Un taglio da 3 milioni e 100 mila euro per la Tari con le risorse del Governo

Un taglio da 3 milioni e 100 mila euro per la Tari nel Comune di Piacenza, un provvedimento destinato ad utenze non domestiche della città per il 2020.

Ad annunciare la misura, contenuta in una delibera approvata dalla giunta Barbieri, l’assessore al bilancio Paolo Passoni. Nei giorni scorsi era stato già anticipato l’annuncio di una corposa sforbiciata alla tassa rifiuti, coperta per 2 milioni e 200 mila euro dai fondi Covid arrivati dal Governo, già incamerati con una variazione di bilancio all’inizio dell’estate. I restanti 900 mila euro sono stati reperiti nell’avanzo di bilancio di palazzo Mercanti. La misura, sottolinea Passoni, andrà a beneficio non solo di categorie economiche, ma anche di associazioni, società sportive, attività culturali. Non è stata accolta invece la proposta della minoranza di destinare risorse per la realiazzazione del nuovo asilo di Borgotrebbia.

Il taglio riguarderà in toto la Tari, già a partire dalla prima rata, andando oltre le indicazioni dell’autorità Arera, ed è stato calcolato con percentuali variabili che hanno tenuto conto, sottolinea Passoni, non solo del periodo di chiusura ma anche delle possibilità di ripresa dei beneficiari. Ecco quindi un taglio del 50 per cento per cinema e teatri, scuole paritarie, impianti sportivi, agenzie viaggi, ristoranti, trattorie, negozi e botteghe artigianali tipo parrucchieri e estetiste; il taglio del 40 riguarda musei, biblioteche, parrocchie e oratori, artigiani (falegnami, idraulici…), carrozzerie, banchi di mercato di generi alimentari; percentuale del 30 per cento per autorimesse, studi professionali, edicole, mercati coperti; del 15 per cento farmacie e para farmacie, pane e pasta, macellerie, ortifrutto e pescherie, dell’8 per cento banche e istituti di credito.

Non sono previste riduzioni per scuole pubbliche (il pagamento della Tari spetta allo stato), magazzini logistica, pubbliche amministrazioni, case di cura e riposo, ospedali, supermercati di medie e grandi dimensioni.

LA NOTA DEL COMUNE DI PIACENZA

A seguito dell’emergenza epidemiologica COVID 19 l’Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente (ARERA) con delibera del 5 maggio 2020 ha previsto una serie di riduzioni incidenti sulla parte variabile della tariffa TARI per tener conto della minore produzione di rifiuti conseguente alla chiusura di numerose utenze non domestiche, commisurate anche ai giorni di chiusura delle attività e distinguendo tra riduzioni obbligatorie e riduzioni facoltative.

Per fornire un sostegno maggiore alle utenze non domestiche fortemente colpite dall’emergenza sanitaria, l’Amministrazione Comunale ritiene opportuno concedere alla quasi totalità delle utenze non domestiche riduzioni tariffarie più ampie rispetto a quelle disposte da ARERA (riguardanti sia la quota variabile che la quota fissa della tariffa) che tengano conto del periodo di chiusura ma anche della diversa capacità di ripresa economica delle varie categorie dopo la fase di lockdown. Le riduzioni introdotte dall’Amministrazione Comunale pertanto rispettano ed eccedono il minimo regolatorio imposto dalla delibera di Arera ed inoltre sono coerenti con la
nto degli effetti economici generati dai provvedimenti di chiusura delle attività oltrechè degli effetti di riduzione della produzione di rifiuti.
Quindi per riassumere: per l’anno 2020 sono riconosciute riduzioni tariffarie (sull’intera quota della tassa rifiuti) per quelle categorie non domestiche che, a causa dell’emergenza sanitaria COVID, siano state costrette a sospendere la loro attività o a esercitarla in forma ridotta o che più di altre abbiano subito una riduzione di mercato nella fase di riapertura. Parliamo di negozi, artigianato, alberghi, imprese, ristoranti, bar, parrucchieri, partite IVA, cinematografi e teatri, ma anche di associazioni, società sportive, parrocchie, oratori e tanti altri. Come dicevo, una scelta che va oltre alle previsioni minime di ARERA e che portiamo avanti nonostante l’assenza di risorse ad hoc per i Comuni sulle riduzioni minime previste da ARERA e che finanziamo con il nostro bilancio.

Le riduzioni tariffarie di cui sopra comportano per il Comune una spesa stimata in 3.100.000 euro, di cui 2.200.000 euro saranno finanziate con i fondi COVID e euro 900.000 con l’applicazione di una quota dell’avanzo di amministrazione disponibile. Le riduzioni saranno già applicate con la prima rata che scadrà il 30 settembre p.v..

Ricorderete poi che la Giunta comunale ha a suo tempo disposto l’esenzione dal canone COSAP fino al 31.10.2020 per le nuove occupazioni e gli ampliamenti esterni dei pubblici esercizi di somministrazione. Oggi si ritiene opportuno introdurre una disposizione che preveda l’esenzione TARI delle predette occupazioni nel periodo in cui, a seguito del COVID, è stata appunto disposta l’esenzione COSAP.

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