Regione, la commissione approva il Bilancio 2023 “Il Pil cresce più della media nazionale”

In Emilia-Romagna il Pil cresce più della media italiana. Cresce dell’1% e per il 2025-2026 si prevede un più 1,3%-1,4% e dal Pnrr si parla per l’Emilia-Romagna di un importo di 9 miliardi di euro mentre altri 3 arriveranno dai fondi europei. Sono i numeri presentati dall’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, alla commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli, durante la presentazione del Defr (Documento di economia e finanzia). Il documento ha avuto il parere favorevole della commissione. I dati macroeconomici, ha detto l’assessore, prevedono una crescita del Pil superiore a quello della media italiana. Il dibattito si svolgerà in Assemblea legislativa.

APPROVATO IL CONSOLIDATO 2023 – La Commissione Bilancio dell’11 settembre, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha approvato il bilancio consolidato 2023 della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un documento primario che certifica, sia dal punto di vista economico che patrimoniale, gli esiti della gestione della Regione e degli organismi, degli enti e delle società controllate e partecipate, inclusi nel cosiddetto “perimetro di consolidamento”. Il risultato economico di gruppo è positivo e ammonta a quasi 132 milioni di euro mentre quello del rendiconto consolidato di Assemblea legislativa e giunta regionale si attesta sui 130 milioni di euro circa. A illustrare il consolidato è stato l’assessore al Bilancio Paolo Calvano. “Con il consolidato si conclude il ciclo del bilancio avviato con il Defr, al fine di dare una visione integrata e armonizzata dei conti della Regione e del sistema delle partecipate nel suo insieme – ha spiegato -. È stato svolto un lavoro importante e accurato sulla conciliazione tra debiti e crediti che ha interessato 1032 posizioni contabili: nel complesso c’è stato un miglioramento di gestione di 10 milioni di euro e un aumento del patrimonio netto”. Calvano ha sottolineato che “nonostante il periodo di crisi vissuto dalla Regione e dall’intero Paese, c’è stata una importante tenuta dei conti pubblici che ha consentito di continuare a operare per la crescita del territorio e per il benessere collettivo”.

Gli enti e le società partecipate o controllate, in tutto o in parte dalla Regione, operano nell’ambito dei settori più disparati svolgendo funzioni di attività e servizio pubblico: dalla promozione turistica (APT servizi srl) alla ricerca e innovazione (Art-ER), dal trasporto pubblico (TPER, Ferrovie Emilia-Romagna srl) alle politiche digitali (Lepida), dalla tutela ambientale (Arpae) alla ricerca e formazione in campo oncologico (Istituto Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori “Dino Amadori”). Non meno importanti, fra le altre, le attività svolte dall’Agenzia regionale per il lavoro, dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, dall’Agrea (che svolge funzioni di pagatore di aiuti, contributi e premi comunitari in agricoltura), dall’AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po, istituita con Lombardia, Piemonte e Veneto), da ER.GO (Azienda regionale per il diritto agli studi superiori).

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