Il tema su Whatsapp e l’attesa spopola tra i maturandi “È un argomento che ci riguarda”

Esame di maturità 2023, si è conclusa la prima prova di italiano. La traccia più gettonata del piccolo campione di studenti intervistati all’uscita di alcune scuole di Piacenza è stata quella che proponeva l'”Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp” (tipologia C, traccia C2).  Su questo argomento, molto vicino alla quotidianità, si è misurata la maggior parte degli studenti da noi sentiti, attratti dal tema dell’impazienza diffusa nell’era dei social network. Di seguito le loro testimonianze.

Il ritorno delle prove scritte (avvenuto già lo scorso anno) è stato accolto con opinioni discordanti dagli studenti intervistati, dei licei Gioia e Respighi e dell’istituto tecnico Romagnosi: c’è chi sostiene che il periodo della pandemia (con annesse DAD e DDI) abbia condizionato molto, non fornendo gli strumenti adeguati per affrontare gli scritti. Altri, invece, dichiarano di essersi sentiti pronti a svolgerli.

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Nella foto, gli intervistati: Lorenzo Roveda (5C AFM IIS Romagnosi), Victoria Vojvodic (5C AFM IIS Romagnosi), Raffaella Noia (5C AFM IIS Romagnosi), Nicholas Cecere (5 linguistico C Liceo Gioia), Viola Righi (5M Liceo Respighi), Simone Zuliani (4Q Liceo Respighi, quadriennale).

Al Romagnosi, Lorenzo ha scelto la traccia C2 su Whatsapp: “Era una traccia che parlava dell’attesa, che è cambiata con l’aumento dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni, e che porta le persone ad attendere sempre di meno rispetto a prima: la gente si aspetta una risposta abbastanza immediata e veloce, cosa che non sempre avviene”. Anche Victoria ha scelto la C2: “Ho scelto questa perché mi sembrava la più semplice, e su questo argomento avevo molto da dire, dal momento che ho potuto basarmi molto sulla mia esperienza personale”. Raffaella, invece, ha scelto la traccia C1: “È la lettera al Ministro Bianchi sulla maturità per reintrodurre le prove scritte. L’ho scelta perché volevo esprimere il mio punto di vista sulla situazione che ha portato la pandemia: non sono contenta di questo ritorno delle tracce nelle prove di maturità” ammette sorridendo, “perché la mia classe ha passato il periodo di DAD durante il terzo anno, il più difficile perché è quello in cui si introducono nuovi concetti, e ci è stato quindi difficile apprendere appieno i concetti, di più rispetto ad altre classi di anni precedenti”.

Per quello che riguarda il Liceo Gioia, Nicholas ha scelto la C2: “Mi sembra una traccia adatta a noi giovani, che oggi vogliamo il ‘tutto e subito’: mi ci sono rispecchiato molto, siccome faccio parte di questa generazione ho cercato di comprendere più realtà oltre a quella del quotidiano con Whatsapp, raccogliendo anche spunti da musica, libri, cinema. Ho fatto riferimento al passato, parlando dei miei nonni con le loro lettere d’amore, che ovviamente comportavano lunghissimi tempi di attesa, che noi oggi reputiamo inaccettabili”.

Al Respighi, Viola ha scelto la C2: “Queste tracce un po’ ce le aspettavamo. Questo tema va condiviso e approfondito: non siamo più pazienti in nulla. Per questo ritorno alla normalità dopo il Covid, sono contenta che siano tornate le prove scritte, perchè in questo modo gli studenti si sentono spronati a impegnarsi sempre di più”. Anche Simone, della 4Q, ha scelto la C2: “Ho fatto una riflessione sul tempo: non è infinito e ognuno di noi ha a disposizione solo una vita, e quindi dobbiamo goderci tutti gli attimi e i momenti che abbiamo a disposizione”.

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