Taglio “sospeso” in Cittadella, il giudice decide il rinvio “Più tempo per approfondire il caso”

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Il taglio degli alberi di piazza Cittadella è ‘sospeso’ per il momento: è quanto emerso dalla prima udienza del giudice Antonino Fazio, che si è espresso questa mattina (11 settembre) sul ricorso presentato da Legambiente e da alcuni residenti di piazza Cittadella al fine di impedire il taglio dei quindici alberi di piazza Cittadella, previsto nell’ambito del progetto di riqualificazione della piazza, in particolare per consentire gli scavi per la realizzazione del parcheggio interrato. Secondo quanto riferito ai cronisti dall’avvocato Claudio Tagliaferri, che rappresenta gli ambientalisti insieme ai colleghi Umberto e Valeria Fantigrossi, “il giudice si è riservato di studiare il problema e in giornata comunicherà alle parti la sua decisione (una seconda udienza potrebbe già essere fissata per il 24 settembre, ndr), che in ogni caso sarà interlocutoria. In altre parole, valuterà se fissare una nuova udienza per ridiscutere i temi rimasti in sospeso oggi (quelli giuridico-processuali) oppure assegnare alle parti dei termini per depositare ulteriori atti difensivi per meglio approfondire i temi rimasti inesplorati”. Ciò che pare certo è che la questione non finisce qui. E dunque il giudice, secondo quanto riportato da Tagliaferri, “ha disposto che nel frattempo il Comune non chieda a Piacenza Parcheggi di abbattere gli alberi: c’è una moratoria, una sospensione dell’abbattimento almeno fino al termine di questo procedimento”.

Quella su cui puntano i promotori è una questione di salubrità dell’aria: la tesi sostenuta è quella secondo cui l’abbattimento delle piante causerebbe un peggioramento della (già non ottimale) qualità dell’aria e un innalzamento delle temperature. Il ricorso, presentato il 26 agosto secondo l’ex articolo 700 del codice di procedura civile da Legambiente Piacenza e Legambiente nazionale insieme ad alcuni residenti in Piazza Cittadella o nelle vie limitrofe, è “teso a rappresentare l’inconciliabilità del progetto con il diritto alla salute e all’ambiente e sostanzialmente di inibire il taglio delle piante ritenute monumentali ex lege”, come spiega Legambiente Piacenza in una nota. Il cantiere in piazza Cittadella, di fatto, non è mai partito. Nella tarda serata del 26 agosto erano state montate le transenne per delimitare l’area, poi il presidio degli ambientalisti ha bloccato l’avanzare delle motoseghe chiamando in causa la polizia locale, i dirigenti della questura e i carabinieri dell’ispettorato del lavoro. Sulla scorta di tutto ciò, e soprattutto del ricorso presentato il giorno precedente, si era deciso di attendere il responso del giudice. Responso che è arrivato oggi e che prospetta un ulteriore rinvio dell’inizio dei lavori.

“Ci rimettiamo alla decisione del giudice – commenta Laura Chiappa, presidente di Legambiente Piacenza -, attendiamo speranzosi che possano essere tutelate al massimo queste alberature e con loro la stazione di piazza Cittadella, per pensare così a un progetto completamente diverso per questo luogo. Abbiamo raccolto oltre 19mila firme, tra la petizione on line e quella cartacea. E’ evidente che c’è, da parte dei cittadini di Piacenza e della provincia, un’altra idea di sviluppo della piazza”.

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