Assicurazioni, personale in mobilitazione

Da piazza Cordusio a Milano, salotto della finanza che “conta”, parte domani la mobilitazione ampia, articolata e diffusa dei lavoratori delle assicurazioni che, a due anni dalla scadenza, chiedono con determinazione Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

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Comunicato stampa

Da piazza Cordusio a Milano, salotto della finanza che “conta”, parte domani la mobilitazione ampia, articolata e diffusa dei lavoratori delle assicurazioni che, a due anni dalla scadenza, chiedono con determinazione Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Le trattative si sono rotte perché l’Ania ha abbandonato la pratica della ricerca di soluzioni condivise, che ha sempre caratterizzato le relazioni industriali del settore, per tentare un’offensiva avventuristica e ideologica tesa a rimettere in discussione diritti e tutele previste dalle norme vigenti; l’obiettivo è quello di scardinare l’impianto contrattuale e ridimensionare pesantemente il ruolo e la capacità negoziale del sindacato.

L’offerta economica delle imprese di assicurazioni, quel 5,74% che non recupera nemmeno l’andamento inflattivo, è offensiva nei confronti di una categoria di lavoratrici e lavoratori che, con il loro impegno e la loro professionalità, garantiscono all’industria assicurativa italiana andamenti tecnici e raccolta premi in netta ripresa, insieme a utili e dividendi assolutamente positivi e in controtendenza rispetto ad altri settori dell’economia nazionale.

Le imprese chiedono moderazione salariale solo ai dipendenti e non al top management, che percepisce compensi stratosferici addirittura superiori al settore bancario; vogliono inoltre forme esasperate di flessibilità e di fungibilità nell’organizzazione del lavoro, accompagnate da inaccettabili richieste di modifica degli orari che, nella sostanza, introducono un aumento degli stessi a costo zero. Nei prossimi giorni presidi d lavoratrici e lavoratori delle assicurazioni occuperanno le piazze “importanti” delle assicurazioni a Trieste, Roma, Torino, Napoli, Bologna per confrontarsi con la cittadinanza e illustrare le profonde contraddizioni di un settore che, secondo dati riportati dall’Isvap – l’Authority di vigilanza del settore – in una recentissima audizione al Senato, ha aumentato in due anni del 45%, le tariffe assicurative dell’assicurazione obbligatoria, qual’é la Rcauto. Un vero e proprio salasso per le famiglie italiane, già pesantemente colpite dalla crisi economica e sociale e un ulteriore fattore di incremento dell’inflazione in un paese dove il trasporto su gomma rappresenta ancora la principale modalità di veicolazione delle merci.
Un primato negativo per il nostro Paese di cui faremmo volentieri a meno: le tariffe auto più care d’Europa a fronte di un servizio di liquidazione dei sinistri e più in generale all’utenza, tra i peggiori in Europa.

Queste ed altre saranno le questioni che vedranno il sindacato di settore impegnato in iniziative pubbliche di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, insieme alle associazioni dei consumatori. Nel frattempo, tutte le attività degli enti bilaterali e paritetici del settore vengono
congelate.
Nei prossimi giorni si terranno assemblee in tutte le imprese di assicurazioni,
finalizzate alla crescita progressiva della mobilitazione e, se la situazione non si
sbloccherà, nel mese di gennaio si terrà una grande manifestazione nazionale con
sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese.
Le Segreterie nazionali di categoria auspicano che l’Ania riprenda il dialogo sociale
interrotto e abbandoni suggestioni e derive “ideologiche”, riaprendo un confronto
proficuo e veloce, che possa determinare una soluzione condivisa e un giusto
riconoscimento economico alla categoria, senza stravolgere diritti e tutele
consolidate.
Nel caso la risposta delle imprese fosse negativa, la lotta continuerà con
determinazione e tenacia, qualità che la categoria ha già dimostrato di possedere e
di saper usare.
Le Segreterie Nazionali
FIBA/CISL FISAC/CGIL F.N.A. SNFIA UILCA

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