"Mafia censurata", la protesta di Placentia Arte

Dove non potè il Comune arrivarono i cittadini. E’stato strappato nella serata di ieri uno dei cartelloni pubblicitari “Mafia. Un altro stato” affissi nelle strade cittadine e al centro di una vivace polemica. Sul manifesto campeggia adesso la scritta “Censurato”.

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Dove non potè il Comune arrivarono i cittadini. E’stato strappato nella serata di ieri uno dei cartelloni pubblicitari “Mafia. Un altro stato” affissi nelle strade cittadine e al centro di una vivace polemica. Sul manifesto campeggia adesso la scritta “Censurato” (nella foto).
 
Lo segnala la galleria Placentia Arte, finanziatrice dell’operazione artistica realizzata da Davide Valenti, che precisa appunto come il manifesto non sia stato rimosso dall’ufficio affissioni, ma da ignoti cittadini.
 
Valenti aveva attaccato Comune e Questura, che si erano attivati per far oscurare i cartelloni, accusandoli di aver effettuato “un atto di censura con una forma immediata e brutale. Si tratta di un lavoro sulla liberta’ d’espressione, che purtroppo ha dimostrato che la liberta’ di espressione non esiste e quindi non esiste neanche la democrazia”.
 
Sarà comunque il magistrato a decidere sull’eventuale copertura dei manifesti che risultano ancora affissi negli spazi pubblicitari.

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