La terribile meraviglia della bomba atomica, il racconto di Mercadini al Teatro Gioia

“Little Boy” è il nome in codice della bomba atomica sganciata su Hiroshima il 6 agosto 1945. Con un’ironia macabra, un nomignolo innocente è stato dato all’ordigno che avrebbe causato una delle più grandi stragi della storia. La vicenda della bomba atomica è una storia di contrasti: ironia e orrore, precisione scientifica e assurda casualità, genio e follia. Tra i protagonisti, molti giovani scienziati: Niels Bohr, studente prodigio, Werner Heisenberg, Nobel a 31 anni, ed Enrico Fermi, che a 14 anni già divorava testi complessi di fisica. Roberto Mercadini porta al Teatro Gioia uno spettacolo frizzante mosso da intervalli musicali, con alla chitarra (usata brillantemente nella sua interezza e reinventata come cassa di risonanza per ricreare con la sua voce l’allarme antibomba, o la risata di una bomba “che ride” di fronte al conflitto) Dario Giovannini.

Mercadini Festival del Pensare

Un commento anche ironico e in chiave umoristica, per quanto possibile, e costellato di aneddoti che oscillano tra il reale e il fittizio, sulla storia della nascita della bomba atomica e il suo futuro incerto dopo la morte di Hitler: dal progetto Manhattan che Truman, alla morte di Roosevelt, si è trovato improvvisamente tra le mani durante la Seconda guerra mondiale e con il quale gli scienziati, al fianco o contro di esso, si sono dovuti misurare in un rapporto complesso tra la scienza e la politica bellica. Tra di essi spiccano Bohr, padre della meccanica quantistica, che negli Stati Uniti ha dato un immenso contributo fondamentale nella concorrenza contro la Germania, che invece ospitava nomi come Heisenberg e gli altri nove scienziati che, dopo il suicidio del Führer, furono arrestati. E quell’Enrico Fermi, il nuovo Colombo che ha reso possibile senza saperlo l’approdo nel nuovo mondo dell’energia nucleare. Mercadini ha spiegato come questi siano personaggi con troppe risposte o nessuna alle domande che una nuova scoperta ha posto al mondo. Soffermandosi sulla meraviglia terribile che una scoperta scientifica, se messa nelle mani sbagliate, può portare, come nel caso di Little Boy, la bomba nucleare sganciata il 6 agosto 1945 su Hiroshima.

Sofia Moglia

Mercadini Festival del Pensare

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