“Quintavalla parla di sanità ma Piacenza aspetta ancora l’avvio del nuovo ospedale”

“Nonostante non capisca l’utilità di candidare persone che non riescono a dare alcun valore aggiunto al dibattito politico, credo che a tutto debba esserci un limite”. Così il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri dopo aver letto le stravaganti dichiarazioni del candidato dem all’assemblea legislativa Luca Quintavalla.

“Spero che le dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco di Castelvetro siano il frutto di qualche guru della comunicazione che crede nel detto ‘nel bene o nel male purché se ne parli’, ma sconsiglio con tutto il cuore all’aspirante consigliere Pd di continuare su questa linea, altrimenti si farà, politicamente, molto male”.

Ritirare fuori la litania dei tagli alla sanità applicati dal governo Meloni, poi, non solo denuncia una conoscenza nulla del tema, ma addirittura denuncia una pericolosa arretratezza politica.

“Luca Quintavalla – prosegue Tagliaferri – nel tentativo di dare alla propria candidatura un minimo di risalto, dimentica anche le basi della comunicazione politica nel campo della sinistra, dove l’assoluta aderenza al verbo dei leader (la cosiddetta narrazione tanto cara al Pd) presuppone almeno di essere aggiornati con le ultime versioni propinate dai vertici. La litania dei fondi tagliati dal Governo Meloni era proposta da Bonaccini ai tempi in cui strombazzava ai quattro venti l’autonomia differenziata richiesta per l’Emilia-Romagna. Dopo essere stato sbugiardato a suon di cifre, dopo che anche il suo staff ha fatto notare l’incontrovertibilità degli stanziamenti del governo a guida Fratelli d’Italia, ha dovuto cambiare versione. Consiglio quindi al candidato Pd di aggiornarsi quanto prima per rimanere nell’ortodossia tanto cara ai comunisti”.

Per Tagliaferri, infine, il cambio comunicativo del candidato alla presidenza della giunta De Pascale, testimonia in maniera plastica non solo l’estrema difficoltà e nervosismo di tutto il centrosinistra sul tema della sanità, con il crac dei conti fatto pagare a tutti noi pochi mesi fa e soprattutto con una pseudo riforma del settore emergenza urgenza che ha nei Cau l’immagine più terrificante, ma che si esplica con un decadimento generale dei servizi testimoniato dalla cancellazione delle ambulanze con medico, con tempi di attesa inaccettabili per ogni prestazione mediamente urgente e con un continuo rimando di responsabilità a case della salute e ai soliti medici di base che sta portando la sanità regionale ad un blocco generale.

“Se Quintavalla vuole continuare ad affermare assurdità di questo tipo, credo che dovrà proporsi all’ormai ex assessore Donini nel ruolo di esperto di relazioni pubbliche per continuare il suo percorso politico, ma per favore si astenga dal voler rappresentare un territorio come quello piacentino che, nonostante tutti i proclami roboanti, sta ancora aspettando la posa della prima pietra del nuovo ospedale”.

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