Vetrina sfondata con l’auto a Borgonovo. “Negozio devastato per rubare pochi soldi”

“Mi hanno devastato il negozio per rubare poche centinaia di euro. Sono senza parole”. Così Raffaele Maiocchi, titolare di Aquariumstyle, due negozi di articoli per animali a Piacenza e Borgonovo, racconta l’assalto messo a segno nella pausa pranzo della giornata di ieri, 11 settembre. Obiettivo dei ladri il negozio di Borgonovo, preso di mira da una vera e propria banda – pare fossero in quattro – in pieno giorno.

“Prima hanno tentato di aprire due portelloni e, dopo averli entrambi danneggiati, non riuscendo ad entrare nel negozio, hanno pensato di usare la loro auto come ariete, per sfondare la vetrina – spiega Maiocchi -. L’hanno mandata in frantumi, rovesciando e schiacciando gli scaffali per cosa? Rubare il cassetto del registratore di cassa, che conteneva in tutto un paio di centinaia di euro. E’ successo poco dopo la chiusura di lunedì, all’una e dieci minuti. Ma quello che è sconvolgente è che sia accaduto in pieno giorno, sotto gli occhi della gente. Il nostro negozio si trova vicino a una palestra, ad altre attività commerciali. Ma i ladri se ne sono fregati”. Tra l’altro potevano anche rischiare di restare bloccati con la macchina, fa presente, sarebbe stato sufficiente che qualcuno parcheggiasse male la propria per impedire loro la fuga.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Piacenza, che hanno già acquisito le immagini delle telecamere in zona. Secondo Maiocchi potrebbe trattarsi degli stessi malviventi che, nella giornata di sabato 9 settembre, hanno rubato una borsetta in un supermercato di Borgonovo. Non solo, pare che sempre nella stessa giornata, avessero ‘visitato’ proprio lo stesso negozio per animali. Forse non riuscendo a rubare subito qualcosa, sono ritornati dopo un paio di giorni.

La spregiudicatezza e la noncuranza dimostrata dalla ‘banda’ sono comunque “sconvolgenti. Non so cosa pensassero di poter rubare, dopo mezza giornata di lavoro e per di più al lunedì – commenta sconsolato Maiocchi -. Io ho il negozio devastato per pochi soldi”.