Rsu Inps, Inail, Inpdap: “Si tagliano i servizi e non si riducono spese inutili”

La spending rewiew taglia solo i servizi e non razionalizza le spese. E’ l’accusa mossa dai rappresentanti sindacali degli enti previdenziali Inps, Inpdap, Inail, Gianni Bernardini, Giandomenico Tolomeo, Francesco Arbasi, Monica Vernasca, Ernestina Ferrari, Manuela Marzoli, riuniti oggi in conferenza stampa. Questa mattina si e’ tenuto un volantinaggio per informare la popolazione. E’ previsto un taglio a livello nazionale di 300 milioni di euro, il che comporta il blocco del turnover e un taglio del fondo di produttività.

Invece di procedere con l’unificazione dei tre enti, con una riduzione delle spese per quanto riguarda affitti e utenze delle sedi, oltre all’elimiazione di consulenze esterne, si preferisce ridurre lo stipendio dei dipendenti (circa 200 in tutti), con ricadute poi sui cittadini, che dovranno attendere di più per la gestione di pratiche previdenziali, indennità di disoccupazione ed altri servizi. Per non parlare poi della riduzione degli ispettori proposti ai controlli, proprio in un momento in cui si parla di lotta all’evasione. “Siamo stanchi  – dicono – di essere considerati, in quanto dipendenti pubblici, il bancomat dello Stato, insieme ai pensionati”. Questi tagli in realtà preludono, sostengono i rappresentanti sindacali, alla privatizzazione delle attività svolte dalle tre centrali previdenziali. Con il rischio che il controllato (società private) diventi il controllore.