“Ottobre respighiano”, un mese di eventi culturali all’Alberoni nel bicentenario dell’astronomo

In occasione del bicentenario della nascita di Lorenzo Respighi va in scena alla Galleria Alberoni di Piacenza l’Ottobre Respighiano, un mese di eventi culturali dedicati al celebre astronomo, nato a Cortemaggiore il 7 ottobre 1824; un ricco programma costituito da un concerto, una mostra di fotografie astronomiche, visite guidate speciali e conferenze, che si terranno nel contesto del Collegio Alberoni nel quale, proprio nell’Ottocento, si avviava una importante stagione di ricerca scientifica e astronomica, giunta fino a noi con l’attività degli Osservatori scientifici alberoniani. Il ricco programma è stato ideato da Opera Pia Alberoni, Liceo Scientifico Lorenzo Respighi, Gruppo Astrofili di Piacenza, in collaborazione con Comune di Piacenza, Scuola di Musica Mikrokosmos e Associazione Turistica Cortemaggiore. L’iniziativa ha il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Lorenzo Respighi e del Comune di Cortemaggiore.

UN MESE DEDICATO ALL’ASTRONOMIA E A LORENZO RESPIGHI – Quello di ottobre sarà a Piacenza un mese dedicato al celebre scienziato piacentino, pioniere dell’astrofisica e tra i più valenti astronomi del suo tempo. Ecco il programma in sintesi. Si inizia giovedì 3 ottobre, alle ore 21, con una conferenza, a cura del Gruppo Astrofili di Piacenza, intitolata Avventurarsi nella Space Economy, ovvero quella frontiera dell’innovazione che si concretizza nella combinazione di tecnologie spaziali e digitali utili in molteplici settori della vita economica e sociale. Interverrà sul tema Pietro Tansini, responsabile reportistica finanziaria a Zurigo.

Venerdì 4 ottobre, alle ore 21, la Sala degli Arazzi ospiterà l’evento musicale intitolato Concerto per Lorenzo Respighi, che vedrà protagonista l’Orchestra del Liceo Scientifico Lorenzo Respighi di Piacenza. In programma un repertorio di musiche provenienti da tutto il mondo: Siyahamba ( canto tradizionale sudafricano), Takeda No Komoriuta (ninna nanna della tradizione popolare giapponese), Joshua Fit the Battle of Jericho (spiritual afro americano), Moonchild (King Crimson), Libertango (Astor Piazzolla), Perfect Day (Lou Reed), O ben Amado (Toquinho), Hey Jude (Lennon – McCartney).

Due invece gli appuntamenti in programma domenica 6 ottobre: la Galleria Alberoni propone infatti una visita guidata speciale intitolata “Quando la terra trema, la pioggia cade dal cielo e le stelle brillano”. Si tratta di un itinerario che condurrà alla scoperta della storia e dell’attualità degli Osservatori meteo e sismico alberoniani, attualmente funzionanti, e di quello astronomico attivo con la telecamera all sky. L’ingresso è ridotto (5 euro) e l’accesso è senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili. La visita guidata speciale verrà replicata due volte nello stesso pomeriggio di domenica, con partenza dalla Galleria Alberoni alle ore 15 e alle ore 17. Il percorso, a cura di Maria Rosa Pezza, condurrà i visitatori attraverso le sale dell’Osservatorio sismico del Collegio, che custodisce ed espone i sismografi storici e la strumentazione più recente, per salire poi all’Osservatorio meteo con la visione di alcuni strumenti meteorologici della collezione storica alberoniana, e da lì fino alla terrazza degli osservatori che fu la prima specola astronomica alberoniana. I visitatori potranno vedere e conoscere la strumentazione più moderna e funzionante della stazione meteorologica, ma anche la telecamera all sky dedicata alla registrazione di stelle cadenti e meteore brillanti. La telecamera alberoniana ha contribuito a registrare il primo bolide visto dal sistema Prisma, il 30 maggio 2017.

