Fermata la coca dei “Flinstones”, due arresti alla Besurica foto

Un’attività di spaccio che proseguiva ormai da un paio anni. Un giro da migliaia di euro, portato avanti tra il quartiere della Besurica e Gossolengo, che coinvolgeva giovani e giovanissimi, soprattutto nel week end. A fermare tutto ci hanno pensato i carabinieri del nucleo investigativo, al termine di una nuova operazione antidroga condotta con successo sul territorio: questa volta è stata denominata “Flinstones”, dal nome con cui venivano chiamate le dosi di cocaina acquistate dai clienti. Droga dall’alto principio attivo e dall’effetto particolarmente potente che è costata l’arresto ad una coppia di piacentini di 35 e 29 anni, entrambi incensurati.

I loro affari gravitavano principalmente nella zona della Besurica, dove i due attendevano i clienti. Tanti secondo i carabinieri, che nel corso dell’operazione ne hanno segnalati cinque come assuntori. Il blitz dei militari guidati dal capitano Rocco Papaleo è scattato dopo una lunga attività di controllo: la coppia è stata fermata a bordo di un’auto con la quale probabilmente avrebbero raggiunto un cliente. Addosso avevano in tutto venti dosi di cocaina, già pronte per essere vendute, che hanno detto essere per uso personale. La loro posizione si è aggravata a seguito delle perquisizioni all’interno delle loro abitazioni dove è stato rinvenuto altro stupefacente ed un bilancino insieme al materiale per il confezionamento delle dosi. In casa del 35enne, considerata la figura principale, sono saltate fuori anche due armi, una scacciacani priva del tappo rosso e soprattutto una seconda pistola, nascosta in un comodino, detenuta illegalmente con numerosi proiettili. Per gli inquirenti la cocaina arrivava da fuori Piacenza, in particolare dal milanese, anche se ulteriori accertamenti, che riguardano anche la clientela fra cui figurerebbero diversi calciatori di squadre dilettantistiche, sono al momento in corso. L’arresto dei due piacentini è stato convalidato: si trovano al momento ai domiciliari.

“Si tratta di un giro di spaccio che andava avanti da lungo tempo – ha evidenziato Papaleo – e che in questo caso non interessava una zona degradata ma un quartiere residenziale e coinvolgeva due giovani incensurati con un’attività lavorativa stabile. Un’ulteriore segnale della diffusione a tutti i livelli della piaga della droga e in particolare della cocaina, contro la quale stiamo conducendo una battaglia serrata”.

L’intervista al capitano Papaleo