»?

Musiche

Philip Glass – String Quartet n.5 (mov. III e IV)

Arvo Pärt – Fratres (vers. per quartetto d’archi)

György Ligeti – Artikulation per nastro magnetico

Astor Piazzolla – Four for Tango

Dimitri Shostakovich – String Quartet n. 8 (mov. II e III)

Valentino Corvino – Le rovine del capitalismo per live-electronics

Team creativo

Barbara Abbondanza | curatela

Valentino Corvino | direzione artistica

Giovanni Carlo, Federico Villa | supervisione scenica

Tommaso Arosio | video art

Alberto Salvadori | consulenza artistica

Interpretazione visiva dei brani musicali con il contributo delle opere di Giovanni Ozzola

Spettacolo con Paolo Giordano e FontanaMIX String quartet

Valentino Corvino | violino

Giacomo Scarponi | violino

Corrado Carnevali | viola

Tiziano Guerzoni | violoncello

Una co-produzione di Innovio e Teatro Comunale di Bologna

ore 23.30
Teatro Gioia
A CAVALLO DI MEZZANOTTE
Siamo Cosmofonia. Fragori, scoppi, bisbigli, ronzii, silenzi e altri suoni di animali, esseri umani, macchine e pianeti
dialogo tra Alessandro FUSACCHIA, Andrea COLAMEDICI e Caspar HENDERSON
(evento in inglese, senza traduzione simultanea)

Diamo spesso i suoni per scontati. Sono come un sottoprodotto della dimensione del visibile – alla magnificenza del fulmine, segue inevitabilmente il rombo del tuono. E invece niente è scontato: i suoni dipendono dalla composizione dell’atmosfera, e quindi la risata di vostro figlio, la vostra canzone preferita, il rumore di un vetro infranto suonerebbero completamente diversi su Marte, Venere o una luna sperduta di Saturno.

Da qui parte Caspar Henderson, che dopo averci raccontato le meraviglie del regno animale, usa la dimensione sonora per raccontarci l’intero cosmo. Cosmofonia è un grande catalogo dei suoni dell’universo, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dal gracidare di una rana in una notte d’estate all’esplosione di un vulcano, dal silenzio gelido del cosmo al battito del nostro cuore.

Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale del Festival del Pensare Contemporaneo (QUI IL LINK). Gli organizzatori del Festival fanno sapere che, per partecipare agli eventi spostati da Palazzo Gotico a Piazza Cavalli (Cristoforetti e Di Pietrantonio venerdì, Lella Costa e Mancuso sabato) non occorre più prenotazione. Le persone che hanno prenotato questo evento nei giorni scorsi, potranno accedere nel settore di platea riservato: sono invitate a presentarsi con il QR Code entro 15 minuti prima dall’inizio dell’evento. Resta valida, invece, in caso di maltempo, la prenotazione già effettuata per Palazzo Gotico.

VARIAZIONI AL PROGRAMMA – Renato Brunetta non potrà partecipare sabato pomeriggio all’incontro “Il futuro delle organizzazioni – Imprese e fondazioni come organizzazioni da ripensare” alla Sala dei Teatini; confermata la presenza degli altri relatori, Anna Maria Fellegara, Carola Carazzone e Giulia Guglielmini. Tre, invece, le modifiche al cartellone di eventi domenicali. Silvia Semenzin, impossibilitata per impegni sopraggiunti, sarà sostituita dalla sociologa Vera Gheno nel dialogo su “Violenza virtuale – Realtà digitale e dolore reale”, che alle 10.30 si terrà al Teatro Gioia con l’autore Francesco Striano. Ha comunicato il forfait Michele Masneri, che alle 17 di domenica avrebbe dovuto presentare il suo libro “Paradiso – Il contemporaneo è un paesaggio di rovine” al Palabanca Eventi: l’evento è annullato. Infine, per motivi personali gli organizzatori sono stati costretti ad annullare l’intervista a Luciano Violante, prevista sempre nel pomeriggio del 22 settembre al Teatro Gioia, legata alla pubblicazione del suo libro “Ma io ti ho sempre salvato”.

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