Il Piacenza Rugby espugna Cecina e si porta in vetta alla classifica

Chi credeva fosse scritta, dovrà ricredersi. La partita di domenica tra Piacenza e Cecina è stata una lotta, che al contrario del risultato (34 a 15 per la nostra “valorosa compagine”) ha rivelato l’importanza di essere sempre concentrati

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Chi credeva fosse scritta, dovrà ricredersi. La partita di domenica tra Piacenza e Cecina è stata una lotta, che al contrario del risultato (34 a 15 per la nostra “valorosa compagine”) ha rivelato l’importanza di essere sempre concentrati. E che Cecina è esattamente ciò che ci si aspettava: ragazzi con tutto da guadagnare, una squadra che gioca ogni palla disponibile e che non si perde mai d’animo, rivelando grande carattere e la decisione di dire la propria, al ritorno dopo anni in serie B.

Come detto, invece, il Piacenza ha fornito una prestazione che per tutto il primo tempo ha fatto temere di essere regrediti, dimenticandosi quanto di buono si è fatto e si sa sempre fare. La difesa fa acqua per la magdior parte dei primi 50 minuti, e l’attacco è poco produttivo. Solo alcuni errori degli avversari e una grande presa di coscienza nell’intervallo hanno permesso di raddrizzare la partita, con una maggiore attenzione nei punti d’incontro e un attacco più organizzato.

La partita inizia in realtà bene, con il continuo attacco e un buon piede di Robuschi, che sfrutta errori degli avversari e trasforma due calci piazzati, portando il piace sul 6-0 dopo pochi minuti. Per come si gioca però, nelle fila piacentine si inizia a sentire che c’è qualcosa che non funziona. I trequarti non riescono ad essere incisivi, e i passaggi non filano più lisci, anche per colpa (o per merito) della difesa arrembante dei toscani.

Gli errori però sono sempre tanti, e nei primi trenta minuti il risultato si attesta sul 12-0.  A questo punto però, l’unione della consapevolezza di non essere al meglio e la consecutiva confusione, danno campo libero agli avversari. Un giallo a Franchi per placcaggio pericoloso da un’ulteriore spinta al Cecina, che ha la possibilità di giocare, e trasforma un calcio di punizione per il temporaneo 12-3. Per fortuna, il primo tempo finisce mettendo le squadre al riposo.

Il Piacenza però sembra attraversare un momento di crisi, la difesa funziona poco e l’attacco è sterile, si cerca di fallare i buchi come si può ma il Cecina approfitta dell’entusiasmo e va a segnare. Le cose iniziano a farsi grigie. E i cecinesi raddoppiano. Con un azione un po’ confusa riesce a portarsi sulla linea dei cinque e ad aprire la palla al largo, dove purtroppo il numero esiguo di giocatori schierati apre pampas argentine per l’accesso alla nostra meta. Risultato: 15-12 e una grandissima paura che serpeggia tra noi emiliani.

Ma questa è la svolta. Forse una presa di coscienza, forse la voglia di non buttare tutto ancora una volta, come spesso è accaduto l’anno scorso, o probabilmente entrambe, danno energia e lucidità al Piacenza.

Inizia il contrattacco.
Pochi minuti dopo la meta subita rientra in campo Franchi, e si materializza un calcio di punizione che riporta il risultato in una parità più rassicurante.
Da qui in poi, praticamente comincia un’altra partita: il Piacenza è più organizzato, più sicuro e più fiducioso. Pochi minuti dopo infatti mette sul piatto un’ottima ripartenza da mischia a metà campo che fornisce una palla un po’ sporca a Muzzin, schierato all’ala dopo l’entrata di Luccardi a mediano di mischia, che però vola sulla fascia, e dopo aver saltato l’estremo rientrando all’interno schiaccia in meta. La trasformazione non entra (per l’unica volta nella partita) e il risultato fa sul 20 a 15.
I nostri hanno ormai recuperato la calma necessaria per una partita del genere e si gettano sempre in attacco; in questo modo, riescono a portarsi spesso al’interno dei ventidue avversari, e negli ultimi venti minuti di partita segnano una seconda meta, con un drive della mischia, quest’oggi dirompente in ogni momento della partita. Ancora Robuschi alla trasformazione permette di portare il risultato sul 27-15.

Il Cecina continua ad attaccare tutto e a placcare tutto quello che passa dalle loro parti, ma ormai il tempo rimasto è poco e la nostra squadra si è ormai essa a girare bene, tanto che c’è tempo, proprio sullo scadere, di segnare un’ulteriore meta, con Alberti, che sfrutta un “carrettino” sugli sviluppi di una touche per portare il cestino della merenda fino a destinazione. La partita finisce proprio sulla trasformazione di Robuschi, e il risultato viene definitivamente fissato sul 34-15.

In conclusione, non un’ottima partita, da parte di entrambe le formazioni, ma sicuramente ricca di emozioni e in bilico per la maggior parte del tempo (di fatto o in potenza. Come ho potuto sentire dalla panchina, lo stesso coach Pagani ad un certo punto ha esclamato “se si continua così, la vedo brutta”).
Alla fine però il risultato è quello che conta. E il 34-15, in concordanza con i risultati delle altre partite, consegna il primato nel campionato ai nostri ragazzi, oltretutto in solitaria. Alla seconda giornata certamente non vuol dire niente, ma il fatto in se  una conquista non da poco. Forza Piacenza!

Luca Baracchi

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