Dario Ballantini pittore in mostra alla Casa Iori VIDEO   foto

Taglio del nastro questo pomeriggio, alla Casa d’Aste Iori, per la personale "Identità artefatte" dell’artista Dario Ballantini. Un artista a 360 gradi: Ballantini è uno dei più noti imitatori italiani (indimenticabili le sue performance nei panni di Valentino, papa Francesco, Michela Vittoria Brambilla, Roberto Maroni solo per citarne alcuni), è attore ed anche pittore

Taglio del nastro alla Casa d’Aste Iori, per la personale “Identità artefatte” dell’artista Dario Ballantini. Un artista a 360 gradi: Ballantini è uno dei più noti imitatori italiani (indimenticabili le sue performance nei panni di Valentino, papa Francesco, Michela Vittoria Brambilla, Roberto Maroni solo per citarne alcuni), è attore ed anche pittore.

La pittura, come ci ha spiegato lui stesso, è una passione che ha contraddistinto tutta la sua vita. “Ho sempre dipinto – ha detto  -, sin da bambino volevo fare il pittore, oltre che il trasformista. Sono di Livorno, mio padre dipingeva così come i miei zii”.

“Creatività innata – così l’artista ha definito la sua voglia di esprimere i suoi pensieri e gli stati d’animo sulla tela che è maturata grazie gli studi al liceo artistico. Seguendo l’esempio di Amedeo Modigliani, celeberrimo artista livornese. “Un artista – ha spiegato Ballantini – che ha aperto la via dell’espressionismo andando verso una pittura sofferta che racconta in maniera drammatica l’essere umano”. Così avviene anche nei quadri di Ballantini: veloci e coloratissime campiture, stese con la tela a terra, per non perdere nemmeno un attimo di gestualità, contraddistinguono gli ultimi lavori dell’artista. Quadri dove vibranti figure umane emergono evocative insieme ad un universo di stati d’animo.

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LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
Dopo il successo alla Art Moor House di Londra è in arrivo anche a Piacenza “Identità Artefatte: Dario Ballantini” la mostra che la Iori Casa D’Aste ospiterà negli spazi espositivi di via P. Cella dal 24 al 27 ottobre 2013.?Si tratta del primo degli appuntamenti dedicati ad importanti artisti contemporanei che la Iori Casa D’Aste ha deciso di organizzare per portare all’interno del panorama culturale piacentino eventi dal respiro internazionale. Dopo il successo del Galà de l’art di Montecarlo, la Iori Casa d’Aste si conferma ancora una volta come punto di rifermento non solo nel mercato dell’arte antica e moderna ma anche nella promozione dell’arte contemporanea.

“Identità Artefatte” è l’ultima mostra personale che consacra Dario Ballantini, come uno dei più promettenti e talentuosi tra gli artisti contemporanei italiani. Un percorso attraverso una serie di opere che raccontano di un pittore che per tutta la vita ha cercato di esprimere l’assurdità del mondo contemporaneo attraverso una personale interpretazione dei volti. Volti come specchio dell’animo, volti come maschere che nascondono verità e dolori. Non a caso l’artista che più ha segnato la sua carriera è Modigliani che scopre ancora giovanissimo durante un soggiorno parigino.

Entrambi livornesi, partono dalle fisionomie umane per dare forma a sentimenti e passioni. Ma se per Modigliani sono la linearità e le tinte tenui a predominare, in Ballantini sono il colore e il gesto istintivo a prendere il sopravvento. Nascono così tele, che nei primi anni della sua produzione, guardano ad un estetica cubista per poi trasformarsi sempre più in opere cariche di espressionismo e informalità. Veloci e coloratissime campiture, stese con la tela a terra, per non perdere nemmeno un attimo di gestualità, contraddistinguono gli ultimi lavori dell’artista. Quadri dove la figura umana emerge insieme all’universo di stati d’animo che essa ha evocato. Non è ben chiaro se i neri cupi, i rossi passionali o gli ironici gialli tratteggino i sentimenti altrui o quelli dell’artista, quello certo è che la loro contemplazione è in grado di provocare nello spettatore un universo di reazioni emotive. È questa la vera missione di Ballantini: esplorare ed analizzare la realtà per poi trasformarla in qualcosa di diverso ma semanticamente affine. Lo fa ogni giorno, quando instancabilmente immortala in schizzi e disegni la sua interpretazione del mondo. Lo fa come attore quando trasforma lo star system internazionale in un geniale palcoscenico di vizi e virtù contemporanee.

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