A Giancarlo Spezia di Pianello l’Oscar dei costruttori di macchine agricole

Consegnato a Giancarlo Spezia di Pianello (Piacenza)  l’Oscar dei costruttori di macchine agricole per la “Novità Tecnica” del 2018 all’Eima di Bologna.

La cerimonia di premiazione si è svolta nella prestigiosa sala di Palazzo Re Enzo durante la cena di gala per la chiusura dell’Esposizione Internazionale delle Macchine Agricole (Eima) che ha registrato un record di presenze con 317mila visitatori e ben 1.950 espositori. Il premio è stato consegnato dal nuovo presidente della Unione Nazionale dei Costruttori di Macchine Agricole, Alessandro Malavolti.

La Spezia Srl Pianello Val Tidone, “Tecnovit”, è così giunta al sesto trofeo, il quinto consecutivo. Un risultato che testimonia l’impegno dell’Ingegner Giancarlo Spezia e dei suoi collaboratori “per mantenere una azienda, pur piccola, costantemente sulla cresta dell’onda, sotto i riflettori internazionali, puntando su scelte di alta tecnologia”.

“Il nostro stand a Bologna – dichiara, soddisfatto Spezia – ha avuto un grande numero di visite di qualità, con molti operatori stranieri desiderosi di conoscere le nostre soluzioni innovative. Ora guardiamo ai mercati esteri con più interesse e decisione. Per questo abbiamo costruito una nuova sede, sempre a Pianello, che ci consentirà di aumentare i nostri volumi produttivi.”

Dopo il premio di Bologna è arrivato anche un invito a collaborare da parte del Politecnico e della Facoltà di Agraria di Torino per un progetto di elettrificazione delle macchine agricole.

“L’immagine di alta tecnologia – spiega l’ingegnere- ci apre le porte a collaborazioni prestigiose, come quelle recentemente varate con la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino e la Facoltà di Agraria di Torino che ci hanno invitato a partecipare ad un grande progetto di ricerca sulla elettrificazione delle macchine agricole”.

“Siamo l’unica azienda non piemontese coinvolta. Il mondo accademico ci riconosce una serie di competenze difficilmente ritrovabili sul territorio nazionale. Questo riconoscimento ci consente di restare costantemente in contatto con la ricerca universitaria di alto livello acquisendo sempre maggiori conoscenze scientifiche e tecniche.”

“Il premio dell’Eima – conclude Spezia – ho voluto dedicarlo alla memoria del professor Romano Demaldè, caro amico e collega negli anni in cui insegnavo alla Università Cattolica di Piacenza, prematuramente scomparso e che ricorderemo in una giornata a lui dedicata il giorno 11 dicembre alla facoltà di Agraria”.

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