Cassazione, stop alla cannabis “light”. Murelli e Pisani “Finalmente, tutelata la salute”

“Finalmente una sentenza, quella della Cassazione, che mette la parola fine: la cannabis cosiddetta “legale” è illegale. Il concetto è chiaro: la droga fa male e lo Stato non può legittimare la diffusione di stupefacenti. Punto. La Suprema corte ha così riconosciuto un principio che da sempre la Lega aveva contrastato. Purtroppo, sono tantissimi i ragazzi che utilizzano in modo superficiale alcol e droghe, per rispondere a mode e senza rendersi conto degli effetti a lungo termine che avranno sul loro fisico e sulle loro menti”.

Lo affermano i parlamentari piacentini del Carroccio, Elena Murelli e Pietro Pisani, dopo che la Cassazione ha deciso di vietare i prodotti a base di cannabis light (cioè con un basso principio attivo di Thc, quello che dà l’effetto stupefacente della marijuana), fatti salvi quelli per uso medico.

«Bene hanno i fatto i giudici della Suprema corte – continuano i parlamentari della Lega – a ribadire che il riferimento di legge resta il Testo unico sulle droghe, il quale consente di vendere solo sostanze “in concreto prive di efficacia drogante”».

La Cassazione, poi, rilevano i parlamentari piacentini, non ha dato un’interpretazione parziale «ma si è espressa a sezioni unite, cioè ha deciso nel modo più autorevole possibile». Le sezioni unite, infatti, intervengono in caso di disaccordo tra le varie sezioni.

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