Giornata della Memoria. “Ognuno e’ testimone dell’orrore dell’Olocausto” FOTOGALLERY foto

Numerose le autorità presenti al giardino della Memoria per la celebrazione ufficiale in ricordo delle migliaia di vittime dello sterminio nazifascista.

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“Un Paese che non è custode della propria storia, anche nei suoi risvolti più duri, non può avere futuro. Ed è con questa consapevolezza che oggi tributiamo il nostro omaggio commosso a tutte le vittime della follia del nazifascismo”. Sono queste alcune delle parole del discorso che il sindaco Roberto Reggi  ha dedicato nel Giorno della Memoria. La celebrazione ufficiale è avvenuta questa mattina presso il giardino della Memoria dello Stradone Farnese, ed ha visto la partecipazione di tutte le autorità piacentine. GUARDA LA FOTOGALLERY COMPLETA DELLE CELEBRAZIONI

“Gli alberi di questo giardino – continua Reggi – spogliati dal rigore dell’inverno, portano alla mente di ciascuno di noi la fragile condizione degli internati nei campi di concentramento. Così commemoriamo, nell’anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, coloro che si opposero al nazismo a rischio della loro stessa vita e quanti furono violati e umiliati da quell’insana ideologia di morte”.

A rendere omaggio alla vittime dell’Olocausto è intervenuto anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi: “Abbiamo l’obbligo di cercare la verità e comprendere come, in un’Europa culla della civiltà, sia potuto accadere uno sterminio simile. Dobbiamo difendere i diritti della persona e riprenderci quella dignità della persona che troppe volte nel corso del secolo scorso è stata dimenticata. Ognuno di noi, come ricorda Elie Wiesel, deve farsi testimone di quello che è successo, per trasmettere alle generazione future il ricordo dell’orrore dell’Olocausto”.

Nel corso della cerimonia sono anche intervenute due studentesse dei licei Gioia e Colombini, che hanno raccontato l’esperienza del viaggio della memoria a Mathausen che il Comune di Piacenza  ha organizzato lo scorso anno. “Il viaggio ci ha permesso di toccare fisicamente i luoghi dove sono stati deportati migliaia di ebrei, capendo tutto l’orrore che è avvenuto tra quello mura”. Al termine della cerimonia, don Bruno Crotti ha benedetto il giardino e il monumento dedicato alle vittime dell’Olocausto.

In allegato a fondo pagina i discorsi integrali di Reggi e Trespidi. IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

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Discorso Reggi

Discorso Trespidi

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