Bici in stazione, da oggi le multe LA MAPPA foto

Da martedì 1 marzo sarà vietato parcheggiare la bici su piazzale Marconi. I velocipedi lasciati fuori posto saranno rimossi: per riaverli bisognerà pagare dieci euro più un euro o 1,50 per gli scooter al giorno. Le proteste dei pendolari: "Presi in giro".

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Da martedì 1 marzo, sarà vietato parcheggiare la bici su piazzale Marconi. Il Comune ha completato la posa delle rastrelliere nelle zone adiacenti, sui marciapiedi di via dei Mille (78 posti), viale il Piacentino (78 posti), viale Sant’Ambrogio in una parte di parcheggio non utilizzato dalle auto (115 posti di cui 65 coperti tra cui alcuni per scooter) e nell’area dietro la stazione, tra lo stradello di Borgo Faxhall e l’ingresso nel parcheggio a pagamento (100 posti). Ad essi si aggiungono i 400 spazi di sosta custoditi e a pagamento per bici e scooter. Le bici parcheggiate fuori posto saranno rimosse: le tariffe per riaverle sono di dieci euro più un euro o 1,50 per gli scooter al giorno.

Il comunicato del Comune. I recenti lavori di riqualificazione hanno reso piazzale Marconi più bello, funzionale e ordinato, anche grazie a una riorganizzazione degli spazi pedonali e per il transito dei veicoli. Dopo la revisione delle zone destinate alle auto e ai mezzi pubblici, anche biciclette e scooter trovano ora una collocazione definitiva, con aree dotate di rastrelliere e un deposito custodito. Cinque aree adiacenti alla stazione sono attrezzate per la sosta di biciclette e scooter, e offrono una capienza di 771 posti bici, di cui 65 coperti non custoditi e 400 coperti custoditi a pagamento. Dal 1° marzo non sarà più possibile parcheggiare bici e scooter sul piazzale, su marciapiedi e aree verdi, o agganciarli ad alberi e cartelli. Un piccolo cambiamento alle abitudini quotidiane che contribuirà a mantenere bella e ordinata una delle principali porte d’ingresso alla città.

DOVE POSSO PARCHEGGIARE BICI E SCOOTER?
Nelle zone di sosta dedicate; cerca sulla cartina il parcheggio più comodo per te.
COSA SUCCEDE SE PARCHEGGIO IN DIVIETO?
Bici e scooter parcheggiati in sosta vietata verranno rimossi, e l’infrazione sanzionata.
I mezzi rimossi sono ospitati temporaneamente nel deposito biciclette custodito situato vicino alla stazione (aperto dalle 5 alle 21.30 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 5.30 alle 14.30), dove possono essere recuperati dai proprietari versando 10 euro per la rimozione e un importo variabile per il deposito (biciclette: 1 euro al giorno, scooter: 1.5 euro al giorno).
Al momento del recupero occorre dimostrare di essere i proprietari del mezzo. Per gli scooter, occorre presentare il libretto di circolazione o altra documentazione che attesti il possesso. Le biciclette devono essere descritte dettagliatamente e, se disponibile,è necessario fornire il numero di telaio. Se la bici era bloccata con un lucchetto occorre inoltre esibirne la chiave o la combinazione.

Le proteste dei pendolari

Intervento dell’Associazione Pendolari Piacenza

Nonostante gli appelli dei pendolari che invitavano il Comune ad effettuare scelte almeno di buon senso (visto che quelle "a norma di legge" sembrano un miraggio) da domani inizia una nuova fase dello scontro: ritorna una ordinanza anti-biciclette in Piazzale Marconi.

Da un giorno all’altro (letteralmente, ne siamo stati informati ufficialmente solo stamattina) da domani 1 Marzo le biciclette parcheggiate in Piazzale Marconi verranno rimosse dagli operatori comunali.
Il comune rispolvera quindi l’ordinanza di sgombero emessa a Novembre, una ordinanza talmente assurda che non appena emessa fu immiediatamente sospesa per ben tre mesi.

Cosa è cambiato nel frattempo? Perchè il Comune torna a riproporla?
Sicuramente ora il Comune si trincererà dietro al fatto di aver installato nuove rastrelliere nei dintorni della Stazione.
Poco importa che queste siano state posizionate in posti scomodissimi e che non abbia rispettato la promessa (dovuta) di installare le tettoie.
Poco importa che permangono tutti gli altri dubbi (citiamo l’arbitarietà della definizione di decoro, della definizione di pericolo e della definizione di stato di abbandono ) che riguardano i punti su cui si basa l’ordinanza.

Quando chiedevamo scelte di buon senso chiedevamo, banalmente, che le rastrelliere fossero posizionate nel posto più invitante per favorire la mobilità su due ruote: in particolare credevamo che la zona recintata all’inizio dello stradello di Borgo Faxall fosse adeguata e stavamo aspettando (da 3 mesi) che lì sorgessero le greppie.
Invece le rastrelliere sono state posizionate alla fine dello stradello, nel posto più lontano, mentre l’area recintata (quella che noi chiamiamo "Piazzetta 6 dicembre", giorno in cui dovevano iniziare i lavori) pare verrà destinata allo stoccaggio dei rifiuti di Borgo Faxall.
Si, avete letto bene: il posto più comodo per parcheggiare una bicicletta e correre in stazione o entrare nel centro a fare due compere diventerà un’isola ecologica.
Probabilmente è questa la visione che il Comune ha riguardo il decoro dell’area: le biciclette stanno male ma bidoni maleodoranti sono sicuramente un biglietto da visita migliore per un turista che arriva a Piacenza.

Continuiamo a ribadire che questa ordinanza comunale è una porcheria, peggiorata dalla colpevole mancanza di informazione di questo secondo lancio (facciamo presente che l’ordinanza è di Dicembre, sarebbe dovuta entrare in vigore settimana scorsa ma ancora vediamo installata la segnaletica).

A nostro avviso la minaccia di rimozione continua ad essere il disperato tentativo di riempire un deposito custodito perennemente vuoto (ricordiamo che da questo parte tutto, tutto quello che stiamo vedendo sono conseguenze per cercare di aggiustare una scelta scellerata).

Come Associazione invitiamo ancora una volta i pendolari a non cedere alle pressioni e quindi suggeriamo di parcheggiare in maniera regolare evitando il deposito: tenete presente che l’ordinanza vale solo per il mese di Marzo e vige esclusivamente in Piazzale Marconi.

Nel frattempo stiamo preparando un dossier per agire secondo le vie legali nei confronti di una amministrazione che sembra prendere in giro i pendolari. 

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