Zanardi (FdI) “Piacenza aderisca al Network dei Comuni amici della famiglia”

Gloria Zanardi, consigliere di Fratelli d’Italia, ha depositato una mozione per invitare l’amministrazione comunale di Piacenza ad aderire al Network nazionale Comuni amici della famiglia e valutare l’opportunità di attivare il processo per ottenere la certificazione “Comune amico della famiglia”.

Zanardi spiega le ragioni della proposta: “Purtroppo dai recenti dati emerge che la nostra comunità è caratterizzata da una forte denatalità e ciò rappresenta un limite per lo sviluppo stesso della città, per la capacità di generare il futuro, per la possibilità di molte famiglie di realizzare i propri progetti di vita” – prosegue – “La promozione della centralità delle famiglie è un obbiettivo che ogni livello istituzionale dovrebbe perseguire, strutturando cosi interventi volti al sostegno delle relazioni personali, familiari, sociali, lavorative, al fine di sostenere i nuclei familiari, prevenendo le situazioni di disagio e attivando azioni flessibili e integrate atte a favorirne il superamento, soprattutto in presenza di minori”. 

L’esponente di Fratelli d’Italia spiega che “Il Network nazionale Comuni amici della famiglia è una rete di Comuni che a livello nazionale intendono promuovere politiche per il benessere familiare, con lo scopo di avvicinare le istituzioni ai bisogni ed al benessere della famiglia attraverso attività di promozione e sostegno interdisciplinare e prevede anche la possibilità di attivare un processo di certificazione familiare degli enti che intendono introdurre politiche familiari innovative, ispirate al principio del “new public family management”.  Zanardi sostiene che sarebbe importante l’accoglimento della sua proposta perché “aderire al network significa entrare a far parte di un processo culturale di avvicinamento, di sensibilizzazione e di riorientamento dell’attività delle istituzioni comunali ai bisogni e al benessere delle famiglie; questa rete è un moltiplicatore di risorse e di scambi di informazioni esperienze e idee e consente di conoscere e sperimentare nuove politiche, nuovi modelli organizzativi e di welfare”.

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