Digitalizzazione per non perdere il lavoro, la Fondazione promuove due nuovi bandi nazionali

Fondo per la Repubblica Digitale: due nuovi bandi da 30 milioni. L’adesione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il presidente Reggi: “Digitalizzazione per l’inclusione e lo sviluppo” – Digitalizzazione e lavoro: sono attivi due nuovi bandi nazionali del Fondo per la Repubblica Digitale, “In progresso” e “Prospettive”, dedicati rispettivamente ad accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica e delle persone disoccupate e inattive. Le risorse in campo sono pari a 30 milioni di euro. Il Fondo, nato nel 2021 per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale, è frutto di una partnership tra Governo e Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio e si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR.

«Abbiamo aderito al Fondo fin dalla sua costituzione – sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. La transizione digitale è un passaggio decisivo per lo sviluppo del nostro Paese, ma è una “rivoluzione” che deve poter coinvolgere tutti, e questo rende indispensabile sostenere inclusione e formazione delle categorie più fragili. I dati di cui siamo in possesso sottolineano l’urgenza di affrontare in maniera strutturata gli ostacoli presenti sulla strada della digitalizzazione. Ne ricordo uno per tutti: in Italia 26 milioni di persone non hanno competenze digitali di base. È il 54% della popolazione tra i 16 e i 74 anni, rispetto al 46% della media Ue. Pensiamo all’impatto che questo determina a livello di prospettive di lavoro, se raffrontate al mutare delle esigenze del mercato, ma anche alla possibilità di accesso ai servizi della pubblica amministrazione da parte di tutti i cittadini». Il Fondo per la Repubblica Digitale è alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria; stanzierà fino al 2026 un totale di 350 milioni di euro. Per i due nuovi bandi la scadenza è fissata in estate.

BANDO IN PROGRESSO – Promuove lo sviluppo delle competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica, per garantire le condizioni di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali. C’è tempo fino al 4 agosto, per soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, per partecipare attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it). Il bando prevede un totale di 10 milioni di euro. Nel nostro Paese le professioni ad alto rischio di automazione interessano diversi settori: trasporti e logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, produzione, servizi e settore della vendita.

BANDO PROSPETTIVE – È dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupate/i e inattive/i, di età compresa fra i 34 e i 50 anni, per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento. C’è tempo fino al 14 luglio per presentare progetti sulla piattaforma Re@dy (www.portaleready.it). Il bando mette a disposizione 20 milioni di euro per sostenere iniziative presentate da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore. Secondo il World Economic Forum, in Italia, si stima che tra il 2023 e il 2027 saranno richieste competenze digitali a più di 2 milioni di lavoratori e, secondo uno studio di Deloitte in collaborazione con SWG, quasi un’azienda su quattro non trova i profili professionali STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) di cui ha bisogno. Per tutti i dettagli relativi alla partecipazione dei due bandi è possibile consultare il sito fondorepubblicadigitale.it.

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