Dalla Spagna a Piacenza per imparare i segreti dell’innovazione sociale

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Gabriela Rosenova è una giovane che aspira a diventare imprenditrice e realizzare progetti di innovazione sociale: di origine bulgare, ma cresciuta ad Alicante, in Spagna, questa Dottoressa in Scienze dell’Educazione, con un Master in Risorse Umane, in questi giorni è arrivata a Piacenza per conoscere da vicino TICE, la realtà emiliana che si occupa di psicologia, apprendimento e ricerca.

Diventare innovatori sociali attraverso lo strumento dell’imprenditoria è un sogno coltivato da molti tra le generazioni più giovani, ma non è semplice da realizzare. Per questo, lo scambio e la trasmissione di conoscenze tra chi ha già maturato molta esperienza nel campo e chi aspira a creare una nuova realtà sono fondamentali per diffondere l’imprenditoria sociale. A tal proposito, è nato Erasmus per giovani imprenditori, il programma di scambio transfrontaliero che offre a aspiranti imprenditori l’opportunità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro Paese dell’Unione Europea. La trasmissione di esperienze avviene nell’ambito di un periodo di lavoro presso la sede dell’imprenditore esperto, il quale aiuta il collega più giovane ad acquisire le competenze necessarie a gestire una piccola impresa. L’imprenditore ospitante ha l’occasione di considerare la propria attività sotto nuovi punti di vista, collaborare con partner stranieri e informarsi circa nuovi mercati.

Gabriela Rosenova è tra gli aderenti al progetto, ed è arrivata presso la sede di TICE di via Guglielmo de Meis per conoscere Neurodivergent Hub, progetto che, sostenuto da Fondazione Tim e Fondazione di Piacenza e Vigevano, mira a promuovere l’imprenditoria sociale digitale in ragazzi e adulti con disturbi del neurosviluppo.  “Ho deciso di partecipare a questo progetto – spiega Rosenova – perché le barriere di accesso al mercato del lavoro sono sempre più alte, e uno dei gruppi più colpiti sono le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo. Uno dei miei obiettivi è quello di avviare un’attività in proprio che mi permetta di aiutare le persone con disabilità a sviluppare il loro pieno potenziale e ad accedere con successo al mercato del lavoro. Con questo proposito ho contattato TICE, e quando mi hanno scritto per propormi di partecipare al progetto Neurodivergent Hub ho capito che mi trovavo di fronte a un’enorme opportunità di apprendimento, che mi avrebbe fornito le conoscenze e l’esperienza necessarie per raggiungere il mio obiettivo in un futuro non troppo lontano”.

L’aspirante imprenditrice sarà seguita in particolare dal Dottor Luca Vascelli, coordinatore del progetto: “Sapere di poter replicare un nostro progetto in altri Paesi europei significa molto per me. Nell’imprenditoria sociale poter diffondere un progetto, trasmettendo conoscenze e consentendo di replicarlo in altri contesti, significa infatti aumentare il numero di persone che potenzialmente possono ricevere un beneficio, oltre a diffondere in modo sistemico la propria visione e modalità operativa”.

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