Dalle ore 14 alle ore 18, nella sala espositiva della Galleria Alberoni, sarà inoltre aperta e visitabile la mostra A riveder le stelle, esposizione delle più significative fotografie astronomiche realizzate dai soci del Gruppo Astrofili di Piacenza, a cura dello stesso Gruppo Astrofili. La mostra, sarà visitabile gratuitamente ogni domenica di ottobre, dalle ore 14 alle ore 18. Per le classi degli Istituti scolastici è possibile prenotare una visita guidata dal sito del Gruppo Astrofili di Piacenza (info@astrofilipc.it). Saranno visibili in particolare otto pannelli tematici che raggrupperanno i migliori risultati astrofotografici ottenuti dai soci dell’associazione. Si potranno ammirare le fotografie dei principali corpi del Sistema Solare, una intera sezione dedicata alla Luna, e poi ancora numerose fotografie di nebulose diffuse (i luoghi di formazione delle stelle), di nebulose planetarie e resti di supernova (lo stadio finale di vita delle stelle), e infine di numerose lontane galassie.

Conclude la programmazione dell’ottobre respighiano, domenica 27 ottobre alle ore 18, la conferenza del Gruppo Astrofili di Piacenza intitolata Esopianeti, ultima frontiera, incentrata sugli ultimi sviluppi della ricerca di pianeta al di fuori del Sistema Solare. Intervento di Alessandro Gardini, dottore di ricerca in Astronomia. Si tratta di un ricco calendario di iniziative, per ricordare un celebre concittadino, nel contesto storico e scientifico del Collegio Alberoni, che avviò la sua attività di ricerca scientifica proprio negli anni nei quali visse Lorenzo Respighi.

Terrazza osservatori Alberoni anni tra 1876 e 1885
La terrazza degli osservatori tra 1876 e 1885

Quando la pioggia la terra trema,
la pioggia cade dal cielo e le stelle brillano
DENTRO LE VISITE GUIDATE SPECIALI

L’Osservatorio meteorologico – Nasce nel 1802, in epoca napoleonica, su sollecitazione del governatore Moreau de Saint-Méry e per opera di Padre Antonio Mantenga, insegnante di fisica e matematica al Collegio. Le prime osservazioni riguardano solo la direzione del vento, precipitazioni, temperatura, pressione atmosferica e stato del cielo. Nel 1870 viene costruito un nuovo locale, sovrastante l’edificio del Collegio, corrispondente all’attuale sede dell’osservatorio; inizia una fase di intensa attività scientifica sotto la direzione del professore Giovanni Battista Manzi. Con la convenzione, sottoscritta nel 2016, da Opera Pia Alberoni e Società Meteorologica Italiana, quest’ultima ha provveduto all’adeguamento della strumentazione dell’Osservatorio e ne ha assunto la direzione scientifica, in collaborazione con il Collegio Alberoni. Luca Mercalli è il presidente della Società Meteorologica Italiana.

osservatorio meteorologico alberoni
Uno strumento dell’osservatorio meteorologico

L’Osservatorio sismico – Il primo tentativo di registrazione sismica in Collegio risale al marzo del 1861 tramite un sismografo a pendolo. Dal 1874 al 1912 furono eseguite osservazioni tromometriche. Un servizio regolare inizia nel dicembre 1922, utilizzando il sismografo Agamennone. Nel 1923 la stazione venne dotata di un sismografo Wiechert a componenti orizzontali che era certamente il migliore strumento. Nell’ottobre 1927 entrano in funzione le tre componenti separate del sismografo Vicentini, con astatizzazione magnetica e a periodo variabile. Negli anni 1930 e ’40 l’Osservatorio venne inserito nella rete sismica internazionale e nel 1974 fu arricchito di una strumentazione moderna. La convenzione sottoscritta da Opera Pia Alberoni e INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha permesso di ammodernare la strumentazione esistente. Sul pilastro sismico nei locali sotterranei del Collegio Alberoni è operativa la stazione sismica PCN della Rete Sismica Nazionale dell’INGV, con strumentazione sismica digitale INGV.

osservatorio meteorologico alberoni
Appunti sismici risalenti al 10 aprile 1977

L’Osservatorio astronomico – Il primo e più antico osservatorio fu costruito, per iniziativa di padre Manzi, tra il 1870 e il 1872, alla sommità del lato ovest del Collegio, sopra l’osservatorio meteorologico, divenendo così il punto più elevato dell’Istituto alberoniano. La Specola, situata al centro del parco del Collegio, fu costruita, sempre per iniziativa di padre Manzi, nel 1882, con cupola girevole meccanicamente e colonna di granito, come base del cannocchiale. La specola astronomica non è attualmente funzionante né visitabile in quanto bisognosa di un intervento di restauro architettonico.

