Morpho, a Brindisi per fare il colpaccio IL PUNTO

Prosegue la serie di tre partite proibitive per la Morpho: la prima è stata la scorsa con Pistoia, l’ultima sarà di nuovo in casa, con Barcellona ed in mezzo la trasferta a Brindisi. I pugliesi seguono a ruota il trio di testa (Scafati, Reggio Emilia e Pistoia), cacciati fuori dall’elite domenica scorsa da Reggio nel big match della giornata.

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Se la cosa può consolare, è stata una bellissima partita. Domenica scorsa al PalaBanca la Morpho ha affrontato a testa alta una delle prime della classe, reggendo il confronto fino a pochi minuti dalla fine, quando purtroppo è uscita la maggior esperienza e l’enorme livello tecnico di alcuni giocatori di Pistoia. Mi riferisco in modo particolare ad una penetrazione di Dwight Hardy e ad un glaciale tiro da tre di Giacomo Galanda nel finale. Due canestri che hanno tagliato le gambe a Piacenza. Se poi ci concedessimo di indossare per una volta la maglia con la scritta UCP, verrebbe spontaneo sottolineare anche un paio di dubbi fischi arbitrali, decisamente non casalinghi, soprattutto un fallo non rilevato su Voskuil, che ha fatto carambolare il pallone in mano a Pistoia, portando Piacenza da una situazione di potenziale -1 ad una di reale -5. Pistoia comunque ha meritato la vittoria perché più lucida e incisiva quando il pallone scottava. Peccato. Al di là dell’età di alcuni giocatori, la Morpho è giovane come squadra e partite come quella con Pistoia servono anche a crescere e forse già da venerdì si potrà
raccogliere qualche frutto.

Tre partite proibitive, la prima è stata la scorsa con Pistoia, l’ultima sarà di nuovo in casa, con Barcellona ed in mezzo la trasferta a Brindisi. I pugliesi seguono a ruota il trio di testa (Scafati, Reggio Emilia e Pistoia), cacciati fuori dall’elite domenica scorsa da Reggio nel big match della giornata. I freschi vincitori della Coppa Italia, avranno, in casa con Piacenza, la pressione sulle spalle per non perdere contatto con le prime e quindi la possibilità di andare in SerieA direttamente. Ma Brindisi oggi non è una squadra in salute. Ancora fuori il capitano, l’ala italo-albanese Klaudio Ndoja (sostituito in quintetto da Matteo Formenti), l’Enel ha qualche problema anche col play, il mancino di Memphis, Greg Renfroe, non ancora completamente recuperato da un infortunio alla spalla, ma comunque messo in discussione anche a livello tecnico (si parla di un ricorso al mercato per sostituirlo). Dalla panchina entra come suo cambio il giocatore che ha preso il posto del nostro Simoncelli, Marco Giuri, play-guardia trascinante, che ha dato un fondamentale contributo a Brindisi nelle Final Four di Coppa.

I punti di forza della squadra brindisina sono i lunghi, il 2.05 serbo ex-Partizan, Dejan Borovnjak e l’italo americano Craig Callahan, una massiccia ala-centro, forte dentro e fuori l’area pitturata, che ha sempre dato più di un dispiacere a Piacenza negli incontri precedenti. A loro si è aggiunto di recente il 2.14 polacco, ex-Casalputerlengo e Treviso, Jacub Wojciechowski. Punta di diamante dell’attacco dell’Enel rimane in ogni caso la guardia Jimmy Lee Hunter, giramondo, partito come Renfroe da Memphis, con punti nelle mani e spesso rivelatosi un vero clutch player.

La partita è chiaramente tutta in salita per la Morpho, che dovrà ripetersi almeno ai livelli tenuti con Forlì e Pistoia per giocarsi le sue carte. Il colpaccio secondo me non è impossibile. La svolta potrebbe arrivare da due giocatori. Dwayne Anderson, se manterrà la concentrazione sulle cose utili da fare per tutta la partita, senza perdersi in duelli personali (come con Bobby Jones), può spazzare via i lunghi Enel. Passera (FOTO), se non si limiterà ad un solo tiro in tutta la partita come domenica scorsa, può condurre le danze e aprire la scatola della difesa brindisina.

Appuntamento venerdì sera ore 21.00, Rai Sport 2.

Il Maestro

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