Si chiude un anno “grigio” per la qualità dell’aria, 47 sforamenti in città nel 2022

Un anno particolarmente “inquinato” quello che si è appena concluso per la città e la provincia di Piacenza. Aumenta rispetto al 2021 il numero di sforamenti di Pm10 nelle due stazioni cittadine (Montecucco e Giordani-Farnese) e in uno degli altri due rilevatori della Pianura Ovest (Besenzone). Un solo giorno “oltre la soglia” per la stazione montana di Corte Brugnatella, contro i 4 dell’anno precedente.

I DATI DEL 2022 – Nel 2022 la stazione urbana interna al Parco di Montecucco ha registrato sforamenti per 45 giorni, quella adiacente alla scuola Giordani ha registrato ben 47 sforamenti. La stazione suburbana di Lugagnano Val d’Arda ha misurato 15 sforamenti, quella rurale di Besenzone 42 sforamenti. A Corte Brugnatella, unica stazione sull’Appennino piacentino, si è registrato un solo sforamento. Com’era andata nell’anno precedente?

inquinamento 2022

I dati dello smog del 2022 in provincia di Piacenza (Arpae)

NEL 2021 – Ben 8 sforamenti in più nel 2022 per la stazione di Montecucco, che nel 2021 registrò 37 giorni oltre la soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo. Peggiora, seppur di poco, anche la situazione in centro città: la stazione Giordani-Farnese misurò nel 2021 quarantacinque sforamenti. Un aumento si nota anche a Besenzone, con 12 sforamenti in più (30 nel 2021), mentre l’aria è migliore a Lugagnano (17 sforamenti nel 2021) e a Corte Brugnatella (4 sforamenti nel 2021).

OGGI – Il 2023 si apre con una relativa tregua. Dopo un filotto di quattro sforamenti (in provincia picchi di 51 microgrammi al metro cubo il 28/12, 54 µg/m3 il 29 dicembre, 51 µg/m3 il 30 dicembre e 57 µg/m3 il 31 dicembre) che ha chiuso un 2022 nero (o meglio “grigio”, a giudicare dalla prevalenza cromatica del cielo), il 1° gennaio 2023 è stato registrato un valore massimo di 36 microgrammi al metro cubo di Pm10.

COSA VUOL DIRE “SFORAMENTO” – Il Piano aria integrato regionale (Pair) stabilisce che il valore massimo giornaliero registrato in una stazione di rilevamento non deve superare i 50 microgrammi al metro cubo di Pm10 (polveri sottili). Ogni mattina Arpae analizza i dati raccolti, prendendo in considerazione il valore della stazione che ha misurato la concentrazione più elevata. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì Arpae emette un bollettino, sulla base del dato del giorno precedente: se questo è maggiore di 50 microgrammi al metro cubo scattano, per i giorni successivi (fino al giorno, compreso, del nuovo bollettino) le misure emergenziali di contenimento dell’inquinamento, aggiornate dal 1° gennaio 2023. Annualmente, il Pair auspica un massimo di 35 sforamenti.

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