L’Osservatorio astrofisico – Grazie all’accordo siglato tra Opera Pia Alberoni e Istituto Nazionale di Astrofisica, il Collegio Alberoni e il suo Osservatorio scientifico sono entrati a fare parte della prima rete italiana per la sorveglianza sistematica delle meteore e dell’atmosfera. Una camera all sky, capace di videoregistrare, senza soluzione di continuità, la volta celeste, è dal 2017 installata sulla terrazza degli Osservatori. La camera, collegata a un computer a essa specificamente dedicato, posizionato nel sottostante Osservatorio meteo, trasmette tutti i dati registrati, tramite la veloce connessione internet presente negli Osservatori alberoniani, al centro di raccolta dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il progetto Prisma, promosso dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), si articola attraverso una rete di videocamere all-sky, installate in diverse località del territorio italiano, da dedicare all’osservazione di meteore brillanti – i cosiddetti “bolidi” – con il fine di determinare le orbite degli oggetti che le provocano e delimitare con un buon grado di approssimazione le aree dell’eventuale caduta di meteoriti, che può essere associata a questi eventi. Lo studio e l’osservazione dei meteoriti è certamente il primo passo per conoscere più a fondo l’universo e tutelarci da eventuali rischi di cadute di corpi voluminosi e pericolosi.

30 maggio 2017: il primo bolide visto dal sistema prisma – È del 30 maggio 2017 il primo successo del progetto Prisma al quale ha contribuito anche la telecamera astronomica del Collegio Alberoni; in quella data infatti è stato visto e registrato il primo bolide. È del 1° gennaio 2020 il maggiore successo del Progetto Prisma che ha individuato un bolide che è stato possibile rintracciare e recuperare, dopo aver calcolato l’angolo di caduta. Nella notte del 23 maggio 2023 undici telecamere, tra cui quella del Collegio Alberoni, hanno contribuito ad avvistare un nuovo bolide.

Orchestra Liceo Respighi
L’orchestra del Liceo Respighi

Concerto per Lorenzo Respighi
DENTRO L’EVENTO MUSICALE

L’Orchestra del Liceo Respighi è stata fondata nel dicembre del 2021 per permettere a ragazze e ragazzi del Liceo di crescere culturalmente attraverso la pratica della musica e per fornire una occasione per stare insieme all’insegna di valori forti. Non c’è alcuna selezione (né in ingresso, né lungo il percorso); le partiture vengono adeguate alle caratteristiche del gruppo che si è creato spontaneamente; i brani che si studiano devono riguardare autori, epoche e generi differenti; non ci si ritrova per preparare concerti, ma per percorrere insieme una stessa strada. Il percorso formativo è incentrato su valorizzazione delle diversità, rispetto delle storie individuali, ricerca costante di un ritmo e di una armonia di tutto il gruppo. Nei primi mesi di attività l’orchestra era riservata a studentesse e studenti del Liceo. A partire dal secondo anno l’orchestra ha accolto anche ragazzi e ragazze iscritti alla associazione musicale Mikrokosmos. Al momento, per quanto noto, l’orchestra del Liceo Respighi è l’unica orchestra giovanile della provincia di Piacenza aperta a chiunque, tra i 14 e i 19 anni, voglia entrarvi.

A riveder le stelle
DENTRO LA MOSTRA E LE CONFERENZE

L’Astrofotografia è una delle attività maggiormente praticate dal Gruppo Astrofili di Piacenza, associazione di promozione sociale operante nel tessuto culturale piacentino da oltre 40 anni e operativa da 20 anni presso il proprio Osservatorio Astronomico di Lazzarello, situato nel Comune di Alta Val Tidone. Il bicentenario della nascita dell’astronomo Lorenzo Respighi, originario di Cortemaggiore, è stata l’occasione per presentare ai piacentini i migliori risultati astrofotografici ottenuti da alcuni soci dell’associazione in alcuni decenni di attività. Alla mostra fotografica saranno esposti in particolare otto pannelli fotografici tematici: principali corpi del Sistema Solare, ovvero foto del Sole, di Venere, Marte, Giove e Saturno, nonché foto di rari “transiti” di Mercurio e Venere sul disco solare; un’intera sezione dedicata alla Luna, ai suoi “mari”, ai crateri e alle sue catene montuose; quattro pannelli dedicati alle variopinte Nebulose diffuse a emissione, a riflessione e oscure, ovvero i luoghi deputati alla formazione delle stelle; un pannello relativo alle Nebulose planetarie e ai Resti di supernova, che ci evidenziano gli stadi finali di vita delle stelle e, infine, le foto di numerose lontane Galassie.

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